Capitolo 9

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Kirishima pov's

Mi ritrovai accanto a [T/n] a camminare non so neanche io bene il perché so solo che bakugo corse da me implorandomi di farlo. È un comportamento strano da bakugo ma sono sicuro che se lo ha fatto lo fa perché sa che lei non gli direbbe mai il motivo per cui soffre.

•Narratore•

Camminavano nel silenzio più assoluto distanti ma allo stesso tempo vicini. A scandire il tempo che passava erano solo le gocce d'acqua che scontravano veloci il pavimento, la ragazza ha trovato sempre stupido il modo in cui le gocce d'acqua cadevano dritte al suolo certe della loro morte. Inevitabile sicuramente ma certe del fatto che a morire non avrebbero creato problemi ma bensì vita. Lei le ammirava allo stesso tempo, il coraggio di correre contro morte certa. Cosa dove trovava solo nei poemi epici. Le riportò alla mente il duello fra Enea e turno. Anch'egli certi che avrebbero trovato la morte in quel duello ma che non si sarebbero tirati indietro al fato. Invidiava la pioggia perché essa con la morte procurava vita lei era convinta che con la vita procurava morte. Voleva morire. Non ha mai desiderato nulla in più di questo. Ne era sicura c'erano più persone a cui vuole bene dall'altra parte che nel mondo mortale. Non voleva tuttavia suicidarsi. Il suicidio per lei equivaleva perdere una sfida contro il mondo... Contro se stessa. Mai lo avrebbe accettato. Il rosso le camminava a fianco pronto ad ascoltare qual volta che la seconda avesse intenzione di parlare. Non aveva intenzione di dire qualcosa se a lei non avesse desiderato, lui la conosceva sapeva che non voleva che la gente scopriva i suoi punti deboli. Ma lui non si sarebbe mai permesso di usarli contro di lei neanche se ne fosse valsa della sua stessa vita. Non ne avrebbe rivelato a nessuno il suo lato debole e fragile, onnimodo lei potesse soffrire lui avrebbe fatto di tutto per non renderlo reale. Rimasero in silenzio per un cammino di cui solo il rovesciarsi della pioggia suoi capelli del rosso e sul cappuccio della [c/c] era il contatto con l'esterno. Le loro scarpe inumidite dalle ponzanghere schiocchiavano al contatto con i fiori e le foglie che erano state poggiate a terra dalla brezza primaverile là presente. Tutto era calmo quando la giovane in cerca di un supporto morale si gettò tra le braccia robuste e forti non piangendo ne dicendo qualcosa semplicemente stringendolo a sé come se fosse tutto quello di cui avrebbe bisogno il rosso ricambiò quel abbraccio per farle capire che ci sarebbe stato sempre e comunque per aiutarla simasero in silenzio senza fiatare per un tempo immisurabile. Secondi? Minuti? Ore? Non lo sapevano neanche loro forse l'unico a saperlo ero lo stesso che stava dentro ad aspettare il ritorno dei due. [T/n] sussuro qualcosa, come un no che però alle orecchie del giovane kirishima era un non posso. Non voleva chiedere. La strinse solo un po' e poi la lasciò andare la guardò e sorrise. La ragazza si sentì meglio. Era strano tutto ciò per lei. Era abbituata a stare da sola e non essere compresa da nessuno. Lui stava lì accanto a lei. La capiva. Non aveva bisogno di parlare. Pensò che sarebbe diventato l'eroe migliore. Non aveva idea di come sapeva che stava male. Credette che fu stata Mina a chiamarlo. Poi con un filo di voce gli chiese se potessero tornare ai dormitori. Lui annuì e nella strada di ritorno l'atmosfera si era alleggerita parecchio. Tuttavia una volta tornata nella propria stanza si trovò improvvisamente sola. Si Mina era lì fisicamente ma non psicologicamente. Infatti stava dormendo. La [c/c] si sedette sul letto

[T/n] pov's

... Non devo affezionarmi, non devo affezionarmi, io non devo affezionarmi. Non deve morire nessun altro. Non posso voler bene a qualcuno. Non posso amare qualcuno. Non devo. Non posso affezionarmi a qualcuno. Non devo. Odio tutto questo... Io- io che dovrei fare...? Non posso fare niente...

Bakugo pov's

Li aspettai tutto il tempo a guardare dalla finestra quando sarebbero tornati, 5 minuti; 10 minuti; 30 minuti; un'ora; e di nuovo... Passarono due ore quando li vidi tornare... Feci un sospiro di sollievo e i miei occhi si chiusero da soli. Ero davvero molto stanco. Mi addormentai appoggiato alla fredda finestra che rinfrescava il mio volto in quei giorni primaverili. Deku per tutto e due le ore mi faceva delle domande. Sul perché stavo davanti alla finestra. Mi pento sempre di più di aver accettato di stare in stanza con lui. Davvero avrei preferito qualsiasi altra persona, non lui. È fastidioso, stupido, inutile... O forse lo sono io? NO è lui punto. Sul vetro battevano insistenti e forti le gocce d'acqua e quasi come una ninna nanna mi cullarono e mi addormentai definitivamente... La mattina dopo venni svegliato da capelli di merda e la stronzetta... Aprì la porta deku. Fingi di star ancora dormendo. Una mano si mise a scuotermi convinto che fosse deku lo scostai con un gesto della mano capì che non fosse lui quando parlò
[T/n]: <<ti vuoi svegliare sei in ritardo IDIOTA! E poi non pensavo che la finestra fosse un così gran posto dove dormire è!>>
<<...>> Alzai lo sguardo ancora abbastanza assonnato e la guardai era lei vest- cazzo oggi mi dovevo vestire da maid- NOOOOOOO NO OGGI FACCIO SALTARE IN ARIA QUALCUNO!
Coscienza: <<far esplodere tutto compresi i tuoi amici non risolve il problema>> ah no?
Coscienza: <<no>> vabbè io lo faccio lo stesso
Coscienza: <<ma perché esisto ancora? Che ho fatto di male nella mia esistenza perché manco vita avessi visuto no manco sono mai nata per meritarmi di lavorare con questo deficente? Non si sente nemmeno in colpa delle stronzate che fa>> senti non mi sarei mai messo quel coso se quella lì non fosse l'unica a pensare che sia un eroe e non un villan o un bullo! Se lo faccio è solo per questo
Coscienza: <<non c'entra nient- OK OK COME DICI TU>> bene. Mi alzai con la guancia arrossata a causa della pressione  lunga sulla finestra e completamente gelida in confronto al resto del mio corpo. Aveva smesso di piovere non so da quanto fatto sta che nell'aria si poteva sentire l'odore dell'aria fresca dopo la pioggia. Uno degli odori che preferisco personalmente. Andai in bagno e mi misi COSTRETTO da capelli di merda e la stronzetta il completo da maid. Una volta uscito ci stava deku che non sapeva se ridere oppure trattenersi perché lo avrei fatto esplodere per sua fortuna scelse la seconda. Scendemmo insieme anche a Mina e Sero incontrati fuori al corridoio giù al bar... Se oggi non li ammazzo a tutti non li ammazzerò mai.
Mina: <<allora mia bella cammeriera come va?>> Rise
<<Ti ammazzo lo giuro>> continuava a ridere non mi riusciva a prendere sul serio lanciai un occhiattaccia a [T/n] della serie falli smettere o ti meno ma era troppo presa a ridere per ascoltarmi. Io li ammazzo a tutti. Prima o poi lo farò. Sul serio. Sospirai e insieme a [T/n]... Ti giuro che un giorno di questi la ammazzo non la sopporto la odio!
Coscienza: <<ci sta qualcuno che non odi?>> ....
Coscienza: <<su forza>> DAMMI IL TEMPO CI STO PENSANDO!
Coscienza: <<PFFFFAHAHAHAHAHAHAHAAHAHHAHAH>> ... Stai zitta...

































~Angolo delle piante cactus~

Scusate se questo capitolo è più corto degli altri ma mi ero scordata di scriverlo e convinta di averne uno in più di poter star tranquilla e poi booom non lo avevo scritto non avevo capitoli nelle bozze e quindi l'ho scritto al volo perché ne devo avere minimo due in bozza per stare tranquilla infatti domani ne scriverò un altro di questo e forse anche della noya Xreader che ne ho già due però essendo che dopodomani lo dovrei pubblicare sarebbe meglio scriverne un altro e boh lololololololol
-finito alle 3:27 di 15/08/2020 oddio non ci credo sono già 15 giorni che vado a scuola vi prego sparatemi però sto convertendo dei miei compagni di classe in otaku quindi gg per me
-husbando de sto turno *ruolo di tamburi* Ash di banana fish comunque mi è venuta un idea carina per una ff su banana fish quindi prima o poi la farò se non appena finita questa dopo che avrò postato quella della Bakugo Xreader male o comunque mi scrivo da una parte l'idea e prima o poi la scriverò e boh lololololololol
-parole usate 1411

Non Posso Amarti BakugoXreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora