Capitolo 8. In cerca di una baby-sitter

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Il giorno seguente, Bellamy si stava preparando per andare a scuola insieme a Clarke e per l'occasione, siccome non poteva uscire a comprare dei vestiti allo spaccio, la ragazza gli fece indossare gli abiti del padre ormai defunto. Bellamy andò a provarseli in una stanza e vide che  gli stavano a pennello,e  appena tornò in cucina da Clarke, si accorse che alla ragazza stava scendendo una piccola lacrima sulla guancia e per questo l'abbraccio. Poi Clarke disse a Bellamy di aspettare un attimo in casa con Octavia perché sarebbe dovuta andare a fare una cosa, Bellamy annui e si sedette sul divano con la piccola sorellina in braccio. Intanto Clarke era uscita dalla porta di casa per andare a cercare il suo migliore amico Wells e lo trovò esattamente nel corridoio dove la aspettava tutte le mattine per andare a scuola insieme.  "Hey, dove sono i libri?"  "Hey Wells, sono in casa i miei libri, ma ora ti devo chiedere una favore enorme..."  " Certo, dimmi pure!"  "E' meglio che tu lo veda con i tuoi occhi" rispose Clarke che lo invitò a seguirla in casa.  Wells era un po' preoccupato e appena entrò in casa spalancò gli occhi quando vide la guardia ricercata in salotto con una bambina in braccio. Bellamy quando vide il figlio del Cancelliere si alzò di scatto dal divano e dopo aver appoggiato Octavia tese i pugni come per picchiare Wells, che nel frattempo anche lui si era messo in posizione di difesa come un pugile. Clarke si mise in mezzo ai  due ragazzi per evitare una rissa e disse a voce alta "Ragazzi smettetela subito!". Wells abbassò i pugni , anche se continuò a guardare l'altro ragazzo con odio. Invece Bellamy sembrava che volesse  ancora picchiare Wells. "Bellamy abbassa i pugni, prova a calmarti, guardami negli occhi" disse Clarke con voce calma. Bellamy la guardò in faccia e rilassò i muscoli, poi prese octavia in braccio e chiese " Cosa ci fa lui qui?".  "Abbiamo bisogno di lui... Wells, volevo chiederti se per oggi potevi badare a Octavia, la sorellina di Bellamy". chiese Clarke.  Wells sgranò gli occhi e la fissò pensando che stesse scherzando, però poi Clarke gli mimò un "Ti prego" con le labbra e allora lui sospirò e annuì.   "Va bene per oggi la terrò io, tanto non ho mai saltato una lezione, non mi diranno niente.... Andate, qui ci penso io" disse Wells prendendo in braccio la piccola Octavia.  "Grazie Wells, sei il migliore" disse Clarke abbracciandolo.  Wells strinse forte Clarke e per questo Bellamy tossì in modo scocciato dicendo " Noi dovremmo andare ora".  "Hai ragione, allora Wells ci vediamo alla fine delle lezioni, grazie ancora" disse Clarke facendo segno a Bellamy di seguirla per andare a scuola. Una volta chiusa la porta di casa, Clarke sorridente prese la mano di Bellamy e camminarono  insieme verso la classe di competenze terrestri .

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