Lussuria

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La giovane, appena aprì gli occhi, realizzò di non essere più in quel locale. Era su un letto disfatto, con le lenzuola tirate da una parte. La stanza era completamente rosa. Sia i ninnoli, che il pavimento. Un maialino era al suo capezzale e con il musetto cercava di intenerirla. Aria ridacchiò nel vedere quel povero animaletto e fu sul punto di prenderlo in braccio. Ma all'improvviso degli arti sottili presero la bestiola e con l'immenso stupore della ragazza, quegli arti vennero dal ragno che aveva visto danzare sul palo. Gli occhi del figuro erano maliziosi e pronti a sfidare il peccato.
-Tesoro del papà, sai che non devi disturbare gli ospiti.- disse affettuoso al maiale. Poi cominciò a fissare la ragazzina.
Aria gettò gli occhi sul seno appena scoperto a causa della mancanza dello scialle e lo coprì, arrossendo.
-Ti ringrazio- mormorò  al ragno
-Non c'è bisogno di ringraziarmi, piccola.- rispose il demone maliziosamente. -Sono abituato a queste scene, Valentino non fa altro che esagerare.- aggiunse sospirando.
-Valentino è il tuo capo?- chiese la ragazza, timidamente.
Il ragno annuì, cominciando a soffiare nicotina da una sigaretta sottile quanto un giunco.
-Sei Angel Dust?- domandò Aria
-Che brava! Hai indovinato!- esclamò il gigolò, sorridendo. -Com'è che ti chiami, marmocchio?- aggiunse
-Aria Scarlatti.- disse lei coprendosi il petto sempre più.
-Che nome strano! Col cazzo chiamerei un figlio così!- esclamò Angel offeso, come se sentire una ragazza che diceva di chiamarsi Aria fosse un affronto personale. La ragazza arrossì per quella parolaccia appena detta. Se la Madre Superiora l'avesse sentita, l'avrebbe bastonata.
-Ognuno ha il nome che si merita.- protestò lei, sommessamente.
-Sciochezze! Ci sono tizi che hanno nomi orribili anche se sono degli stecchi di santo.- ribattè la pornostar, sempre più interessata alla sua sigaretta.
Aria annuì lentamente. All'improvviso sentì un dito affusolato sfiorarle il viso. Cominciò a tremare e divenne rossa.
-Bel viso. Forse un po' troppo secco. Sei anoressica per caso?- chiese il figuro
Sebbene non sapesse il significato della parola "Anoressia", scosse la testa.
-Sei carina. Prometteresti bene per il "Porn Studio".- disse Angel ridendo
-Oh, grazie ma non voglio peccare di lussuria.- obiettò Aria, ma non convinta di quelle stesse parole.
-E smettila di comportarti da vecchia bigotta! Sei all'Inferno, idiota!- esclamò aspro il ragno.
-Non sono bigotta ma ho dei principi da rispettare.- spiegò la ragazza.
Intanto Angel aveva portato Fat Nuggets in un'altra stanza e sedendosi sul letto, si era avvicinato sempre di più ad Aria, la quale non osava respirare.
-E quali sono questi principi?- sussurrò l'aracnofoibe
Il suo ginocchio era vicino alle gambe della ragazza. Cielo, avrebbe voluto fuggire.
-Di carità, castità, modestia, generosità....- disse lei, elencando tutte le virtù che il prete predicava tutte le domeniche in chiesa.
-Sembri una vecchia...- commentò il demone
-Taci.- disse Aria, sbrigativa. Quel ragno la stava mettendo a disagio.
-Fammi capire. Ti ho parato il culo da Valentino e tu osi zittirmi? - domandò il ragno.
No, non doveva stare in quel posto un minuto di più. Si alzò dal letto e cercò di uscire da quella casa.
-Che cacchio fai?!- domandò il demone incredulo
-Esco.- disse Aria. D'un tratto le mani affusolate del demone la trattennero e la fecero girare verso gli occhi del ragno. La giovane sentì le guance diventare incandescenti e corse via.
Dio Santo, aiutami! Perchè sto peccando?! Non abbandonarmi in questo fango, in questo lago pieno di corruzione!
Aria ripeteva ciò nella sua testa, mentre correva per le strade di Pentagram City ormai piene di gente.

Una ninfetta a Pentagram CityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora