Capitolo 3 " Un incubo massacrante sta per iniziare "

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Sophy era spaventata, ma si sentiva più al sicuro con la sua amica karateca vicino.

Non appena la ragazza terminò la sua stessa riflessione il telefono prese a squillare di nuovo.

Il numero chiamante appariva sconosciuto.

Sophy gemette laconica e, facendosi coraggio, afferrò il telefono.

Stavolta però fu Melissa a rispondere, strappando a Sophy il telefono di mano.

"Sei ancora tu, brutto idiota?! Lasciaci in pace, cretino! "

Una tetra risata echeggiò all'altro capo del telefono.

"Non è te che voglio, ti consiglio di non intrometterti.. A me.. A me interessa la tua amichetta, è lei che voglio."

Terminò la frase Anonyomous con un sussurro sinistro.

"Se vuoi Sophy dovrai prima passare sul mio cadavere!" ringhió Melissa, stanca dello stupido scherzo di cui su stava trovando ad essere vittima.

"E così hai scelto." sentenziò la voce "hai commesso un grosso errore, ora non ti darò più tregua!" Anonyomous terminò la chiamata con un sibilo.

Sophy rivolse a Melissa uno sguardo eloquente.

Melissa, mordendosi un labbro, mentì dicendo che finalmente quel molestatore le avrebbe lasciate in pace.

Sophy scoppiò in un pianto di gioia e di liberazione. L'incubo era finito, ma l'ingenua ragazza non poteva sapere che il peggio doveva ancora arrivare.

Melissa si pentì di aver mentito alla sua migliore amica,  ma valutò che non era il caso di spaventarla ulteriormente, dal momento che  anche la ragazza dalla cintura nera di karate stava iniziando ad avere timore.

La mattina successiva Sophy e Melissa si svegliarono alla medesima ora, circa 11:45.

Era assai strano che Sophy si dimostrasse così pigra, ma dopo gli ultimi avvenimenti, il riposo se l'era decisamente meritato.

La ragazza si recò nella camera di sua madre e notò che il letto non era stato disfatto, capendo subito che sua madre non era mai rientrata dalla cena di lavoro. Prese il cellulare e notò che la batteria era scarica.

"Melissa, prestami il cellulare." disse all'amica, rientrando nella sua stanza.

"C-che succede? " chiese Melissa, la voce impastata dal sonno.

" Succede che mia madre questa notte non è rientrata e non ne so il motivo. " rispose Sophy con un filo d'alterazione nella voce.

Melissa annuì impercettibilmente.

Sophy compose il numero per ben 5 volte ma non ci fu mai risposta.

Ce ne fu soltanto una, quella di una voce robotica: "messaggio gratuito, il numero da lei chiamato è inesistente. "

"Inesistente? " fece eco Sophy

La ragazza, in un gesto di stizza, lanciò il cellulare della sua amica sul letto e si precipitò nella toilette, un bagno caldo poteva aiutarla a farla tranquillizzare e farle passare la paranoia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 06, 2015 ⏰

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