Capitolo 3

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Stavamo camminando a Diagon Alley, come aveva detto lui.

Per specificare, in realtà lui stava camminando a passo svelto, mentre io lo seguivo come se fossi la sua ombra.

Era meglio non attaccare briga con un ragazzo del genere. Inoltre mi aveva detto che 'non sapevo chi era', ed era così. Quindi per non finire in qualche guaio stavo tenendo a bada il mio orgoglio.

Ma perché proprio lui? Chi aveva scelto il mio tutor?

Ero sicura che ci fossero molti altri studenti in gamba, e sicuramente meglio di lui.

Si fermò davanti ad un vecchio negozio.

'Olivander', lessi incuriosita.

Entrò e invece di darmi una mano mi fece un gesto con la mano come per dire 'prego, fai quello che devi fare'.

Alzai gli occhi al cielo senza farlo notare a lui e feci qualche passo avanti. Mi guardai intorno.

Era tutto pieno di polvere e pieno di scatole su scatole.

Un vecchio signore dai capelli bianchi e l'aria bizzarra mi raggiunse al bancone.

-Chi abbiamo qui? La signorina..?-

-Holmes, Elizabeth Holmes.- Risposi leggermente imbarazzata.

Elizabeth, in cerca di una bacchetta eh?- Rise e sparì di nuovo tra gli scaffali.

Mi girai verso il ragazzo di cui ancora non sapevo il nome.

"Cerco una bacchetta?" Mi chiesi stupita. Non mi servivano queste cavolate.

Ancora non riuscivo a credere a tutto il resto, ancora meno alla magia.

Mi girai verso il ragazzo di cui ancora non sapevo il nome e lo guardai male. Lui non mi stava dando nemmeno un minimo di attenzione. Girava e rigirava la sua bacchetta tra le mani con aria spavalda.

-ehi tu!- sussurrai chiamandolo.

Dopo alcuni secondi alzò i suoi occhi color ghiaccio su di me.

-chiamami Malfoy.- disse fulminandomi con lo sguardo.

-Mal-fo-y.- dissi scandendo ogni lettera. -che ci faccio io con una bacchetta? Non mi serve.-

-non lo chiedere a me, specie di babbana.- rispose con aria annoiata.

Era così scorbutico.

Il signor 'Olivander' tornò con circa una decina di bacchette.

-provale,- disse osservandomi incuriosito.

-come?- chiesi rassegnandomi.

-scuoti, la bacchetta giusta sceglierà te.-

"Si come no" pensai scocciata.

Le provai tutte, e con mia grande sorpresa, ogni volta che scuotevo una bacchetta qualcosa esplodeva o cadeva.

-non ci siamo.- constatò perplesso. -questa l'avevo tenuta da parte, non credo faccia al caso tuo, ma puoi provare.-

Presi la bacchetta nera tra le mani e provai.

Sentii improvvisamente un flusso di energia intorno a me, un forte vento mi scompigliò i capelli.
"Che sta succedendo?"
La bacchetta emanò una luce abbagliante e tutto ad un tratto si spense.

Olivander mi guardò sorpreso.

-S-Sophie Morgenstern, giusto?- Balbettò perplesso.

-si...- risposi anch'io confusa.

-è tua.- fece una pausa abbassando gli occhi al pavimento. -sei la seconda persona legata a questa bacchetta.-

-la prima?- chiesi curiosa.

-Tu sai chi.- rispose freddamente, quasi spaventato.

"Tu sai chi? È una battuta?" Pensai divertita.

Sentii la bacchetta di Malfoy cadere a terra così mi girai.
Anche lui in effetti aveva uno sguardo stupito, con la bocca leggermente socchiusa.

-Okay.- dissi indifferente.

Malfoy pagò per me, non ne sapevo nemmeno il motivo ma a quanto pare era stato incaricato per quello.

-Ehi specie di babbana- disse Malfoy richiamando la mia attenzione.

-ma cos'è 'babbana'? Me lo spieghi?- risposi nervosa.

-no. Tu sai chi è tu sai chi?- chiese cambiando discorso.

-non mi interessa.- sembrava che mi stessero prendendo tutti in giro. Dove cavolo mi ero cacciata?

-dovrebbe interessarti invece.-

E li finì la conversazione.

Mi fece comprare una scopa e poi mi fece addirittura scegliere un animale domestico. Fui obbligata e quindi scelsi un gatto bianco dal pelo molto lungo.

-voglio tornare in fretta, usiamo una scorciatoia.- disse sempre camminando davanti a me.

Non risposi. Quanto a lungo sarebbe dovuta durare questa storia del tutor?

Entrò in un locale di antiquariato e si fermò davanti ad un camino indicandolo.

-stai scherzando?- chiesi ridendo.

Rimasi a bocca aperta quando vidi un altra persona entrare nel camino ed esplodere sparendo completamente in una nube di fumo verde.

Lui mi squadrò alzando un sopracciglio.

-non ci pensare nemmeno. Io non faccio questa roba.- esclamai impaurita.

"Cosa ho appena visto?"
Non ci potevo credere, cos'erano questi trucchetti da pazzi? Io non volevo mica morire.

-senti ragazzina...- sibilò guardandomi con un espressione turbata.

Poi si bloccò avvicinandosi a me.
Prese il mio mento tra le sue dita e alzò il mio viso per guardarmi meglio. Si fermò qualche secondo a guardare i miei occhi impauriti e sogghignò.

-Paura?- disse divertito, a pochi centimetri dal mio volto.

-Si.- dichiarai senza vergogna.

-E cosa ti aspetti? Che ti prenda in braccio e lo faccia per te?- domandò ridendo.

-Non si può?- chiesi seriamente.

Rimase un po' stupito e poi continuò.

-oh certo. Ma non voglio.- si spostò un ciuffo dalla fronte togliendo le sue dita dal mio mento.

Sbuffai e posai le mani sui miei fianchi giudicandolo.

-sai che dovrei usare il doppio del mio potere?- tornò serio, con lo sguardo arrabbiato. -per una come te poi.-

"Questo ragazzo è bipolare." Pensai tra me e me. Non volevo farlo nemmeno se lo avesse fatto lui per me, di certo non l'avrei fatto da sola.

-Sei il mio tutor.- gli ricordai il suo incarico e vidi il suo viso rabuiarsi.

-Ricordati che mi devi un favore. Un grande favore. Tutto chiaro?- disse con occhi spenti e scocciati.

Io annuii e sorrisi vittoriosa.

Un secondo dopo, senza preavviso mi prese per la vita spostandomi nel camino. Io urlai per lo spavento ma nulla. Non gliene importava nulla.
Prese della polvere e sussurrò 'Hogwarts'. Sentii l'esplosione e urlai ancora.

My tutor, MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora