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Come dire a parole della pietra fredda scaldata dal sole di luglio, 

del canto d'un fiato delle cicale, 

dell'aria allegra che gioisce se sei qui, 

dei profumi che tracciano scie di vita nei borghi: isole di bellezza per pochi.

Come potrei dirvi di cieli di profondo azzurro sempre in gara con mariblu o 

di fioche luci notturne, guardiane dell'immensità.

Parla tu per noi, terra in cui aspro è il monte, il riso, il canto, il pianto.

Dì tu, Calabria, che te ne stai seduta su di un masso, orgogliosa,

a gustare i mari e i verdi,

distratta dalla bellezza e dal canto di campane in festa.

Grammatica dei ritorniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora