Tu sei casa mia

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Sono passati tre giorni da quando io e Maca ci siamo viste, sto ancora cercando di realizzare quello che è successo, non posso credere di averla rivista... dopo un anno pensavo che lei mi avesse dimenticata e che si fosse fatta una nuova vita con un nuovo compagno o semplicemente con sua figlia.
Invece no, è rimasta ferma al passato proprio come me.
Non so cosa fare, da un lato vorrei soltanto andare a casa sua, suonare alla porta e saltarle al collo senza più lasciarla andare, dall'altro non voglio sembrare debole, davanti a lei non mi sono mai mostrata vulnerabile e non vorrei che pensasse che sono diventata una sdolcinata.
NON LO SONO.
Chissà se avrà mai parlato di me a sua figlia... non penso lo abbia fatto, io non voglio essere ricordata da sua figlia, non dopo quello che ho fatto.
Chissà se in casa avrà ancora da qualche parte la polaroid che ci eravamo scattate nel camper quella sera di Natale, è stata una notte magica e anche se eravamo fatte, sapevamo entrambe che quello che stavamo facendo era quello che desideravamo davvero.
I nostri corpi erano incollati l'uno sull'altro, le nostre mani si cercavano così, anche i nostri sguardi, le nostre labbra si sono avvicinate sempre di più e ci siamo baciate, ci siamo baciate... un bacio insignificante, un bacio dato dall'euforia del momento. Io non me lo sono dimenticata è uno dei pochi dettagli di quella notte che mi ricordo, questo mi fa paura, di solito dopo una serata come quella io non mi ricordo nulla... so cosa significa ma per me è difficile ammettere che io, uno scorpione, che non ho mai provato sentimenti per nessuno, ora mi ritrovo ad amare. Che parola stupida.
Ho deciso, vado a trovare la Bionda.
La casa di Maca si trova a 30 min da casa mia, in un quartiere disabitato dove vivono persone poco raccomandabili. Scendo dall'auto e ricevo subito un caloroso benvenuto... delle uova mi cadono sulla testa e mi ritrovo piena di melma appiccicosa su tutti i vestiti, Maca si sporge dalla finestra e mi dice:
"Scusa Zule, mia figlia è un po' maldestra..."
"Tranquilla Bionda, nessun problema" tra di noi si crea una certa tensione e rimaniamo li a fissarci. Lei è così perfetta, così gentile e buona, come fa ad aver dimenticato tutto quello che le ho fatto passare in carcere...
"Zule, vieni in casa, che ci fai ancora lì?"
Io senza pensarci due volte entro nel condominio e salgo le scale, lei è fuori dalla porta che mi aspetta.
Indossa una maglietta larga che le arriva fino a metà coscia e solo dopo mi rendo conto che quella era una delle mie... perchè indossa una mia maglietta?
"Zule accomodati, lo so che non è un gran che ma è casa..." io mi accorgo che in lei inizia a diffondersi una specie di nervoso misto a vergogna, si vede che non è più felice come lo era un tempo, non ha neanche provato a stuzzicarmi... vorrei tanto abbracciarla e dirle che io per lei ci sarò sempre, qualsiasi cosa accada ma non posso, NON POSSO. Cosi mi limito a dirle:
"Maca è perfetta, ha tutto quello che ci serve" ci serve, oddio, le parole mi escono dalla bocca e ora sono io ad essere imbarazzata... i minuti passano e tra di noi si instaura una strana sintonia, come se tutte e due sapessimo quello che l'altra sta pensando, non so bene come spiegarlo.
"Alicia vieni che ti devo presentare una mia amica!!" amica, io sono solo una sua amica, lei non prova nulla per me, sono solo io che vorrei continuare ininterrottamente a baciarla, a toccarle quel suo corpo stupendo e a stare con lei tutti i giorni di questa mia fottuta vita?
Da dietro un mobile, sbuca la figlia di Maca, ha quasi due anni ormai ed è identica a sua madre, lei arriva camminando un po' goffa e guarda la Bionda con occhi incuriositi, Maca le sorride e le dice delle parole dolci nelle orecchie, non riesco a capire quello che le stia dicendo ma Alicia viene verso di me e mi guarda con occhi attenti, si capisce che mi sta studiando, sta cercando di memorizzare la mia faccia nella sua mente e questo mi fa sorridere, la guarda e le dico:
"Ciao Alicia, io sono Zulema" mi accorgo che Maca ci sta fissando con occhi malinconici... sua figlia mi sta accarezzando la faccia, ha delle mani soffici e ogni sua carezza mi ricorda quando mia figlia Fatima era ancora viva e io ho potuto darle i miei primi e ultimi abbracci, la lacrima che ho sull'occhio mi serve per non dimenticarla e per non dimenticare a me stessa chi sono veramente.
Delle lacrime iniziano a scendere sul viso della Bionda, dopo poco dice alla figlia di andare a giocare con Lily, la sua bambolina, e così rimaniamo sole.
"Maca, cosa succede?"
"Oh Zule, non sai quanto io stia soffrendo... per me, per te, per NOI. Mi manca vivere con te, sapere costantemente che tu ormai hai un'altra vita mi rende terribilmente triste, tu non te ne andrai mai dai miei pensieri... dal mio cuore. Non sai quanto vorrei che tu tornassi da me ancora una volta" si alza dalla sedia e va a guardare fuori dalla finestra, volta il viso in modo che io non possa vedere ma in realtà so benissimo che sta cercando di trattenere il dolore, lo ha sempre fatto ma mai l'avevo vista così distrutta.
Io mi avvicino a lei, le prendo i fianchi da dietro e me la porto vicino, talmente vicino che sento il suo cuore battere.
"Maca... io sono tornata." La giro lentamente, in modo da poter vedere i suoi occhi, lei guarda le mie labbra e finalmente succede, succede quello che noi volevamo da tanto tempo, succede che ci baciamo, succede che le nostre lingue si intrecciano, succede che non ho mai provato un'emozione così forte in vita mia. Succede che la amo.
Dopo questo lungo bacio ci abbracciamo e non ci lasciamo andare, rimaniamo così, ferme mentre le nostre lacrime scendono sulle spalle l'una dell'altra.
"Bentornata a casa Zulema" va a prendermi dei vestiti puliti e mi rendo conto che sono quelli che usavo durante la rapina a El Oasis: "Li hai tenuti tutti... perchè?"
"Perchè così sei sempre stata vicino a me, ho sempre sognato di restituirteli, l'unica cosa che ti chiedo è... posso tenermi questa maglietta?"
"Quello che è mio è tuo bionda"
Dopo essermi fatta la doccia vado ad aiutare Maca a preparare la cena. La serata passa veloce, io inizio a instaurare un rapporto con Alicia, credo di starle simpatica... Maca mette la piccola a dormire e in men che non si dica ci ritroviamo di nuovo a dormire nello stesso letto, come se il tempo si fosse fermato. Ci addormentiamo abbracciate, ci teniamo talmente vicine che sentiamo i nostri cuori battere all'unisono, leggeri e felici perchè ormai siamo di nuovo insieme e nulla può farci del male, non adesso.

Un amor inesperadoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora