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tornai a casa stanca morta dopo un ora e mezza di viaggio, entrai in casa e salutai mia madre che subito mi fece le solite domande e io risposi tranquillamente.

dopo cena andai in camera e mi misi a disfare la valigia e accesi il cellulare, sorrisi alla vista di un suo messaggio < tutto okay? sei arrivata?> risposi velocemente e poi andai a dormire.

...

ma quindi scendi?
gli scrissi sperando in un " si"

eh amo non lo so, ho avuto dei problemi a scuola, sono pieno di interrogazioni, non so se ho il tempo

rimasi delusa nel leggere la risposta, ma infondo se aveva da fare non era di certo colpa sua, o almeno così credevo, risposi con un " ok" e andai a scuola.
...

la prof stava spiegando, ma non avevo voglia di sentirla, ormai erano passate quasi due settimane dal nostro ultimo incontro e mi venne in mente un idea, senza farmi notare presi il cellulare e gli scrissi

oi amo senti se non puoi posso salire io, per me non ci sono problemi, magari ti aiuto a studiare boh, sempre se vuoi eh ✔️✔️

visualizzò, ma non rispose, non l'aveva mai fatto prima, cos'era successo? non voleva vederla? o non poteva rispondere in quel momento? si giusto era a scuola, sicuramente non poteva rispondere

- Oh stai sempre con quel telefono, staccati un po', che c'hai oggi?- Alessia, la mia compagna di banco e amica più stretta che avevo notò che quel giorno ero diversa

- niente lascia sta, Andrea, poi ti dico - dissi velocemente e a bassa voce per non farmi sentire dalla prof che ci stava già guardando male
la mia amica mi guardò e annuí e mi fece capire che dopo avrei dovuto raccontarle ciò che era successo.

finalmente dopo due ore mi arrivò la notifica di un suo messaggio

boh amo come vuoi.

come come voglio? che succede?

dimmi tu

te l'ho detto per me è uguale

ti farebbe piacere se venissi o no? dimmelo subito se non vuoi vedermi sennò mi organizzo diversamente

fai ciò che vuoi

ma che hai?

mi manchi

anche tu...

posai il telefono, certo che era strano, prima mi dice che è indifferente se mi vede o no e dopo mi dice che gli manco e poi la bipolare in tutto ciò sarei io, passate le ore di scuola mi incamminai verso l'uscita

- ehi da quanto tempo non ci si vede eh- sentí una voce e mi girai, era un mio amico, Marco, da quando stavo con Andrea stavo trascurando un po' tutti, ma non per cattiveria, ma solo perché non avevo il tempo - ei- dissi frettolosamente facendo un mezzo sorriso - ti va se qualche giorno usciamo? anche con gli altri ahah, tipo questo sabato ti andrebbe bene?- mi chiese mettendomi una mano sulla spalla e io mi scansai.  - oh ehm cazzo devo andare da Andrea da venerdì a domenica, quindi non penso proprio, però possiamo fare la settimana prossima, cosa ne dici?- cercai di dire, ma lui fece una brutta faccia - si vabbè, facendo così rimarrai senza amici ricordatelo- se ne andò, ma wtf la gente è strana, o forse sono io che sono infame visto che sto trascurando tutti per un ragazzo.

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