CAPITOLO 21

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"Cioè? Hai saltato da un palazzo all'altro senza fatte niente!"
"Sì!"
"E quello che te veniva dietro?"
"Non era agile come me ed è caduto di sotto!"
"E è morto?"
"No, è finito nel letame!"
Niccolò scoppia a ridere di cuore, piegandosi in due ed io lo seguo, contagiata dalla sua risata.
Come si fa a non ridere con lui? Ha sempre la battuta pronta e il suono della sua risata è una melodia meravigliosa che ti trascina con sé. Siamo seduti sul divano. Le mie gambe sono poggiate sulle sue e una sua mano è poggiata sulla mia coscia ed ogni tanto la stringe. Gli sto raccontando una delle mie tante missioni, sotto la sua esplicita richiesta. Lo entusiasma sentirmi raccontare delle mie avventure in giro per il mondo e pur di vederlo così felice, con gli occhi luminosi e le labbra distese in un sorriso smagliante starei a parlare per tutta la notte nonostante la stanchezza.
Quando finalmente riusciamo a smettere di ridere Niccolò si asciuga le lacrime agli occhi.
"Sei troppo forte, te giuro! T'avrei voluto conosce prima, sai come se divertivamo?" esclama lui e in un fremito di gioia mi lascia un bacio a stampo.
Forse non se ne accorge, ma ogni volta che si avvicina per baciarmi, è un brivido lungo la schiena.
"Secondo te sarei bravo come spia?" mi domanda all'improvviso.
"Tu?" chiedo di getto, mettendo su un sorrisetto divertito.
"No, quello de fronte," ridacchia, "Sì io, certo, semo solo io e te qua dentro"
Rido per la sua battutina e poi mi porto una mano sotto il mento, fingendo di pensare.
"Mh, non saprei. Forse se fossi un po' più muscoloso, magari più alto, più agile-"
"Me stai a dì che c'ho la panzetta?"
"Questo l'hai detto tu!" alzo le mani in segno di difesa e lo guardo con divertimento quando mi scocca un'occhiata contrariata. Infatti prende tra le mani la mia caviglia destra e inizia a fare il solletico al piede.
"Niccolò smettila! Basta!" gli intimo tra le risate mentre mi dimeno, rischiando più volte di dargli una botta in faccia con il piede. Quando smette riprendo fiato e "Non ti conviene sfidarmi"
"Perché? Mi immobilizzi col tuo rossetto elettrico? O mi tagli in due con la tua penna laser?" mi sfotte ed io gli do un calcio al petto con il piede.
"Vedi che sei violenta? Me stai sempre a menà!"
"Perché tu te le cerchi!" ribatto mentre lui lentamente solleva il pantalone elastico, scoprendo il polpaccio. Per un attimo nessuno dei due ha più voglia gli ridere.
"Non sapevo avessi un tatuaggio qua" mormora, sfiorando con le dita la macchia di inchiostro. Il mio respiro si fa pesante sotto le sue carezze. Niccolò sembra accorgersene, ma invece di fermarsi continua imperterrito.
Allora mi schiarisco la gola, cercando di riprendere il discorso di prima e di punzecchiarlo un po'.
"E poi per essere un agente dell'FBI bisogna essere un po' attraenti" tento di punzecchiarlo io ora che la sua mano è risalita verso la coscia. Questa cosa non è affatto vera, ma volevo vedere la sua reazione e probabilmente ho peggiorato le cose, ma non riesco più ad aspettare.
Lui alza la testa con uno scatto e mi guarda dritta negli occhi. So che ha capito cosa voglio.
Allora con un altro scatto si avvicina a me, facendomi sdraiare sul divano. Il suo volto è esattamente sopra al mio.
"Ed io non sono attraente?" sussurra a pochi centimetri dalle mie labbra.
Io lo guardo con il respiro affannato e porto una mano sulla sua guancia sbarbata.
"Tu sei bellissimo" mormoro a mia volta e gli regalo un sorriso che fa intendere tutto.
Lui anche sorride ed entrambi siamo impazienti di baciarci.
La sua mano va a posarsi sul mio fianco destro.
"Spero che il tuo sguardo significhi quello che spero" mi sussurra.
Gli accarezzo la guancia con il pollice e poi inspiro.
"Voglio fare l'amore con te Niccolò" dico con un filo di voce. Lui sorride di getto e mi guarda con così tanto amore da spaventarmi. Fin dove ci stiamo spingendo? Sono spaventata? Sì. Non sarà troppo presto? Forse. Ma il mio corpo si sente al sicuro quando sono le mani di Niccolò a sfiorarlo. E sono pronta a donarmi a lui, ad essere sfiorata dalle sue mani e baciata dalle sue labbra rosse.
"Non pensavo che un'agente dell'FBI potesse andare a letto con le persone che deve proteggere" scherza lui, guardandomi dritta negli occhi. I suoi, come i miei, sono velati di passione.
Ridacchio, ma evito di dargli uno scappellotto. Riesce ad essere ironico anche in questi momenti. Ma a dispetto di tutto adoro come tenti di mettermi a mio agio, nonostante lui non sia il primo ragazzo con cui ho rapporti, ma forse l'unico con cui io non veda veramente l'ora di averne.
I suoi occhi vagano lungo il mio volto e sono scintillanti, come se fosse veramente emozionato. E so che lo è, come me. Cosa siamo riuscita a farci in così poco tempo?
"Mi sono stufata di prendere ordini. Ho seguito le regole degli altri per tutta la vita, ora voglio seguire le mie di regole" affermo e senza lasciarlo parlare, mi fiondo sulle sue labbra, lasciando che la tensione tra noi si liberi.

Cascare nei tuoi occhi//Ultimo. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora