Capitolo primo

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Apro gli occhi e subito mi rendo conto di non trovarmi nel mio appartamento sulla fifth avenue. Guardo alla mia sinistra e noto un uomo che dorme beatamente al mio fianco; istintivamente scendo dal letto tirandomi il lenzuolo per far in modo che copra il mio corpo nudo. Lo sconosciuto si sveglia di soprassalto e mi guarda confuso
"Ehi piccola, mi hai fatto spaventare!"
dice sistemandosi i capelli leggermente lunghi e biondi dietro le orecchie. Chi diavolo è? Perché ho bevuto così tanto ieri sera?
"Ehm sì..."
lascio in sospeso la frase sperando che lui mi venga in aiuto rivelando il suo nome
"Brad"
"Giusto, Brad! Ti ringrazio per ieri sera ma ora devo proprio andare, mi dispiace."
Nel mentre sto raccogliendo i miei vestiti da ogni angolo di questa stanza.
"D'accordo Lucrezia, ma almeno dimmi che ci rivedremo e rifaremo tutto di nuovo. Sai quando fai quella cosa con-"
Non lo faccio nemmeno finire di parlare che mi precipito fuori da quella casa, facendogli intendere un no grande come una mongolfiera.

Finalmente esco dal taxi e dalla borsetta tiro fuori le chiavi del mio appartamento. Nella hall del palazzo saluto il portiere Fred e mentre prendo la posta lui chiama l'ascensore: non ho intenzione di fare 9 piani a piedi!

Apro la porta dell'appartamento e subito Mimmo, il mio bellissimo maltese, si avvicina a me scodinzolando e salterellando intorno alle mie gambe. Mi abbasso e lo prendo in braccio, dopo di che inizio ad accarezzare il suo pelo bianco e morbido come dello zucchero filato; di tutta risposta lui mi lecca la punta del naso, cosa che normalmente detesto perché insomma non la vedo molto igienica come pratica. Lo metto a terra, mi tolgo e poso il cappotto e la borsa sull'attaccapanni in mogano di fianco alla porta. Attraverso il lungo corridoio che porta alla zona notte, composta da due camere da letto, due bagni e una cabina armadio. Arrivata dinanzi all'ultima porta sulla destra mi fiondo verso la vasca e apro l'acqua: ho proprio bisogno di un bagno rilassante.
Lascio che il morbido asciugamano rosso lampone mi copra il corpo nudo e infilando le pantofole mi dirigo nella cabina armadio. Inizio a cercare un qualcosa di non troppo elegante da mettere per il brunch delle 11 con i miei colleghi più fidati, Colin e Amber.
Dopo più di mezz'ora finalmente ho finito di asciugare i miei capelli biondi cenere e ho indossato una gonna a scacchi neri, bianchi e gialli che arriva a metà coscia, una blusa bianca leggermente trasparente, un golfino nero in lana, le mie amatissime Louboutin nere lucide e un paio di auto-reggenti anch'esse nere. Ora posso passare al trucco, una delle mie passioni; decido di fare un leggero baking, e una cut-crease sulle tonalità del marrone-bronzato.
Prima di uscire cambio la borsa optando per una Chanel gialla e metto le crocchette e l'acqua a Mimmino, che si precipita sulla ciotola.

"Ehi, eccomi!"
esordisco una volta arrivata davanti al tavolo dove i miei colleghi mi stanno aspettando -da 20 minuti-
"Amore, ben arrivata!"
mi saluta la dolce Amber, una ragazza sulla trentina dai capelli rossi e con grandi occhi dorati.
"Finalmente, stavo per chiamare il 911!" esclama Colin con fare teatrale. Adoro Colin, è un ragazzo fantastico, efficiente nel lavoro e molto disponibile nel privato.
"Ah ah ah, molto divertente, davvero" ribatto mettendomi seduta proprio di fianco quest'ultimo.
"Avete già ordinato?"
"Si sì, il solito: per te omelette e succo alla pesca, io prendo le uova strapazzate con il bacon e succo d'arancia mentre Colin french toast al prosciutto con caffè." Amber risponde prontamente alla mia domanda
"Oh mio Dio per favore non chiamate caffè quell'intruglio che bevete voi americani!" subito mi metto sulla difensiva, quando si tratta di cibo italiano non la faccio passare liscia a nessuno!
"Mamma mia, come sei drammatica Lucrezia!"
Colin alza gli occhi al cielo 
"Cioè io trovo ridicolo che quando sei in America non bevi caffè!"
Caccio un piccolo urlo in segno di disapprovazione per poi continuare quella stupida ma divertente discussione fino all'arrivo delle nostre ordinazioni.

"Allora tutto deciso, ci vediamo stasera alle 23.30 davanti al Jucy."
ricapitola Amber prima di salutare me e Colin con un bacio sulla guancia per poi lasciarci da soli nel bar.
"Allora, come stai dopo ieri sera? Eri parecchio ubriaca quando te ne sei andata con quel playboy di Brad!"
subito Colin inizia a farmi domande, come suo solito... si preoccupa quando vado a casa di ragazzi conosciuti nei locali.
"Colin sempre il solito gelosone, eh!"
gli faccio l'occhiolino mentre lui mi regala un sorriso a trentadue denti.
"Comunque ci credi se ti dico che non mi ricordo nulla? Veramente, ho un vuoto. Stamattina mi sono svegliata con quello tutto nudo e mi è preso un colpo!"
metto una mano sulla fronte per rendere il tutto più teatrale e lui scoppia a ridere.

Dopo che il mio collega mi ha riaccompagnata a casa ho deciso di mettermi a lavorare su dei bozzetti da rifinire per la nuova collezione che dovrò presentare alla fashion week di New York tra due settimane.

Verso le 21.30, senza mangiare nulla a causa della mia fame inesistente, vado nel bagno degli ospiti dove c'è il box doccia per darmi una sciacquata veloce. Questa volta i capelli, invece di lasciarli lisci, li raccolto in uno chignon molto disordinato mentre per quanto riguarda il trucco credo che contouring, eye-liner e rossetto color rosso fuoco vadano più che bene. Dopo essermi preparata infilo un vestitino molto corto di raso verde che mi lascia tutta la schiena scoperta e ai piedi calzo un paio di Yves Saint Laurant nere scamosciate che abbino alla clutch della stessa marca.

In meno di 15 minuti arrivo davanti al locale, ma stavolta sono io quella in anticipo. Tiro fuori il telefono dalla pochette e chiamo Amber , la quale mi dice di essere a cinque minuti dal luogo del nostro incontro.
Mentre me ne sto davanti all'ingresso ad aspettare i miei amici vedo fermarsi un grande suv nero davanti a me; da esso scende un uomo molto muscoloso che dedico essere un bodyguard. Egli si precipita ad aprire lo sportello posteriore e non appena si sposta vedo scendere un ragazzo veramente bello.
Ha i capelli neri e tagliati molto corti, le sopracciglia ben curate sono molto definite, le labbra rosee e carnose si sposano perfettamente al naso all'insù; i suoi occhi marroni si posano su di me e iniziano a scrutarmi facendomi sentire quasi fuori luogo.
All'improvviso sento due mani cingermi i fianchi, facendomi riprendere a respirare. Mi giro e mi trovo a pochi centimetri dalla faccia di Colin il quale non sembra intenzionato a lasciarmi andare
"Lucrezia stasera sei mozzafiato!"
sussurra vicino al mio orecchio per poi darmi un bacio sulla guancia e allontanarsi
"Mi hai fatto prendere un infarto, stupido!"
gli do un buffetto sul braccio e ricambio il bacio sulla guancia. Proprio in quel momento il ragazzo di prima passa affianco a noi e mi lancia un altro sguardo fulmineo che provoca in me una sensazione strana.
"Ehi ehi, mi hai fatto male!"
Ancora una volta il mio amico mi riporta con i piedi per terra
"Guarda, è arrivata anche Amber. Entriamo"
"Stasera sarà fantastico, me lo sento!"
esclama la rossa prima di prenderci sotto braccio ed entrare nel locale.
'Oh si, stasera sarà fantastico' penso tra me e me.

Ciao a tutt*, ecco qui la mia nuova storia!
Questo è il primo capitolo e spero tanto che vi piaccia!
Fatemelo sapere nei commenti e se vi va lasciate qualche stellina.❤️

Just one year of love|| Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora