Capitolo 3 Bonjour France

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- Chiamami quando arrivi ok?- Domanda preoccupata mia madre stritolandomi. Minchia che palle ma! Mia madre si può dire che è lo stereotipo delle madri siciliane, la differenza è che lei non sa cucinare.

- Si , mamma ok, ora mi lasci partire?- domando sarcastica staccandomi da mia madre. Strappandole di mano, il mio trolley che tratteneva come se così facendo, mi avrebbe tenuto più tempo qui. Minchia che palle.
- non soffocarla- La riprende il mio Fratellino di 17 anni, un ragazzino un po' nerd, dai capelli neri e azzurri. Grazie a dio c'è lui. è un testa di cazzo, ma ogni tanto qualcosa di buono la fa pure lui. Grande! ti adoro fratellino!
- Posso salutare mia figlia?- Gli urla nell'orecchio,  per poi rimettersi a piangere ritornando a stritolarmi. Non è una madre apprensiva, no no no...
-mamma...-cerco di all'allontanarla.
- Non tornare senza un nudo di qualche bella modella francese-mi salva di nuovo mio Fratello facendomi una delle sue richieste da pervertito.
- si si richiedimelo davanti alla tua fidanzata- ahah ,  si ammutolisce alzando le mani in segno di resa. Spero che non mi faccia più richieste del genere. Anche se sarebbe divertente, se quando gli porto tale nudo non è femminile, ma maschile. Ahah , mi immagino già la faccia.
- ci vediamo fra qualche settimana, non vedo l'ora di fare un discorso imbarazzante al tuo matrimonio- saluto mia sorella Carlotta dandole un bel abbraccio, la più grande, si sposa a 27 anni, è ancora na criatura..come dice mia madre. Mi mancheranno i miei fratellini.
- e io di cacciarti fuori dalla sala perché troppo ubriaca- ahah,  fa ridere perché è vero, andrà sicuramente così, forse mi piace un po' troppo bere, soprattutto in sto periodo. 
- buon viaggio tesoro- mi saluta silenzioso, mio padre dandomi un bacio sulla fronte. Che tenero, lo saluto velocemente, facendo "ciao ciao" con la mano, per poi girarmi di spalle e iniziare la mia avventura.
- ciao- saluto tutti, per poi imbarcarmi , cerco di fare più in fretta che posso, prima che mia madre scappi dalla stretta di mio padre e mi venga a cercare per evitarmi di partire. La prima volta che ho preso l'aereo per poco non mi seguiva dentro l'aereo. Grazie a dio c'è la sicurezza in aeroporto. Dopo tanti sacrifici parto, scappo dalla mia realtà per esaudire il mio sogno e crearmi una nuova vita. Scappo dalle lacrime e dalle sicurezze in cerca di una nuova avventura, lontana da tutti e così parto , 2h 35m di aereo,  accanto ad uno che non ha fatto altro che russare e sbavare per tutto il viaggio . Bla che schifo, sempre tutte le sfighe io le ho.

(Informazione importante , d'ora in poi tutti i personaggi parleranno in francese , compresa Andrea, quando riprenderà a parlare in Italiano lo segnalerò o la farò parlare in siciliano, ovviamente i pensieri di Andrea sono in italiano o siciliano)

Appena arrivata a Parigi vado a ritirare il mio bagaglio. In mezzo a tanta gente non si respira minchia . Cosa mi aspettavo ? Parigi è un'enorme metropoli , ed è anche enorme sto aeroporto , c'è gente di tutti i tipi, mi ricorda tanto il mio viaggio in America. 

- Bonjour France- Pronuncio sorridente parlando da sola, respirando libertà, finalmente sono arrivata a Parigi, spero veramente di riuscire a dimenticare Elena qui. Uscita dall'aeroporto vado per chiamare un taxi , ma ad un tratto un tizio cerca di rubarmi una valigia. Hai scelto il bersaglio sbagliato francesino e con un destro l'ho metto a tappeto, proprio nell'esatto momento in cui un ragazzo con un cartoncino con sopra il mio nome mi viene in soccorso. Rimango un po' interdetta a guardarlo, un ragazzo sulla trentina , occhi e capelli di un bel verde acceso, con un cartello in mano con sopra il mio nome appollaiato che mi guarda stupito.

- Bel destro- Mi sorride stupito il ragazzo dai capelli verdi, mettendosi le mani sui fianchi. Parlando in un francese fluente. Che c'è? non ha mai visto una donna stendere con un solo pugno, un uomo il doppio di lei?

- E non hai visto il sinistro- Controbatto, ricambiando il sorriso, chinandomi leggermente verso la valigia, per controllare che non si sia rotta. Per poco non si rompeva, che figlio di puttana. Non ricordavo Parigi così. Il ragazzo mi guarda allibito, ma è così tanto strano vedere una donna stendere un rapinatore con un singolo pugno? Però ha lo sguardo gentile. Almeno quello.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 08, 2023 ⏰

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