Da quel giorno tutto cambiò per Soobin, ma nulla per Yeonjun. Lui continuava a vedere il suo amico sempre timido e che arrossiva per ogni minima cosa, ma forse c'era qualcosa di diverso, che il maggiore ci mise qualche giorno a capire bene: Soobin non aveva smesso di starci insieme, non lo evitava, non aveva smesso di dimostrargli un qualche tipo di affetto, no. Semplicemente non riusciva più a guardarlo negli occhi per troppo tempo.
Soobin sapeva perfettamente di come Yeonjun fosse capace di leggergli i pensieri con un solo sguardo, e anche Yeonjun ne era pienamente consapevole, per cui nel momento in cui i loro sguardi non si incontravano più come una volta, lui iniziò a insospettirsi che ci fosse qualcosa che gli stava nascondendo.
Chiederglielo? No, assolutamente. Lo avrebbe semplicemente spiato un po' di più.
Per quanto riguardava Soobin, lui non cadeva nel solito cliché di chi vuole seppellire i propri sentimenti: piuttosto non sapeva bene come affrontare Mirae, e soprattutto se dirle di essere innamorato di un'altra persona.
Forse correva nel dire di essersene innamorato? Eppure non gli importava, perché quando lui e la ragazza si sono dati il loro primo bacio, quel lucidalabbra alle fragole che detestava lo aveva portato a desiderare che quella bocca sapesse di ciliegie, proprio come quella di Yeonjun.
«Andiamo al karaoke stasera?»
Soobin smise di fissare il distributore automatico davanti ai suoi occhi e guardò il ragazzo al suo fianco, che aveva già una lattina di pepsi in mano.
«Ho già promesso a Mirae che sarei uscito con lei.»
Pigiò debolmente i tasti luminosi e poi si piegò per raggiungere lo sportellino dove la sua bevanda era caduta. La sua non era una bugia, come già detto non cercava affatto di evitare Yeonjun, e odiava non mantenere le promesse.
«Possiamo andarci tutti e tre —propose Yeonjun mentre si sedevano su una delle panchine vicino al minimarket— io e Mirae dovremo andare d'accordo prima o poi, no?»
Se Soobin rimase sorpreso da quella proposta? Senza ombra di dubbio, non a caso si era bloccato dall'aprire la sua lattina, gesto accompagnato da uno sguardo incredulo e... stranito.
«Aspetta, sei serio? Da quando in qua vuoi esserci amico?»
Il maggiore alzò le spalle e prese un altro sorso della pepsi, schiacciando poi la lattina con le mani quando la terminò.
«È la tua ragazza, no? O quanto meno lo sarà. Essendo il tuo migliore amico non posso evitarla per sempre.»
Soobin ci pensò su per qualche minuto, mentre si guardava intorno . La sua attenzione venne catturata da un uccellino a terra che beccava una mollica di pane non molto lontano da dove erano seduti loro due.
«Solo se mi prometti che non berrai.»
Yeonjun esultò a primo impatto, si era persino alzato dalla panchina, ma la frase ‹non berrai› lo fece raggelare.
«Cosa?? Perché non posso bere?»
Ah, Yeonjun con il muso da 'questa è una ingiustizia' è a dir poco adorabile. Soobin avrebbe potuto rispondere ‹perché quando sei ubriaco sei fin troppo affettuoso e il mio cuore non reggerebbe, inoltre c'è Mirae presente› ma disse semplicemente:
«Non mi va di trascinarti a casa.»
Così in quella giornata afosa, i tre ragazzi si ritrovarono a passeggiare verso il luogo del loro appuntamento: prima avrebbero mangiato tutti insieme qualcosa e poi si sarebbero diretti al karaoke. Mirae alla fine non era tanto scontenta nell'uscire anche con Yeonjun, certo avrebbe preferito passare del tempo da sola con Soobin, ma alla fine basta che si divertivano. L'unica cosa che la preoccupava era solo che quel malefico gatto blu gli rubasse il ragazzo per tutta la serata.
Mangiarono della carne nel luogo preferito di Soobin, una tecnica ben studiata da Yeonjun perché così potesse bere qualcosina con la scusa ‹andiamo Binnie, è impossibile mangiare della carne senza qualche bicchiere di soju› e poi, il minore era troppo occupato ad assaporare quella prelibatezza salata per tener conto a Yeonjun.
E poi, a dirla tutta, anche lui stesso stava alzando il gomito un po' troppo.
«Yeonjun, tu non hai nessuna che ti piace?»
Domandò di punto in bianco la ragazza, mentre il soggetto in questione aveva le guance piene di maiale. Soobin alzò lo sguardo dalla griglia dove il suo amato pollo friggeva e lo posò sul ragazzo davanti a lui, che alzò le spalle dopo qualche secondo di riflessione.
«Perché questa domanda?» Chiese tranquillamente dopo aver deglutito il cibo che aveva in bocca, Soobin ridacchiò per la salsa che gli colò all'angolo del labbro.
«Se hai qualcuna, potremmo fare un doppio appuntamento...— Continuò Mirae con gli occhi puntati sul viola che stava afferrando un tovagliolo, pulendo qualche secondo dopo Yeonjun che lo ringraziò con un bacio volante. —...o qualcuno.»
«Mi stai indirettamente chiedendo se mi piacciono i ragazzi? Hai qualche fratello da presentarmi?»
La ragazza rise soltanto mentre prendeva del riso dalla ciotola, e portandoselo alla bocca, qualche chicco gli rimase sulla guancia.
Soobin fece qualcosa al riguardo? Assolutamente no, nonostante Mirae lo avesse fatto quasi apposta. L'unica cosa che lui fece fu dire:
«Hey, hai qualcosa qui.»

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virgo - yeonbin
Fanfictiondove Yeonjun scrive il loro nome sulla sabbia. ⓒ adoresehun, 2020