"Obiezione, Vostro Onore: l'avvocato ha espresso un'opinione, non un fatto". Hyacinth neanche alzò la testa mentre rivedeva gli appunti.
Quando lo fece fu solo per sentire il giudice dire: "Accolta", e compiacersi della cosa.
I due avvocati pronunciarono le arringhe finali e la giuria si ritirò. Quando tornò in aula, un'ora dopo, il verdetto fu a favore dell'imputata, che venne dichiarata innocente.
Hyacinth sorrise soddisfatta e i quaranta minuti successivi furono dedicati a grandi gesti di stupore e abbracci calorosi da parte dell'imputata, dei suoi parenti e dei suoi sostenitori.
Hyacinth ricambiò tutti gli abbracci e sorrise professionalmente a tutti. Era contenta di aver difeso la ragazza, era pienamente convinta della sua innocenza ma... Ma la sua professione non le dava più le stesse soddisfazioni di prima. La guardò mentre il suo fidanzato l'abbracciava e si costrinse a togliere lo sguardo quando si baciarono.
Erano quasi otto anni che faceva l'avvocato. Il tirocinio, il passaggio in società, diventare socia... Una carriera stravolgente. Ma quanto riguardava la sfera affettiva, Hyacinth era ferma al liceo. O meglio, alla sera del ballo dell'ultimo anno. Perché non solo aveva fatto l'amore con Helios e, secondo H, era stata la volta migliore di tutte, anche di quelle che erano venute dopo, ma avevano passato la notte a scherzare e a ridere, abbracciati nel vecchio ufficio di Mr. Crox ed era stata la più bella notte della sua vita. Erano usciti per vedere il sole sorgere e lui aveva intrecciato le dita con le sue e le aveva baciato i polpastrelli. Per Hyacinth era stato il gesto più intimo del mondo.
L'alba era per gli amanti e i fornai. Chi lo aveva detto? H sospirò.
Era ferma a Helios. Nessuno di quelli che aveva conosciuto dopo erano stati alla sua altezza. Nessuno era riuscito a entrarle nel cuore, a farla ridere e a darle quello stordimento che la faceva volare come una tenda in una stanza ventilata.
Con nessuno aveva discusso come con lui. Nessuno le aveva fatto vedere le stelle. Con nessun altro era entrata in combustione. E per quanto se ne dicesse, la combustione ti faceva sentire viva. Ti faceva battere il cuore e tremare la voce, quando, poco prima dell'estasi, il suo nome diventa l'unica parola importante. O quando il tuo nome sulle sue labbra diventa così bello che pensi che non ce ne sia uno migliore che ti avrebbero potuto dare.
H sapeva che Helios era rimasto a New York e lei non lo aveva più cercato pensando che si fosse fatto una vita soddisfacente e felice. Aveva letto qualche notizia sulla sua carriera di giornalista e sapeva che se la stava cavando molto bene. Lo immaginava con una moglie bionda come Bettany, con a fianco due bambini di altezze diverse ma vestiti allo stesso modo.
Dopo aver risposto a qualche domanda dei giornalisti, essersi assicurata che nessuno fosse lui (una cosa che non era ancora riuscita ad abbandonare: il desiderio di vederlo, che lui la cercasse) e aver sistemato gli altri dettagli, Hyacinth si avventurò a passo svelto verso l'uscita. Era un venerdì pomeriggio, ma per lei avrebbe potuto essere anche un lunedì, che non avrebbe fatto differenza.
"Hyacinth!"
Hyacinth sentì un brivido scuoterle la schiena e si fermò al suono di quella voce. Non voleva credere. Non voleva illudersi. Non voleva girarsi e scoprire di essersi sbagliata. Non voleva...
"Hyacinth!"
Questa volta la voce era più vicina e lei si voltò.
"Hyacinth..." La voce dell'uomo che si stava avvicinando si affievolì, mentre il suo sorriso diventava sempre più grande.
"Helios!" Hyacinth non riuscì a contenere la contentezza e si avviò velocemente verso di lui. Quando gli arrivò di fronte, si accorse che era più alto e dovette tirare indietro la testa per guardarlo.

STAI LEGGENDO
H e He
RomanceVersione minilong. Cosa succede quando Elio e Idrogeno entrano in contatto? Solo guai!!! Hyacinth e Helios hanno sempre avuto degli scontri, tutte le volte che si sono incontrati. E se questo fosse l'inizio di qualcosa di più?