Capitolo 4

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Aprii gli occhi, ancora spaventata.

Mi accorsi, per mia sfortuna, di essere saltata addosso a Malfoy attorcigliando le mie mani attorno al suo collo.

Mi ero solo spaventata.

Girai lentamente la testa verso di lui, per controllare che espressione avesse.
I nostri nasi si sfiorarono.

I suoi occhi ghiacciati trafissero nuovamente i miei.

Ma certo, sembrava arrabbiato, come sempre.

Infatti mi buttò per terra mentre sul suo volto apparse un espressione schifata.

E poi sentii delle risate.

Mi girai e vidi molti studenti dell'uniforme verde seduti su un divano a guardarci e deriderci.

-Malfoy, ti sei fatto la fidanzatina e ora sei pure il suo servo?- disse un ragazzo dai capelli neri.

-Ma fammi il piacere.- sbraitò nervoso sorpassandomi.

Mi alzai ancora confusa e spaventata dall'accaduto e mi tolsi la cenere dai pantaloni.

Dove eravamo?

-Siamo nel dormitorio dei Serpeverde.- spiegò notando la mia espressione perplessa.

Oh che carino, finalmente mi spiegava qualcosa.

-vieni, ti porto in camera.- continuò freddo.

-uhh, Draco sei davvero diventato uno schiavetto.- disse un'altra ragazza dai capelli mori. -chissà che dovete fare poi in quella camera.-

Tutti si misero a ridere.
Feci per prendere le sue difese ma Malfoy le prese il libro dalle mani e lo sbatté sul tavolo facendo zittire tutti.

-Un altra parola e lo riferisco a mio padre.- si girò e continuò a camminare.

Le espressioni degli studenti erano completamente cambiate. Avevano davvero terrore di suo padre, chissà chi era.

Iniziai a seguire 'Draco' e quando arrivammo lo ringraziai.

-Non ringraziarmi. Mi devi un grande favore e deciderò io quando riscuoterlo.- disse girandosi.

Se ne stava per andare quando aggiunse: -la cena è alle otto.- e se ne andò.

Che antipatico.

Mi chiesi per quale motivo non potevo stare anche io in un dormitorio e poi ripensai a quello che aveva detto Malfoy.

Chi erano i serpeverde? Che nome ambiguo.

Più tardi, dopo svariati tentativi e ricerche, scesi nella sala principale. Infatti per trovarla avevo fatto tardi.
Quando entrai tutti mi fissarono.
Calò il silenzio.

La voce di Silente lo spezzò.

-Holmes, eccoti. Abbiamo preparato solo per te il cappello parlante.-
La sua voce fece eco nell'enorme sala.

Il cappello parlante? Ero sempre più sicura che mi stessero prendendo tutti in giro. Io ero venuta per cenare.

Vedendomi in confusione Albus continuò.

-i capello ti smista in una delle quattro casate che vedi sedute ai tavoli. Serpeverde, tassorosso, Corvonero e infine Grifondoro. Vieni pure.- spiegò.

Tutti mi stavano fissando, si sentivano solo i miei passi riecheggiare rumorosamente. Odiavo stare al centro dell'attenzione.

Serpeverde, ecco cos'era. Così mi spiegai anche la questione dei dormitori.

Ero davvero finita in un film o in un videogioco.

Mi fecero sedere su uno sgabello e mi posarono il vecchio cappello in testa.

-Oh.-

Sobbalzai sentendo una voce provenire da esso e tutti ridacchiarono.

-Abbiamo una persona speciale in nostra presenza, sangue puro, provenienza spaventosa.- continuo il 'cappello'.

"Cosa?" Ma di cosa stava parlando quella specie di capello parlante magico?

-Sento il tuo potere, sei una ragazza determinata, orgogliosa. Molto emotiva, anche se nascondi ogni tua emozione dietro una corazza.- continuò il cappello concentrato.

-SERPEVERDE!- urlò improvvisamente facendomi quasi cascare dallo sgabello.

La casata dalle uniformi verdi applaudii entusiasta.

Raggiunsi il loro tavolo cercando di sembrare sicura di me.

Il primo posto libero che trovai era davanti a un ragazzo dai capelli corvini e gli occhi altrettanto scuri.
Lui alzò gli occhi su di me e poi continuò a mangiare.

"Ha anche lui uno sguardo magnetico" pensai guardandolo.
"Aspetta, anche lui? Devo essere impazzita."

Draco era un idiota maleducato, invece questo ragazzo mi sembrava un tipo tranquillo, come me.
Non dissi nulla, d'altronde anche io preferivo stare per conto mio.

-Cam- borbottò tra un boccone e l'altro.

Stava dicendo a me? Lo guardai con uno sguardo interrogativo.

-Sono Cam- ripeté posando gli occhi sui miei.

Ah, si stava presentando. Che gentile.

-piacere, sono Elizabeth.- risposi sorridendo.

-lo so,- dichiarò divertito. -lo sanno tutti.-

-che intendi?- chiesi stupita.

-Parlano tutti di te, Elizabeth. È la prima volta che una diciottenne entra ad Hogwarts all'improvviso, a dicembre, durante l'anno scolastico.- spiegò continuando a fissarmi.

Perfetto. Ero al centro dei pettegolezzi di quella scuola strana e isolata.

-Ma sembri una tipa tranquilla, sono contento che sei stata smistata nei serpeverde.- disse facendomi l'occhiolino.

Finalmente avevo incontrato una persona amichevole e gentile, non come quel soggetto spavaldo e pieno di sé. Perché non mi avevano assegnato lui come tutor? Sbuffai.

-Quanto odio quel ragazzino.- sussurrai mentre addentavo una coscia di pollo.

Lui si mise a ridere, evidentemente aveva sentito. -Malfoy non sta a genio a nessuno, ma devo ammettere che tutte ragazze gli sbavano dietro.- constatò indifferente.

Poi aggiunse: -tranne te. Ammirevole.-

Come faceva a piacere alle ragazze uno così? Non me lo spiegavo. Restai a parlare con Cam durante tutto il pasto e fu divertente. Aver trovato un amico in questo luogo sconosciuto mi aveva tranquillizzata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 10, 2020 ⏰

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