Capitolo 2. La musica aiuta sempre

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Dopo che zia Jenna ci fece quella domanda io pensai:

"Devo conoscere Luke perciò è meglio che resto, ma se resterò continuerò a ricordare la morte dei miei genitori..."

Thomas senza dubbi e senza pensarci disse:
"Si sarebbe fico" e se ne andò di sopra.
Poi ripensai a cosa dire:
Prima o poi dovrò andare avanti perciò....
"Si, zia Jenna, restiamo qua"
E andai di sopra anche io.

Entrai in camera, presi la mia sei corde e iniziai a suonare.
La mattina dopo, ritornai a scuola c'erano tutti tranne l'unica persona di cui veramente m'importava, di Luke non c'era traccia.
Uscì da scuola, andai nel parco accanto alla scuola, mi sedetti su una panchina, presi il mio diario, e iniziai a scrivere fino a quando non arrivó qualcuno che me lo strappó di mano e mi coprí gli occhi con le mani

"Chi sono? " Disse una persona con la voce camuffata

"Non lo so dimmelo tu" risposi io
Tolse le mani, era Luke anche se dovevo aspettarmelo dal profumo di playboy...

"Andiamo a fare una passeggiata? " Disse lui prendendomi la mano.

E io pensai:
"Non posso farmi scappare un occasione così invitante".
"Perché no" risposi.

Andammo in spiaggia e, pur non avendo il costume ci tuffammo in quel bellissimo mare dall'acqua cristallina...

Uscimmo dall'acqua poiché erano già le 18:43 e zia Jenna mi aveva già chiamato 20 volte.... Allora corsi fino a casa con Luke al mio fianco.
Arrivai sotto il portico di casa mia e mette Luke cercó di avvicinarsi per darmi un bacio, zia Jenna aprí la porta e mi tiró per il polso. Io andai di filata in camera senza ascoltare la ramanzini.

Misi il pigiama e mi infilai sotto le coperte, per aspettare il domani.

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