I'm still alive

565 31 2
                                    

Sono io, Zulema Zahir.
É passato un anno da quando Saray ha chiuso quel dannato sacco nero, io ero ancora viva, sono ancora viva.
Nessuno si era reso conto che io respiravo ancora, mi avevano sparato tre colpi e non so nemmeno io come ho fatto a sopravvivere.
Dopo che Saray aveva chiuso il sacco ho cercato di farmi sentire varie volte ma la mia voce era troppo debole allora ho mosso un po' le mani e finalmente lei ha aperto la zip.
Incredula di cosa stesse vedendo mi ha sorriso, io ho ricambiato e le ho detto "SONO ANCORA QUI CON TE GITANA, te l'ho detto che non ti avrei lasciata sola" lei mi guarda e dice "Ora ti porto all'ospedale devono toglierti i proiettili o morirai davvero" così mi operarono e come se nulla fosse tornai alla mia vita di sempre.
Adesso vivo con Saray, sono contenta di essere viva ma non sono completamente felice, mi manca la mia bionda, Maca; lei mi completava, per lei io sposterei il mondo ma ormai lei ha un'altra vita... potevo mettere da parte l'orgoglio e aprirmi ma non ho avuto abbastanza coraggio da espormi a tal punto, non so cosa lei provasse per me.
Il nostro era un amore/odio, nonostante ci fossimo fatte male a vicenda, nonostante tutto quello che avevamo passato, nessuna delle due poteva fare a meno dell'altra. Eravamo come lo Ying e lo Yang:  io le ho insegnato a difendersi e a poter stare sola, lei mi ha insegnato che nella vita ci possiamo fidare solo di poche persone e che per loro si fa di tutto pur di vederli felici... e questo è quello che ho fatto per lei quando Ramala ha mandato i suoi uomini a ucciderci, le ho lasciato la sua seconda occasione, le ho lasciato crescere sua figlia, le ho lasciato la vita.
Ora sono io che la sogno e anche se sono guarita ho ancora le allucinazioni, la vedo ovunque, sempre con me e io a volte penso sia davvero con me, vorrei che lo fosse.
Le abitudini prese quando vivevamo insieme non le ho abbandonate, ormai mi sveglio presto tutte le mattine e alcune volte vado fuori per salire sul tetto della roulotte, poi realizzo che ora vivo in un appartamento in centro a Madrid e che del camper non c'è manco l'ombra... mi manca vedere i suoi vestiti sparsi sul pavimento invece di essere nell'armadio, mi mancano i suoi caffè schifosi, la sua pasta troppo cotta e mi duole dirlo ma mi mancano anche le sue battute che non mi facevano mai ridere...
Saray oggi non lavora e abbiamo deciso di andare al lago, uno dei nostri posti preferiti.
"Saray, tu sai dove lavora ora la bionda?"
"Si certo, lavora nel supermercato all'angolo, laggiù... perchè me lo chiedi?"
Non so se dirglielo, non so come la prenderebbe... lei per me è come una sorella e credo che non mi giudicherebbe ma se mi sbagliassi? Non voglio sembrare ai suoi occhi una sdolcinata, lei non sa quanto sono cambiata vivendo con Macarena...decido ugualmente di dirglielo.
"Gitana, mi manca... ho bisogno di vederla"
"Zule perchè hai aspettato tanto per dirmelo... io ho capito che tu la bionda la ami da morire, anche se vi siete fatte del male a vicenda, la ami e devi ammetterlo a te stessa ma soprattutto dirglielo perchè potresti non avere altre occasioni"
"Saray io non so se riuscirò ad aprirmi con lei,  con lei divento un'altra, non riesco più a parlare, il cuore mi va a mille e riesco solo a urlarle contro dicendo cose che neanche penso..."
"È amore, Zule."
Io non so più cosa dire, le parole di Saray mi fanno pensare... come posso dirlo alla bionda, chissà come reagirà, e se lei non ricambiasse che figura ci faccio.
Non so davvero cosa fare.
Io non sono così romantica, sono una dura, una tosta non posso perdere la testa per quella finta bionda che mi fa incazzare ogni tre per due, questa non sono io... cosa mi sta succedendo??

Un amor inesperadoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora