Prologo
Era il primo di Settembre, e come sempre mi trovavo al binario 9 3/4, pronta per prendere il treno che mi avrebbe riportato a scuola, o a casa, dipende da che prospettiva la si guarda.
Mi ricordavo ancora la prima volta che mi ero trovata su quel binario: il senso di solitudine una volta salita sul treno, e la bruciante speranza che il capello mi mettesse in Slytherin o in Gryffindor, nonostante sapessi bene di non appartenere a nessuna di quelle casate.
E invece, il cappello aveva decretato che ero un Hufflepuff, e quello era stato l'inizio della fine, o la fine dell'inizio, anche qui, dipende dai punti di vista.
Lasciate che mi spieghi meglio: vedete, io provengo da una famiglia purosangue, una delle sacre 28, i Flint. Era una lunga dinastia di Slytherin, anche se dal mio ceppo dell'albero genealogico non c'erano eredi maschi, il che portava già una grande disgrazia e una bassa considerazione da parte delle altre 27 famiglie.
In più mio padre, nel secondo matrimonio, aveva sposato una Weasley, ed ero nata io, femmina, e come se non bastasse Hufflepuff.
Insomma era un miracolo che non ci avessero già diseredati.
A quel tempo credevo di essere la disgrazia della mia famiglia, la vergogna fatta persona, e l'unica che non mi faceva sentire così era mia madre, abituata alla poca accettazione della mia famiglia.
L'unica speranza di farmi tollerare dai miei familiari era quella di sposare un Fawley o un McMillan, altre famiglie delle sacre 28, ma per tradizione Hufflepuff.
Così appena arrivata ad Hogwarts cercai di fare amicizia con loro, e rimanemmo piuttosto amici, fino a che non iniziai a distaccarmi dagli ideali della mia famiglia e mi feci degli amici tutti miei, e non scelti da mio padre.
Ero l'unica Flint ad Hogwarts, dal momento che l'unico altro cugino che aveva l'età per andare a scuola era stato mandato a Durmstrang, essendo un Drachen, famiglia purosangue della Germania, fino a quando mia cugina Angelyne non raggiunse l'età adatta e venne smistata in Slytherin.
Ora che avete un quadro generale sulla mia situazione famigliare, torniamo a noi:
Ero al binario 9 3/4, accompagnata dai miei genitori e dai miei zii, e ovviamente Angelyne, e stavo aspettando i miei amici per salire sul treno e iniziare il mio quarto anno ad Hogwarts.
"Eccoti, ti ho cercata ovunque, ma dove ti eri cacciata?" Ruby, la mia migliore amica, mi raggiunse sbucano fuori dalla folla di genitori e ragazzini che intasava l'intero binario.
"Scusami, ho dovuto trovare un modo per allontanarmi dalla mia famiglia prima che mi costringessero a stare in carrozza con i Fawley"
"Certo che con quella cosa in testa è difficile mimetizzarsi, vero gallinella"
E così dicendo Rick mi sfilò la penna che adornava la mia capigliatura, e nonostante mi avesse spaventato e avessi già una mano alzata pronta per tirargli uno schiaffo, gliene fui grata.
"Quante volte ti devo ripetere che non è una gallina, ma un FAGIANO"
Il fagiano era l'emblema della mia casata. Ognuna delle sacre 28 ne ha una, come per esempio il corvo dei Lestrange. Nella mia famiglia era tradizione indossare una penna di fagiano per adornare le acconciature delle donne o gli abiti maschili.
Era anche tradizione indossare una spilla in selce, raffigurante un corvo e la scritta "Habere non haberi", motto della mia casata che significa letteralmente "possiedi, non essere posseduto".
Ne indossavo una proprio in quel momento. Era appartenuta alla mia bisnonna, e quello era l'unico motivo che mi tratteneva dal buttarla per terra e saltarci sopra con tutto il mio peso. Mi limitai a sfilarla dal mio vestito e a riporla nella borsa.
Ma non feci in tempo a fare altro, perché Rick mi prese per la vita e mi caricó in spalletta, portandomi verso il treno e tirandosi dietro il mio baule.
"Ricky! Rick mettimi giù!"
"Non ci penso neanche, se non ci muoviamo va a finire che rimaniamo qui! Manchi solo tu a caricare il baule!"
"Stavo aspettando che qualcuno venisse ad aiutarmi!" Urlai in mia difesa.
Ruby intanto si stava mettendo a piangere dalle risate
"Eddai Ricky, mettila giù"
Era stata una voce profonda a parlare, ed effettivamente Rick obbedì, anche se non mi mise esattamente giù, mi fece cadere faccia a terra sul cemento.
A parlare era stato l'ultimo del gruppo che mancava all'appello, Bruce, che fino all'anno prima era paffutello e con una vicina squillante, ma che quando alzai la testa dal terreno mi resi conto essere cresciuto di almeno 10 centimetri e avere le sembianze di un uomo maturo.
"Cavolo! ma ti hanno concimato quest'estate?! E adesso come farò a scompigliarti i capelli? Ah no, ci arrivo comunque! ", e così dicendo mi alzai da terra e gli infilati una mano dei capelli, già abbastanza arruffati di loro. Dovetti alzarmi in punta di piedi, ma per fortuna avevo già un bel vantaggio sulla sua altezza e nonostante la crescita repentina mi superava di circa 5 centimetri.
"Wow, vacci piano fratello, ci terrei ad essere ancora il più alto del gruppo quest'anno - oltre che il più simpatico e il più intelligente, ovviamente - e non puoi arrivare tu a rubarmi tutta la scena!"
Esclamò Rick.
"Vai tranquillo, non ti rubo proprio niente!"
"Sarà meglio, o dovrò sacrificare la nostra fratellanza per rivendicare il mio posto da capo branco" e così dicendo Rick imito un ruggito, che però gli si incastró in gola e finí per uscire come un colpo di tosse molto poco virile.
"Non ho capito se stavi cercando di imitare un leone o un ippopotamo, in ogni caso non fare mai più quel verso, per carità!" Esclamó Ruby.
E fu così che scoppiammo tutti a ridere, fino a che un sonoro fischio proveniente dal treno non ci avvertí che era arrivata davvero l'ora di partire.
Salimmo sul treno e ci prendemmo una carrozza tutta per noi, stando attenti a metterci il più lontano possibile da mia cugina e dal suo gruppo di amici e dal gruppo Fawley/ McMillan.
Gli unici due che erano della stessa Casa di Hogwarts eravamo io e Bruce, mentre Rick era Gryffindor e Ruby Ravenclaw. Io ero anche l'unica purosangue del gruppo: Rick e Ruby erano mezzosangue e Bruce era nato-babbano.
Questo era il motivo per il quale prima della metà del secondo anno non avrei mai neanche immaginato di poter essere sua amica, nonostante fossimo della stessa Casa, ma ormai quei tempi erano finiti, e mi aveva perdonata per tutte le cattiverie che gli avevo detto quando ero ancora amica dei purosangue, facendomi anche conoscere Ruby e Rick.
Una volta che ci fummo sistemati per bene nella carrozza, mi appoggiai con la testa alla spalla di Rick, e dissi: "Sapete, sono contenta di ritornare a casa, con la mia vera famiglia!"
"Siamo felici anche noi di averti, gallinella" mi rispose Rick.
Io allora mi rimisi a sedere composta, e gli tirai un pugno ben assestato sulla spalla.
Dopo di che mi appoggiai al finestrino, a guardare gli immensi paesaggi che si rincorrevano fuori dalla nostra comoda carrozza, bagnati da una delle prime piogge autunnali, e in quella atmosfera di pace, mi addormentai.
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Hey!
Questo è un piccolo esperimento, perciò non siate troppo duri con le critiche (voi 3 persone che per caso siete capitati su questa storia 😉)Spero comunque che vi piaccia, ma non sono tanto sicura di continuarla.
Comunque... Al prossimo capitolo
Veva
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A Ravenpuff story
FanfictionQuesta è la storia di una ragazza, bloccata tra una famiglia purosangue di vedute ristrette, e degli ideali e degli amici che ha lottato per conquistare. Una serie di vicende che si svolgono tra le mura di Hogwarts la porterà a compiere una scelta...