Quinto Capitolo

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UN ANNO DOPO
《Davvero?》Mi chiede guardandomi, i suoi occhi giovani brillano come diamanti, la prima emozione che riesco a scorgere sul suo volto.
《Sì"》
《E ora?》
《Ora ce l'ho fatta, ho mantenuto la mia promessa》Sono quasi commossa nel pronunciare queste parole.
Il mio percorso è durato un anno, è stato un periodo difficile, ho fatto tanti sforzi per disabituarmi dal comportamento che avevo da una vita.
Quando ho saputo che Manuel aveva promesso a mia nonna di starmi vicino nonostante non mi conoscesse, ho capito che il mondo non è fatto solo di cattive persone e sofferenza.

《Ci... potremmo rivedere?》
La sua domanda mi stupisce moltissimo, questa ragazza sentendo la mia storia in dieci minuti ha avuto la forza di chiedere aiuto che io non ho avuto per anni.
《Certo》
Mi sorride, io mi sento felice come non mai in risposta alla sua felicità.
《Io passo a prendere mio fratello a scuola tutti i giorni per poi portarlo qua al parco》
《Sarò qua domani, allora, su questa panchina》
Tira giù il suo cappuccio nero e si toglie anche l'altro auricolare, sposta il ciuffo e si nota un leggero livido, ormai verde.
《Mio padre》risponde alla mia domanda silenziosa.
《Cosa ti fa andare avanti?》Cerco di capire e di confrontare le nostre storie, in qualche modo.

《Sorellona, andiamo?》La voce di un ragazzino non la fa rispondere alla mia domanda.
《Questo marmocchio qua》 si alza e si dirige verso di lui, lasciandomi interdetta.
《Perché parli con quella ragazza? È cattiva》si ricorda di me a quanto vedo.
《Hai ragione piccolo, se ti prendo un gelato mi perdoni?》
Il suo sorriso è una risposta e mi riempie il cuore.

《Elena, ciao》 una voce mi interrompe mentre sto per chiudere la portiera della mia macchina.
《Chiara》 abbasso un po' lo sguardo, consapevole di non meritare più il suo saluto.
《Allora è vero, Daniele mi aveva detto di averti vista così scura l'anno scorso che ho pensato davvero di non riavere più la mia amica, dopo tutto questo tempo a cercare di starti accanto》sorride e splende come il sole.
Ecco chi era il ragazzo col cane, il fidanzato della mia amica, come ho fatto a dimenticare così?
《Ti chiedo scusa》 la guardo titubante.
Corre da me e mi stringe forte, forse non sono mai stata davvero sola al mondo.
《Entri per un caffè?》Le chiedo cauta.
《Magari domani, adesso hai altro da fare》guarda sorridendo verso la porta di casa.

Lì c'è Manuel ad aspettarmi... di fianco a mia madre; mii avvicino lentamente.
《Un annetto è passato》 mia madre ha gli occhi lucidi e mi tocca il volto.
《Come sei cresciuta, non ti vedevo da anni》trema, lo sento dalla sua mano.
Non riesco a emettere un fiato.
《Come stai, amore?》
《Bene...》
《Il tuo fidanzato mi stava dicendo di quanto tu sia diventata una ragazza forte e gentile》parla orgogliosa con gli occhi lucidi e la voce tremante.
Sgrido Manuel con lo sguardo.
《No, non guardarlo così, sono fiera della mia bambina》
Ci abbandoniamo ad un abbraccio stretto stretto, Manuel ci guarda soddisfatto.

《Entriamo?》 La invito.
《Con piacere》
Una volta entrati mamma si lascia un po' andare ai ricordi, questa in fondo era la casa dove ha vissuto coi nonni.
《Che bello, non è cambiato molto, vivete qua insieme?》
Annuiamo. Manuel ha deciso di starmi il più vicino possibile e si è trasferito.
Mi ha aiutato ad avere un lavoro, oltretutto al minimarket dove ho taccheggiato non so quante volte, il karma? Chiamiamolo così.
《Nonna sarebbe stata felice di saperlo》e torna a contemplare la casa dei suoi ricordi.

Adesso mi sento un'altra persona e l'ho scritto anche in una lettera per dei ragazzi di un centro.
"Non credete mai di essere soli; io stessa ci ho messo tanto a capirlo, ma ora lo so.
Più lo pensavo più in realtà avevo persone che ci tenevano. Non importa se amici, parenti, fidanzati, vicini di casa, loro ti staranno vicini sempre. Aprite il vostro cuore, come diceva una persona a me cara, ma solo quando avrete capito che volete un cambiamento perché sentite che è arrivato il momento, non perché ve lo chiedono gli altri.
Ho iniziato il mio percorso perché ho sentito che il mio cuore mi chiedeva di amarmi di più, di concedermi un po' di felicità; la stessa che non avevo da quando ero bambina.
E se anche voi sentite questo possedete tutto quello di cui avete bisogno, la forza che vi serve non la troverete da nessuna parte se non dentro di voi, nei vostri cuori.
Io ho fiducia in ognuno di voi, tanta quanta ne avevano i miei cari in me quando pensavo di non avere niente e nessuno.
Non la faccio lunga perché sono la prima che odia leggere ma...
Ce la potete fare, ragazzi, chiunque può"

Eccoci alla fine di questo racconto breve! Che ne dite? Spero vi sia piaciuto, per me è stato un gioco ma allo stesso tempo ci ho messo tanto impegno e spero si capisca.
Grazie per essere arrivati fino a qui❤
Grazie mille, alla prossima.
_IlMioNomeSG_

𝑪𝒉𝒊𝒖𝒏𝒒𝒖𝒆 𝑷𝒖𝒐̀ [𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒆𝒕𝒂]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora