Capitolo tre

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Non potevo credere ai miei occhi, era lui, il ragazzo per cui avevo preso una sbandata da adolescente, il ragazzo per cui avevo sofferto lui che mi aveva lasciato da solo e non aveva mantenuto la promessa, ora, dopo cinque anni è qui avanti a me e il mio cuore non riesce a non provare le stesse emozioni di un tempo.  
Sembrava più alto, ma sempre meno di me, negli anni non era cambiato di una virgola, magro alto e slanciato, gli occhi castani e le labbra carnose se non per l'accenno di barba il quale lo rendeva più sexy di quanto già era.
Aveva anche dei tatuaggi sul braccio, pochi e piccole macchie che ricoprivano la sua pelle olivastra, era ancora più bello di quel che potevo immaginare.
Le parole non mi uscivano e la prima cosa che feci fù girarmi a guardare Louis, che sembrava stupito quanto me nel vedere il moro avanti a lui dopo tutti questi anni.
Louis e  Zayn avevano un rapporto speciale, uno di quelli che è difficile capire se non ne hai uno, ci sono sempre stati l'uno per l'altro, si sono sempre sostenuti e si sono sempre rialzati insieme ogni volta che cadevano.
Louis insieme a Liam fu quello che ne soffrì di più per la partenza di Zayn; non uscì per settimane e ad Harry e Niall sembrò che i due facessero a gara a chi stesse più male.
« chi non muore si rivede » sussurra Niall incrociando le braccia al petto, spostando poi il peso da una gamba all'altra
Zayn sembrò non sentirlo mentre teneva gli occhi puntati sui miei, fissi ma senza emozioni
« Zayn? Da quanto tempo » a quella mia esclamazione gli occhi del moro sembrarono illuminarsi ma subito si allontanò, due passi indietro
Il mio tono di voce era calmo, avevo imparato col tempo a non far trasparire nessun emozione e questo sembrava averlo notato.
La tensione era troppa e l'aria cominciava a mancare, precedettero minuti di silenzio prima che Louis prendesse parola decidendo di chiudere lì la conversazione ma venne interrotto prima che potesse dire qualcosa
« amore dobbiamo andare al primo pian— ciao? » una ragazza, bionda alta e slanciata, pure un po' più alta del moro.
L'aveva chiamato amore, quindi è fidanzato? Quindi è etero? Quindi cosa eravamo noi?
Assolutamente nulla visto che c'era solo stato un bacio. Amici, forse ora nemmeno quello
Guardai i ragazzi di nuovo, sembravano anche loro sorpresi nel vedere il loro vecchio amico in compagnia di una ragazza
« Gigi loro sono... dei miei amici, lei è Gigi la mia ragazza  » dice, sembrava essere a disagio e come biasimarlo, si portò una mano tra i capelli tirandosi indietro quei due ciuffi che gli ricadevano sulla fronte
« è un piacere conoscerti Gigi, ora però noi dobbiamo proprio andare. » inizia Louis, tirandomi per il braccio
« Ciao Zayn » dico facendo attenzione a pronunciare il suo nome, mi girai dirigendomi verso la porta seguito dagli altri due ragazzi più sconvolti di me da quello che era appena successo.
Il viaggio di ritorno fu silenzioso, nessuno volle parlare e a me stava bene così non avevo voglia di far ritornare tutti i vecchi ricordi a galla, non era il momento anzi avrei dovuto festeggiare per il mio nuovo contratto e non pensare a lui
« ci vediamo più tardi, passo a prendervi io »
Dico scendendo dalla peugeot nera di Louis, il quale annuì mentre Niall mi guardò titubante
È vero l'incontro con zayn dopo cinque anni mi aveva scosso ma non sono più un ragazzino, non mi faccio condizionare dai sentimenti, adesso riesco a tenerli sotto controllo e non c'è niente di cui preoccuparsi così sorrido al biondo per fargli capire che va tutto bene e subito si rilassa nei sedili anteriori.

————-

È passata un ora dall'incontro con zayn alla Capitol Records e non riuscivo a non pensare a lui e quella ragazza insieme, è possibile che una persona che credevi di aver dimenticato, dopo cinque anni ti faccia ancora lo stesso effetto?
dovevo distrarmi e non potevo passare il pomeriggio steso sul letto a pensare, iniziai a mettere in ordine camera mia era da tempo che non sistemavo un po' le cose lì dentro, non ci entrava mai nessuno quindi evitavo di aggiustare.
Aprii il cassetto del comodino vicino il letto per poggiarci dentro un album fotografico pieno di foto insieme ai ragazzi che avevo fatto stampare apposta, preferisco le foto cartacee a quelle sul telefono, mi sembrano più vere.
Cacciai tutto quello che c'era in quel cassetto, un pacco di preservativi, delle gomme, un gel lubrificante, altre gomme, fazzoletti e un cofanetto chiuso con due iniziali "LZ"
Dentro c'era una foto, una semplice polaroid un po' invecchiata col tempo che ritraeva due persone, due ragazzi che sorridevano, uno dei due aveva le braccia intorno al corpo dell'altro.
Sorridevano, erano ancora felici insieme.
La girai guardando il retro sapevo che zayn avesse scritto qualcosa come era solito fare su tutte le polaroid che scattava

"amati nello stesso modo in cui ti amo io"
- zayn

*spazio autrice*
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Photograph [ziam mayne]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora