Gabrielle è una ventisettenne determinata sul suo futuro lavorativo, con una famiglia accanto a supportarla e pronta ad allontanare l'amore dalla sua vita.
Bking è un dj mascherato, con un passato doloroso alle spalle e ha come unica ancora di salve...
Nuovo capitolo tutto per voi. Oggi vi presento Blake...ma ci sarà tanto sa scoprire su di lui! Cosa ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti❤
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Un vociare quasi impercettibile. Il buio attorno. Poi un faro e le urla che cominciavano a riempire il silenzio di pochi secondi prima. Le gambe che tremavano. Il cuore che batteva all'impazzata. Le mani sulla consolle. Un cenno col capo e lo show che si apriva.
Quella era esattamente la sequenza che vivevo ogni singola volta che salivo su un palco. Ormai erano diventati dei gesti automatici, anche se non potevo parlare allo stesso modo delle emozioni. Quelle erano sempre nuove, quasi più forti della prima volta.
Chi se lo sarebbe mai aspettato? Io che ero sempre vissuto fra le quattro mura di un monolocale con un vecchio computer, ritrovarmi esattamente nel posto in cui avevo sempre voluto essere.
Alle volte finivo per pensare che fosse tutto un sogno. Magari ero in coma e non me ne rendevo conto. Ma qualunque cosa fosse cercavo di godermi ogni singolo attimo.
Quando ero sul palco tutte le mie paure andavano via, come se non fossero mai esistite. Era un rifugio, un porto sicuro su cui approdare.
Poteva sembrare scontato, ma proprio in quel posto avevo ritrovato la casa che effettivamente mi era sempre mancata. E non c'era cosa più bella di guardare negli occhi le persone che si facevano ore di fila sotto la pioggia pur di assistere ad un mio show. Roba da pazzi!
In scena nessuno conosceva Blake. Ero Bking, il dj mascherato che in meno di due mesi avevo raggiunto un miliardo di visualizzazioni su Youtube. Sembrava un traguardo irraggiungibile, invece ci ero riuscito.
In un anno la mia vita si era stravolta completamente: mi trasferii ad Hollywood per lavorare con la casa discografica più importante in America, la "Hollywood Records", e iniziai un tour con ottanta date in giro per il mondo.
L'essere un personaggio visibile e soprattutto con un'altra identità mai rivelata però portava con sé dei lati negativi, tra cui annullare le interviste, le ospitate e suscitare nei paparazzi ancora più voglia di starti dietro. Era una fatica allontanarli, scappare, stare attento ad ogni passo falso.
Non potevo rivelare la mia identità o la mia carriera si sarebbe stoppata definitivamente e quella era l'unica cosa che non avrei mai potuto accettare!
Più il concerto proseguiva, più sentivo ricambiare l'energia del pubblico che mi travolgeva come un uragano. Tutti si scatenavano, ballavano, cantavano, si sentivano liberi.
Ogni volta era uno spettacolo meraviglioso che pochi riuscivano a riservarsi e io avrei voluto viverlo fino alla fine dei miei giorni.
Le due ore di show si conclusero veloci come un treno.
Mandai un saluto al pubblico e scesi dal palco mentre i tecnici e tutte le persone del backstage mi riempirono di complimenti.