Capitolo dodici

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« TU! » urlai puntandogli un dito contro, così forte sul petto da far male sia me che a lui
« voglio solo ed esclusivamente la verità, devi dirmi la verità zayn, sei stato tu a dire quelle cose di noi ai giornalisti? » presi un respiro profondo prima di proseguire « hai venduto la nostra storia? » sentivo i miei occhi riempirsi di nuovo di lacrime mentre mi ritornavano in mente le parole della mia manager, dovevo però continuare a sostenere lo sguardo confuso di zayn « Lee non so seriamente di cosa tu stia parlando, mi disp– »
« non mentirmi zayn cazzo! » le lacrime minacciavano di uscire e una pioggia leggera cominciava ad abbattersi su Notting Hill, l'umore è un po' come il tempo dicevano.
« non ti sto mentendo Lee, sul serio, non so di cosa tu stia parlando » lo guardai due minuti prima di prendere il telefono pronto a fargli vedere l'articolo del The Sun
Gli porsi il telefono aperto già all pagina giusta e dopo pochi minuti mi ritrovai tra le braccia del moro che mi stringevano
« e sai la cosa che mi ha fatto più male? La Hollis che tratta la mia sessualità come uno scherzo, già non è facile vivere una vita semplice quando sei gay per di più, fa ancora più male quando la tua sessualità viene sfruttata per dello stupido gossip Zayn » sussurrai chiudendo gli occhi stringendomi a lui, lasciai scivolare due lacrime sul viso mentre fuori il tempo andava sempre a peggiorare con la pioggia sempre più pesante e i tuoi che si aprivano in cielo, non potevo essere più fortunato.
« non so come abbiano fatto a sapere tutte queste cose io– io aggiusterò tutto te lo prometto » lo sentii sussurrare anche se nel suo tono si nascondeva una punta d'imbarazzo, sembrava sincero ma in quel momento avrei potuto anche trovare Niall sensuale essendo così fuori di testa;
zayn mi carezzava i capelli, tirai su col naso allontanandomi di poco
« Hanno dato la colpa a te di tutto, hanno detto che tu hai parlato con i giornalisti dicendo che siamo stati insieme.. » mi morsi il labbro quando la mano calda di zayn si poggiò sulla mia guancia asciugandomi le lacrime, lui non disse niente mi guardava solo, i suoi occhi erano un continuo via vai sul mio viso
era così vicino e io così emotivamente instabile, sicuro di poter perdere la lucidità da un momento all'altro
« credo che dovremmo salire, sei venuti qui per i ragazzi no? » riuscì a biasciare allontanandomi da lui, di mal voglia, e prendendo un grosso respiro
Stavo quasi per uscire dall'auto quando mi accorsi che la pioggia che scendeva era diventata molto più forte di prima, quasi sembrava grandinasse e pensai fosse strano che a dicembre, nella grande Londra non avesse ancora nevicato ormai eravamo praticamente a Natale.
Guardai zayn che probabilmente mi aveva letto nel pensiero e poggiai le mani sul volante
« se usciamo di qui non tornerei vivi a casa » cercai di ironizzare su, non mi ero completamente calmato e in più non credevo più alle promesse di zayn, nonostante adesso il mostro rapporto fosse ripartito da zero e cambiato non si può far a meno di tornare al passato e ripensare certe cose, così dopo le sue fatidiche parole "te lo prometto" non ho voluto fidarmi di più, non ho voglia di rimanerci male il doppio pur sapendo che zayn non mi venderebbe mai ai giornalisti per un po' di pubblicità
« andiamo da me? Sai Gigi è partita questa mattina quindi ecco, ho casa libera per tipo.. sempre »  non mi girai a sorridergli dopo aver notato con la coda dell'occhio il suo sorriso accentuato, scuoto la testa in modo negativo per fargli capire che non potevo andare da lui
« non posso zayn, devo andare dai miei amici, tu eri qui per loro no?» sospirai ancora, stare con lui però aveva avuto un effetto positivo, mi aveva in qualche modo calmato ed ora la rabbia cominciava a far posto alla stanchezza
« quando ti ho visto ero appena uscito da casa di Louis, mi ha detto che ti stava aspettando quindi ecco.. se devi andare non ti trattengo » scese velocemente dalla macchina come se si fosse scottato il lato b sul sedile, io lo seguii a ruota sotto la pioggia che era un po' meno potente di prima
« si, grazie zayn ci vediamo » lo salutai con la mano prima di sparire verso casa tomlinson lasciando il moro andare dal lato opposto, direzione casa sua.

Photograph [ziam mayne]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora