CAPITOLO 2: RITORNO ALLA VITA NORMALE

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𝘼𝙡𝙞𝙘𝙚'𝙨 𝙥𝙤𝙫:

Siamo in taxi stiamo andando in ospedale da Sergio, pensando a lui e al fatto che forse non si risvegliera più... Mi scende una lacrima.
Claudio mi guarda e vede che sto per inziare a piangere...

C: "che hai Alice?"

A: "ho paura che Sergio muoia"

C: "Sergio non morirà stai tranquilla" dico abbracciandola

Io annuisco e mi accocolo al suo petto mentre lui mi bacia i capelli e mi tiene stretta a sé. Claudio riesce sempre a tranquillizzarmi.

Siamo finalmente arrivati, entriamo e Claudio chiede alla Reception di Sergio e ci dirigiamo subito verso la sua stanza... C'è la moglie di Sergio e sua figlia Martina che hanno gli occhi rossi per il pianto, Daniela la moglie si era separata ma non aveva smesso comunque di volergli bene.

A: "come sta Sergio?" chiedo io preoccupata

D:"lo stanno operando, ci sono possibilità che non si risvegli più" dice singhiozzando e rininzia a piangere.

Sono passate 2 ore da quando Sergio è stato operato, l'intervento è andato bene però per il momento Sergio non si è risvegliato.

C:"Alice torniamo a casa che è tardi domani mattina torniamo..."

Quando arrivo a casa ho mille pensieri per la testa, Sergio non deve morire, non può morire. Ma sono talmente stanca che mi addormento appena mi siedo. Claudio mi prende e mi porta in camera da letto, mi da un bacio sulla guancia e si addormenta anche lui.

Mi sveglio che è tardissimo, la Wally mi ucciderà questa volta, Claudio mi ha lasciato un post'it con scritto "Sacrofano sbrigati, ti aspetto in istituto".
Così mi metto un vestito semplice, un filo di trucco e prendo la mia bici pedalando il più veloce possibile verso l'istituto.
La Wally come sempre: "Allevi gli sembra ora di arrivare? Venga subito nel mio studio. "
Metto il camice e vado nel suo studio, so già che mi sgridera come il solito.

W: Allevi la prossima volta che arriva in ritardo la tolgo dall'istituto, sono stata chiara?

A: si professoressa, le prometto che non succederà mai più

W: me lo auguro

Decido di prendere un caffè visto che stamattina dalla fretta non ho nemmeno fatto colazione. Il mio CC arriva da me, con quel suo profumo che ogni volta che lo sento mi ci perdo e rimango imbambolata a guardarlo.
"Sacrofano, so di essere bello, ma hai del lavoro da sbrigare."
Io:"sei sempre il solito stronzo, Sergio come sta?"
C:"ancora non si è risvegliato, stasera se ti va andiamo a trovarlo in ospedale."
Io: "certo"

Torno nella sala specializzandi e mi metto a finire le ultime ricerche al computer che la Wally mi aveva affidato giorni fa.

Sono ormai l'una quando finisco, così vado nell'ufficio del mio CC.
Lo trovo a firmare varie schede, quando mi vede mi sorride e mi viene incontro e mi sussurra all'orecchio "bussare no Allevi?" e mi bacia il collo. Io rimango immobile ma subito dopo mi fiondo sulle sue labbra, un bacio che non ha bisogno di parole.

Decidiamo di andare a mangiare nel ristorante davanti l'istituto, perché sennò saremmo finiti a fare l'amore nel suo studio, anche se comunque non sarebbe stata la prima volta.
Appena arriva il cibo me lo divoro, Claudio resta quasi a bocca aperta a vedermi mangiare così velocemente.

Io:"che c'è non hai mai visto una persona mangiare?"

C:"Sai Allevi sei molto spiritosa, vedo che hai parecchio fame. Da quant'è che non mangi?"

Io:"ehm fammi ricordare... Da ieri a mezzogiorno."

C:"ora capisco tutta questa fame. Vabbè mangia che poi ti servono energie" mi dice con voce sensuale.

Io: "pensi solo a quello" gli dico continuando a mangiare.

C:"non è colpa mia se sei bellissima e mi fai venire voglia di farti mia" e mi avvicino a lei

Io: a queste parole mi imbarazzo e divento rossa in faccia e Claudio scoppia a ridere.

Mentre mangiamo,
Claudio riceve una chiamata da Roberto e mi dice di andare con lui che è stato ritrovato un cadavere, così prendo la telecamera in istituto e salgo sulla macchina di Claudio.

Sono le sei passate quando finiamo di analizzare il cadavere, così vado con Claudio a trovare Sergio in ospedale.
Quando arriviamo nella stanza dove c'è Sergio, troviamo alcuni amici di Sergio e l'ex moglie di Sergio che parla con il medico, non ci sono miglioramenti, ma per fortuna nemmeno peggioramenti. Poco dopo arriva anche la figlia con il fidanzato Rodrigo, così decidiamo di lasciarli soli e torniamo a casa.

Durante il viaggio, Claudio mi ha chiesto di tornare a vivere con lui e io ho subito accettato, non so se ho fatto la scelta giusta, ma in questo momento l'unica cosa che voglio è passare ogni singolo momento con lui.

Chiedo a Claudio di portarmi prima a casa mia per prendere almeno le cose necessarie, ma lui prosegue la strada verso casa sua, come se non avesse sentito quello che gli ho detto.
Arriviamo sotto casa sua e io gli dico

Io: "Claudio comunque ti avevo detto di portarmi a casa mia a prendere qualche vestito almeno per stasera".

C: "Tranquilla Sacrofano ho sentito, non ti ho portata perché per quello che devi fare stasera non ti serve nessun vestito" mi dice avvicinandosi a me e facendomi un sorriso malizioso

Io: non riesco nemmeno a parlare che si fionda sulle mie labbra e inizia a baciarmi come solo lui sa fare.

Quando non riesco più a resistere gli sussurrò all'orecchio "ti voglio", non se lo fa dire due volte che mi prende in braccio ed entriamo in casa, butta le chiavi per terra e mi fa sdraiare sul letto. Mi guarda con quei due occhi blu come il mare, la tentazione di entrambi è tanta così gli tolgo la camicia mentre ci continuiamo a baciare, lui si avvicina al mio orecchio e mi dice "ripeti quello che avevi detto prima" "ti voglio", a quel punto mi toglie tutti i vestiti, io gli tolgo i suoi e facciamo l'amore, quell'amore che ti fa venire i brividi, quell'amore che vorresti non finisse mai. Ci addormentiamo distrutti e senza aver mangiato, ma abbracciati e felici.


Spazio autrice:
Ciao a tutti/e scusate se non ho postato ma non ho avuto molto tempo. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto (se vi va fatemelo sapere nei commenti). Cercherò di postare il prima possibile. Ciao! 😘🥰

L'allieva: Sei quello che ho sempre voluto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora