If you

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Non saprei come descrivere quei due, ancora ci penso, forse ci sono volte in cui è semplicemente impossibile descrivere tramite delle parole, certe sensazioni vanno vissute per poter essere descritte, e i loro sguardi avevano vissuto fin troppo, si gustavano con gli occhi.

È straordinario come milioni di strade siano destinate ad incrociarsi le une con le altre,
e finirete per chiedervi inevitabilmente nel bene e nel male il motivo, perchè proprio con me?
A certe domande non si può dar risposta, o meglio, non cercatela, non farà altro che crearvi ulteriori problemi.
Loro ad esempio non se la posero mai quella domanda, rimase sempre un pensiero incompiuto, non ne sentirono mai il peso di domandarselo perchè infondo sapevano che sarebbe stato inutile cercare mentre la risposta gli era davanti.

Due persone dalle anime affini, consapevoli e coscienti, non tanto della vita, di quella non ci avevano mai capito granché, ma di loro stessi. Erano certi di essere come due colori complementari, come il giorno e la notte, il bene e il male, uno non poteva esistere senza l'altro per il semplice fatto che se non ve ne fosse stato uno, l'altro ne avrebbe perso il senso.

Ma erano così sbagliati per questo mondo, forse incontrati nel momento meno opportuno, età troppo diverse e storie completamente distanti. Non so dirvi se mai avessero smesso di pensarsi.

Si conobbero in una serata notturna al gusto di vita, c'era odore di estate e i rumori erano in festa, non so dirvi come si trovarono, ma fu chimica, impararono a conoscersi e ad apprezzarsi, con qualche bugia, qualche timore e qualche paranoia.

Dieci anni di differenza sono tanti? Probabilmente lo sono, e probabilmente ne erano a conoscenza, ma non gli interessò mai così tanto, mai gli passò per la testa di risultare "strani" perché "strano" è quel qualcosa che agli occhi di qualcuno risulta non "normale" e io allora chiedo, cos'è "normale"?
Riceverei tantissime risposte e nessuna sarebbe sbagliata, perché questo mondo è così dannatamente soggettivo che manderebbe in crisi chiunque, e allora ripropongo la domanda:
dieci anni di differenza quanti sono esattamente?

Mai riuscirono a darsi una risposta, ma è anche vero che mai ne andarono in cerca, e non so se fu la cosa migliore, ma so che se la vissero davvero bene.

Passò un anno da quello che definirono un distacco prematuro ma necessario, un distacco definitivo dicevano, "a mai più",  forse è stata l'aria d'estate che iniziava a soffiare lontana, o semplicemente cuori ancora troppo fragili per sopportare certe emozioni tanto impegnative.

E proprio quando entrambi capirono che forse era meglio andare avanti, proprio a distanza di un anno, ecco che si ritrovarono nello stesso luogo in festa della prima volta, un gioco del destino? Sicuramente se così fosse, fu una gran bella giocata.

Si ritrovarono faccia a faccia, le due persone erano estremamente cambiate, la ragazza aveva atteggiamenti più maturi, un corpo che stava prendendo definitivamente la forma di quello di una donna, e il ragazzo più rude, non nei gesti, era sempre stato un gentiluomo nei modi, ma nelle mani, come di chi in quell'anno si fosse messo giù a lavorare su sè stesso. Gli occhi invece, niente da fare, continuavano a fissarsi come un anno prima, stessa sintonia stessa intensità, forse un po' offuscati dall'alcool, ma si poteva benissimo distinguere quell'inconfondibile chimica.

Si riparlarono con timore e imbarazzo, come di chi aveva appena perso qualsiasi certezza, come di chi fosse sicuro di aver superato quel pensiero fisso e invece così non era, spaesati forse è la parola giusta.
Si trovarono in crisi nei gesti, ma gli occhi si stavano già aggrovigliando.
Il loro non era un amore platonico, ma nemmeno un amore infernalmente carnale, era un equilibrio, eppure quella sera si sarebbero saltati addosso, forse più per l'eccitazione del momento, del doversi raccontare dopo un anno, del doversi assaporare e constatare se fossero rimasti come si erano lasciati, ma tutto ciò non era possibile, la ragazza aveva già donato quel che pensava fosse una parte del suo cuore ad un altro ragazzo, eppure a quest'ultima sfuggì, forse per il troppo alcool in circolo una frase.

"Tu mi hai sempre fatta brillare"
E non era un caso che la disse, la pensava davvero.

Eppure quella sera non successe nulla se non un baciarsi con lo sguardo. Non saprei se definirlo tradimento, ma una cosa era certa, se il corpo apparteneva ad uno, la testa era riservata completamente per il suo amante, e allora vi ripropongo la domanda, questo è tradimento?

Non seppe mai darsi una risposta, si sentiva terribilmente divisa, persa, e sentirsi persi è una sensazione senza paragoni, logora e deteriora la persona che vi è affetta, le fa mancare il fiato, divorata da sensi di colpa e pensieri ossessivi.

I due tornarono ad uscire in semplice amicizia, entrambi per quanto fossero attratti l'uno dall'altro erano dotati di etica, e mai avrebbero regalato dolore gratuito a qualcuno che non ne meritava.
Si trovavano bene anche senza essere espliciti l'uno con l'altra, ed è lì che capirono di essere affini, riuscivano a rispettarsi, a non farsi mangiare dagli impulsi carnali e talvolta anche mentali.

Ma la sera decisiva arrivò un sabato, troppo brilli e troppo attaccati l'un laltro per lasciarsi andare, mandarono a puttane tutto quello che avevano e si abbandonarono a loro stessi, si affidarono uno nelle mani dell'altro.
Questo è tradimento? Molto probabilmente sì, la ragazza era sul punto di lasciarsi ma non ne ebbe il tempo, e tutto ciò complicò la situazione.

Solo una volta essere stati entrambi eticamente liberi consumarono il  loro primo vero rapporto, dopo un anno, dopo due estati, i loro corpi si strinsero nell'atto che più avvicina le persone, che più le rende vulnerabili e che più le espone.

"Non ricordavo più come fosse"
Disse il ragazzo.

La ragazze ne rimase un po' perplessa.
"Che cosa?"

"Farlo con sentimento, ne avevo perso il significato"
Sussurrò, tirando l'ultimo tiro della sua Winston blu.

Non saprei come descrivere quei due, e chi avrebbe potuto? Certe cose vivono solo nei gesti, negli sguardi, nei gemiti e nei respiri affannati di certe persone, e io vi auguro di provarlo.

-Sofia. ♡

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 19, 2021 ⏰

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𝐎𝐧𝐞 𝐬𝐡𝐨𝐭𝐬 || Sorridimiidolo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora