Perchè L'amore morde

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Damon furioso, con una mano sanguinante, camminava da un lato all’altro del salone. Sapeva che quelle ferite sarebbero guarite subito, ma sperava che i continui pugni che sferrava contro il muro e quel piccolo dolore che gli procuravano, lo facessero distrarre da quel dolore più grande. Un dolore che nasceva dritto dal cuore. Il dolore di un sentimento  spezzato e di un orgoglio ferito. Non riusciva a capacitarsi del perché delle sue parole. Quelle parole della sera prima gli risuonavano ancora nella testa. Come aveva potuto dire “ BE’ FORSE E’ QUESTO IL PROBLEMA”?. Come poteva avergli detto ciò, dopo tutto quello che lui aveva fatto per lei?. Come poteva considerare il suo amore un problema?. Avrebbe donato la sua vita per lei, ma questo sembrava non bastarle. Un altro pugno contro il muro, un’altra piccola ferita. Aveva bisogno di allontanarsi da quelle quattro mura ,ma sapeva che se fosse uscito di lì, avrebbe commesso qualcosa di cui si sarebbe sicuramente pentito. Si accomodò sul divano e fissò il fuoco. Guardava quel legno bruciare, così come bruciava il suo cuore. Lasciò cadere la testa all’indietro, socchiuse gli occhi e si lasciò trasportare dai ricordi.  Ripensò alla prima volta che mise piede a Mystic Falls e la vide. 

Mystic Falls 2009 

Nascosto dietro una fitta nebbia, la vide. Non riusciva a credere a quello che i suoi occhi stavano osservando. Era identica a lei. Era appoggiata a una statua, nel bel mezzo del cimitero e stava scrivendo nel suo diario. Bella da mozzare il fiato. I lunghi capelli scuri facevano da cornice al sottile viso abbronzato. Un’emozione strana lo travolse, e non né capiva il motivo. O semplicemente non voleva ammetterlo. Quella somiglianza, gli riportava alla mente ricordi ed emozioni mai scoprite. Come potevano essere così identiche? Per un istante i ricordi presero il sopravvento. Un tuffo nel passato.

 In quel 1864, la prima volta che la incontrò. La vide scendere dalla sua carrozza, con una delicatezza e una grazia consona alle donne di quel tempo. Ricordava ancora quando i loro sguardi s’incrociarono per la prima volta, mentre un sorriso le illuminava il viso. Fu quel sorriso che gli rimase impresso. Quel sorriso che tutt’oggi non riusciva ancora a dimenticare.

Ritornò al presente, quando sentì la sua voce.  Stava cercando di scacciare il corvo nero, che le ronzava intorno. La nebbia diventò sempre più fitta. Lei guardò nella sua direzione, ma non lo vide. Iniziava ad avere paura, lo percepiva. Avrebbe voluto avvicinarsi, ma quello non era il momento giusto. Così lei scappò. Non la inseguì, com’era solito fare. Da predatore qual era avrebbe dovuto rincorrerla, far sì che lei lo temesse e poi stanarla e bere fino all’ultima goccia del suo sangue. La sua fuga lo avrebbe dovuto eccitare. Ma non fu così. Quella somiglianza non glielo permetteva. Sapeva che anche se il suo aspetto gli diceva il contrario, non era lei… non era Katherine. E in serbo aveva altri progetti.

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Salve bella gente c: questo è il prologo della mia prima fan fiction sulla mia serie tv preferita "The Vampire Diaries", spero vi piaccia ❤

The Vampire Diaries: Quando tutto ebbe inizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora