Capitolo 4:La Punizione

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E fu così che arrivammo in men che non si dica al primo venerdì di punizione.
Cercai di non pensarci per tutto il giorno, fino a che non inizió la lezione di pozioni.
Ero in coppia con Bruce, e almeno lui se la cavava, perciò non facemmo un totale disastro, il che mi portò a pensare alle mie ripetizioni, e se mai davvero sarebbero avvenute.
Ma questo pensiero duró poco, perché appena la lezione finì, Slughorn mi disse di rimanere in classe e che molto presto sarebbe arrivata anche mia cugina.
Bruce si giró verso di me e mi disse che ci saremmo visti dopo.
C'era anche Ruby con noi, e loro due si allontanarono insieme, probabilmente indirizzati o in biblioteca o a cercare Ricky.
Mi sedetti ad uno dei banchi e mi misi a parlare con il professore.
Al primo e al secondo anno ero stata parte dello Slug club, ma quando poi avevo cambiato amicizie avevo anche deciso di uscire dal gruppo.
Forse era per questo con non stavo troppo simpatica al professore, ma dato che eravamo solo noi due decise di fare conversazione:
"Allora Violet, come va?"
"Emm... Bene. E lei professore?"
"Oh, piuttosto bene, grazie! La tua famiglia è ancora in stretto contatto con tuo zio, vero?"
Ecco il motivo per il quale ero uscita dallo Slugclub! Erano tutti interessati a me per via di mio zio, e questa cosa non la potevo sopportare.
Decisi però di non dare a vedere la mia frustrazione e di rispondere in modo cortese, dopotutto era lui che decideva quanto ancora sarei stata in punizione.
"Certo professore, nonostante io cerchi di stargli più alla larga possibile!"
"E perché mai? Potrebbero offrirti una posizione molto vantaggiosa nell'azienda di famiglia, giusto?"
"Credo che ormai abbia dedotto che per me ci sono cose più importante di un posto nell'azienda"
"Certo, certo, capisco..."
"Non che io le manchi al club, o sbaglio?"

Il professore sembró preso alla sprovvista, probabilmente preoccupato che volessi insinuare che era colpa sua se me ne ero andata.
"Emm...Te ne sei andata di tua spontanea volontà Violet!"
"Non si preoccupi, non la sto accusando di niente, sto solo dicendo che ha avuto la diretta discendenza Flint, non dovrebbe più servirle un'insulsa nipote!"
"OH.. Non è che mi servo degli studenti!"

Per fortuna Angelyne entró in aula, salvandomi dalla predica del professore.
Non mi fece neanche un cenno, ma si sedette direttamente dalla parte opposta dell'aula.
Slughorn sembrava piuttosto scioccato dalla mia affermazione, ma saluto Angelyne e lasció cadere il discorso.

"Molto bene, ora che siete qui tutte e due, potete mettervi all'opera. Voglio riuscire a specchiarmi in questo pavimento, e tutti i vari ingredienti dovranno essere riposti negli appositi contenitori e disposti in ordine alfabetico sugli scaffali. Buon lavoro!"

Ci guardiamo un attimo intorno, e solo in quel momento mi resi conto del disordine che regnava nell'aula. C'erano pozze di pozione sotto praticamente ogni banco e vari occhi di drago e zampe di ragno sparsi su ogni superficie disponibile.
Avevamo proprio un bel da fare!

Iniziammo il lavoro in silenzio, e dopo circa mezz'ora avevamo finito di ritirare tutte le parti sgradevoli degli animali più disparati e le varie radici di piante impronunciabili, e toccava al pavimento.

"Io a destra, tu a sinistra!" Furono le prime parole che disse mia cugina in tutto il pomeriggio.
"Come vuole, mia signora" mormora.
"Hai qualche altra idea, magari?" mi rispose lei acida.
"No, ma magari potresti essere un po' più gentile!"
"Senti, sono finita a fare il lavoro degli elfi domestici per colpa tua!"
Pronunciò "elfi domestici" come se fossero feccia, con un tale disprezzo nella voce che mi fece rabbrividire.
"Quando inizierai a pensare con la tua testa?" Le chiesi, visibilmente nervosa.
"Ah già, mi ero dimenticata che non sai mai tenere la bocca chiusa. Strano, di solito quella è una caratteristica Slytherin!"
Era chiaro che quella era una frecciatina bella e buona, ma non ero proprio in vena di farmi prendere in giro da lei.
"E con questo cosa vorresti dire?"
Lei si giró e mi guardó negli occhi per la prima volta da una settimana.
"Volevo dire che in te scorre sangue Slytherin, che tu lo voglia o no. Non sarai mai parte del tuo gruppetto di amici, non ti accetteranno mai, e ora hai girato le spalle anche alle uniche persone che erano costrette a starti accanto, la tua famiglia! Sei destinata a rimanere sola, prima lo accetterai, meglio sarà!"
Mia cugina era perfida, era una caratteristica di famiglia che aveva ereditato. Era riuscita a trovare e a colpire perfettamente il mio punto debole.
Sapevo quanto i miei amici mi volessero bene, e anche io ne volevo a loro, ma questo non toglie il fatto che mi ero sempre sentita fuori luogo. Mi sentivo ancora in colpa per tutto il male che avevo fatto a Bruce. E nonostante tutto quello che era successo lui era stato pronto a perdonarmi quasi subito e mi aveva accolto a braccia aperte. Non mi sentivo degna di stare in quel gruppo di amici.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 04, 2020 ⏰

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