• OPUSCOLO •

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Opùscolo s. m. [dal lat. opuscŭlum, dim. di opus opĕris «opera»].

 – Breve opera, libretto di poche pagine: un o. di critica storica; gli o. morali di Plutarco; oggi si dice spec. di pubblicazioni a carattere propagandistico o divulgativo: un o. informativo, turistico, pubblicitario; il funzionamento dell'apparecchio è illustrato nell'allegato opuscolo. ◆ Dim. opuscolétto; meno com. il dim. opuscolino, lo spreg. opuscolùccio e il pegg. opuscolàccio.


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Quella mattina Ofelia, Ahmal e Margherita si trovarono all'ingresso della Biblioteca Vaticana pronti per la prima giornata di studio.

Ognuno con le proprie specialità e capacità, i tre si trovarono immediatamente sulla stessa lunghezza d'onda e, in meno di poche ore, in un angolo remoto dell'archivio, finirono circondati da infiniti appunti.

Il loro supervisore, tale frate Gesualdo, gli aveva consegnato una lunga lista di testi da poter consultare e si era raccomandato, con sguardo severo, di non consultare altri testi senza la sua autorizzazione.

Nonostante il silenzio regnasse da padrone tra le antiche stanze di quel luogo, i tre ragazzi si abituarono velocemnete a comunicare tra di loro con occhiate e gesti muti, senza turbare, con bisbigli e parole inutili, la tranquillità di quel luogo.

Rimasero così per parecchie ore, fin quando, a pochi muti d mezzogiorno, qualcosa ruppe l'equilibrio.

Margherita alzò gli occhi dall'antico tomo che stava consultando quando, nella sua visione periferica, comparve un piccolo foglietto a righe.

Intrappolata sulla carta bianca stropicciata, vi era una frase scritta con inchiostro rosa.


"Ti prego, dimmi che te lo sei fatto"


La testa della restauratrice scattò di colpo sulla ragazza seduta di fronte a lei che, con i suoi grandi occhi verdi contornati di kajal, la guardava piena di speranza.

"Scusa," esordì quindi perplessa "Chi mi sarei dovuta fare?"

"COME CHI???" esclamò l'altra alzando la voce, per poi essere redarguita sottovoce da Ahmal, che ancora stava cercando di decifrare un codice all'interno del libro che stava leggendo.

"Chiaramente mi sto riferendo a quella specie di versione asiatica del Doriforo di Policleto, che, tra l'altro, cammina e parla, e che ieri sera ti ha portata a cena fuori!" Continuò quindi imperterrita, dopo aver lanciato un'occhiataccia al povero storico seduto lì accanto.

"Errato" rispose piccata Margherita "Sono stata io a portarlo fuori a cena e no, non me lo sono "fatto", perché Taehyung è solo un amico."

Ofelia rimase per qualche secondo in silenzio, processando le informazioni che aveva appena ricevuto e guardando la ragazza davanti a sé, come se sul suo viso fosse cresciuto un altro naso.

"Dimmi che stai scherzando" disse poi sottovoce, portandosi una mano al viso e soffocando contro il palmo un sospiro esasperato.


Vitae Angeli ~ Kim TaehyungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora