La struttura della prigione è un capolavoro, sembrava impenetrabile a me che non sono architetto o criminale con esperienza, il complesso era circondato da mura altissime saranno state alte circa 6 o 7 canne* e anche supponendo di riuscirle a scalare saremmo stati visti dalle guardie e non avremmo comunque superato il fossato; scavare era fuori discussione, ci sarebbero volute settimane, e io non avevo il tempo dalla mia , dovevamo uscire dalla porta principale. La rivelazione l'ebbi quando notai dei membri dei Buononimi di San Martino (per riferimento, siamo al giorno 10), in visita per fornirci sostegno spirituale, notai tra questi un uomo in particolare, uno dei miei più strenui oppositori in tribunale, persona disgustosa, stupida e naturalmente ripugnate, chiesi a un altro di loro quando sarebbero tornati, e rispose: "3 giorni" ; il mio piano era definito, ordinai a Mario di andare a prendere nel laboratorio la boccetta tonda posta nel cassetto in alto a destra e svuotarla in una borraccia di buon vino così da poterlo portare facilmente dentro la prigione (lo comprò con gli spicci che mi erano rimasti in casa), oltre a questo avrebbe dovuto prendere anche una lista di erbe e medicine e sistemarle nel carro con cui saremmo fuggiti, così avrei potuto curare sua figlia una volta fuori dalla città; ora ci toccava solo prepararci a recitare le nostre parti e sperare che le mie previsioni non fossero giuste, ma perfette.
*Canna, unità di misura dell'epoca, equivale a 2,9 metri
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Diario di un medico
Historical FictionUna storiella scritta nel tempo libero qualche mese fa per un corso di scrittura, la pubblico con buona speranza che piaccia