Categoria: fantasy.
Erano giorni che sognava una donna. Non capiva chi fosse, non credeva di conoscerla, e non riusciva a vedere il suo viso in modo nitido. Di lei scorgeva solo il lungo vestito bianco con le spalline larghe e decorato da piccolissime rose nere sull'ampia gonna. Portava sulla testa un cappello nero con uno strano simbolo, e i suoi capelli scuri ondeggiavano al vento. E i suoi occhi. I suoi occhi verdi servivano a fargli dimenticare che in ogni sogno che faceva su di lei, lo uccideva. Di solito con una spada ma non mancavano la pistola, uno strangolamento e un annegamento.
Perché un ammiraglio della marina britannica sognava una cosa così squallida come una pirata?
I suoi pensieri vennero interrotti dal bussare frenetico di qualcuno alla sua porta della cabina: il quartiermastro entrò con il fiatone e una profonda ferita sul petto, inflitta da una spada.
<<Pirati.>> balbettò. <<Un'imboscata.>>
E poi crollò a terra mentre una chiazza di linfa rossa imbrattava la tana ben ordinata dell'ammiraglio. Will non perse altro tempo; prese la sua spada e le armi e uscì dalla porta sorpassando il suo amico morto.
Fuori, sul ponte di comando e sulle vele, regnava il caos.
I pirati erano ovunque, sporchi rozzi e numerosi. Troppo numerosi. Ma il suo equipaggio non se la stava cavando male; anzi sembravano avere la meglio. Anche l'ammiraglio partecipò al duello: ne uccise uno, due e ancora un altro, difendendo con sangue e denti il suo onore e la sua nave.
Quando anche l'ultimo pirata fu morto, portarono alla sua vista quello che si definiva il capitano.
Lui era vestito di nero, meno malandato dei suoi compagni ancora vivi, e se ne stava in ginocchio con lo sguardo basso, il cappello sul viso e le mani incatenate dietro la schiena.
<<Ultime parole?>> esordì l'ammiraglio.
Una risata divertita si mescolò ai rantoli ultimi di chi stava morendo in agonia. <<Che l'anima di voi tutti possa marcire all'inferno.>> disse.
Al suono della sua voce, Will si bloccò. Con uno scatto fulmineo gli levò il cappello dalla testa e un ammasso di ricci scuri piombò sulle spalle del capitano.
Tutti gli uomini si lasciarono scappare un gemito di sorpresa mentre la ragazza alzava lo sguardo verso l'ammiraglio.
E il verde smeraldo dei suoi occhi incontrarono il nero degli occhi di Will. Era la ragazza più bella che avesse mai visto in dieci anni nella marina, e anche quella con lo sguardo più determinato.
Spudorata, osò pensare.
<<Sei una donna.>> affermò lui, e lei rise.
<<Perspicace.>> commentò lei. <<Vi insegnano questo in marina? Ad ammettere la cose ovvie?>>
Anche la sua voce corrispondeva a quella della ragazza che ogni sera gli faceva compagnia da giorni.
<<Cosa ne farete di lei, ammiraglio?>>
Will non smetteva di guardarla. Era reale, non era l'ennesimo sogno; poteva toccarla, possederla...
<<Ammiraglio?>>
Will si destò dai suoi pensieri.
<<Nelle celle.>>
<<Ma signore...>> protestò il secondo. <<è un pirata, ha guidato lei l'imboscata.>>
Will lo fulminò con lo sguardo. <<Non ammetto ulteriori obbiezioni.>> affermò con fermezza, poi la guardò per l'ultima volta.
Non aveva perso lo sguardo battagliero e l'orgoglio. Esattamente come nei suoi sogni.
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The Secret Of Her Mind
Historia CortaVuoi scrivere una storia e non hai idee? Sei alla ricerca disperata di ispirazione? Bene, sei nel posto giusto! Leggi l'introduzione e fidati di me. Cerco solo di dare una mano a tante persone che sanno scrivere ma che attraversano un momento privo...