"Il fatto che tu abbia noleggiato una Limousine, non vuol dire che puoi palpeggiarmi sul sedile posteriore, coglione!"
Helios girò gli occhi nella direzione della voce e vide H scendere dalla Limousine più lunga che avesse mai visto e sbattere la portiera con violenza.
La ragazza continuò a borbottare, incamminandosi con poca eleganza lungo il vialetto per raggiungere la palestra addobbata per il ballo della scuola, mentre l'auto bianca si allontanava lentamente. Helios, senza neanche accorgersene, le corse dietro e la chiamò.
Quando lei si voltò, lui rimase senza fiato: era bellissima. I suoi capelli erano acconciati sopra la testa, anche se il suo viso era circondato da molte ciocche ricce e la sua bocca, ancora piegata in una smorfia, era dello stesso colore del suo vestito: un rosso che infiammava le vene.
Lentamente, come l'anno prima, il suo sguardo scivolò, gustandosi la visione. Al collo H portava un pendente dalla forma strana: un puntino rosso circondato da otto punte d'argento di misure diverse. A Helios ricordò vagamente l'immagine di una stella vista in cielo. Una parte di lui sperò che l'avesse fatto apposta, per le sue parole di qualche settimana prima, ma un'altra parte, più razionale, gli diede dell'illuso.
Il vestito rosso, senza spalline, aveva un corpetto stretto in vita e il suo seno ne era a malapena contenuto. Gli strati della gonna, diversi di tonalità e tessuti, si alternavano in un gioco di sfumature che prendevano gli occhi e ti impedivano di lasciare quella visione.
"Sei... sei bellissima" riuscì a sussurrare, improvvisamente senza parole, tornando a guardarla in viso.
H si era girata quando aveva sentito qualcuno chiamare il suo nome e si era trovata davanti Helios. Alla ragazza si era bloccato il respiro: lui indossava una giacca scura, zebrata da così tante sfumature di rosso che sembrava cangiante a ogni suo passo, illuminato dalla luce dei lampioni del cortile e dalle decorazioni della palestra. I suoi pantaloni neri non lo facevano sembrare il manichino dei grandi magazzini (cosa che aveva pensato guardando l'abbigliamento del suo accompagnatore) ma un James Bond in incongnito. Era... sexy, più sexy dell'atleta che aveva appena scaricato. Scosse la testa scacciando quel pensiero.
La sua espressione le fece capire che doveva aver assistito alla scenetta di poco prima, quando Blackwall aveva esagerato con l'alcool e, palesemente ubriaco, ci aveva provato prima ancora di arrivare a scuola.
H si stava già innervosendo, pensando che Helios avrebbe detto qualcosa di offensivo nei confronti del ragazzo, e lei non avrebbe potuto rispondergli, ma poi Helios balbettò quella frase e la ragazza non capì più niente.
"Sei... bellissima."
Lei non riuscì a dire nessuna parola, offensiva o meno. Sentì le guance calde e, forse per la prima volta, la sua presenza le fece uno strano effetto. Quando lui non continuò, H si riscosse.
"Grazie... Anche tu non sei male per niente" sussurrò. Poi sorrise e aspettò. Quando sorrise anche lui, guardandosi, lei si tranquillizzò.
"Siamo intonati..." Helios si avvicinò e allungò un braccio per accostare la manica della sua giacca contro il corpetto del suo vestito. Sull'orlo della scollatura c'era una fila di pailettes che, con il movimento del suo respiro, brillavano come piccole stelle.
Dall'entrata della palestra si alzò un urlo e un coro di saluti. Tutti e due si voltarono verso l'edificio: BlackWall stava facendo la sua spettacolare entrata... da solo.
L'espressione di H mentre guardava l'idiota entrare in palestra era straziante: lei avrebbe dovuto essere la protagonista della festa e invece era lì, da sola, senza il suo accompagnatore che si era già trovato compagnia, a giudicare da come era stato accolto.

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H e He
RomanceVersione minilong. Cosa succede quando Elio e Idrogeno entrano in contatto? Solo guai!!! Hyacinth e Helios hanno sempre avuto degli scontri, tutte le volte che si sono incontrati. E se questo fosse l'inizio di qualcosa di più?