VI

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"Ma in quel momento le sue profezie e i suoi sillogismi non mi consolarono per nulla. L'unica cosa certa era che la fanciulla sarebbe stata bruciata. E mi sentivo corresponsabile, perché era come se sul rogo ella espiasse anche per il mio peccato che io avevo commesso con lei.
Scoppiai inverecondamente in singhiozzi e fuggii nella mia cella, dove per tutta la notte morsi il pagliereccio e mugolai impotente, perché non mi era neppure concesso- come avevo letto nei romanzi cavallereschi coi miei compagni a Melk- di lamentarmi invocando il nome dell'amata. Dell'unico amore eterno della mia vita non sapevo, e non seppi mai, il nome."
Recitano così gli ultimi righi della pagina 409 de "Il nome della rosa." Poche pagine e anche sta volta terminerò la lettura di questo libro. Sono quasi le 16 e decido di vestirmi per l'uscita con le ragazze.

Dopo aver praticamente buttato a soqquadro la cabina armadio, opto per una maglietta nera abbastanza larga e un jeans largo. Indosso delle Air Force 1 bianche.
Applico sui miei capelli un protettore termico e subito dopo li piastro accuratamente.
Dopo essermi accomodata alla mia postazione make-up decido di non esagerare.
Dopo qualche minuto arrivano con musica a tutto volume.
Oltrepasso il piccolo sentiero e salgo in auto, fortunatamente Vic mi aveva promesso di farmi sedere avanti e così ha fatto.

"Dio sei una bomba!" mi dice ammiccando Vic.
"La Kylie Jenner dei poveri" afferma ridacchiando Taylor.
"Beh anche voi non scherzate mica, siete proprio due gnocche" dico riferendomi agli outfit delle ragazze.

Dopo una ventina di minuti siamo arrivate sane e salve.
La gente ci guarda abbastanza scioccata.
Camminiamo per un po' e noto tanti negozi che attirano la mia attenzione.
Dopo poco quest'ultima si focalizza su un soggetto familiare.
È con Ale, Kairi e tre tipe e una di esse lo abbraccia. Appena ci vedono restano a fissarci tutti.

"Qui si sfila per la fashion week a quanto pare" si complimenta Kairi, squadrandoci dalla testa ai piedi.
Ale ci presenta alle ragazze. Si chiamano Riley, Ansley ed Eliza.
"Adoro il tuo stile comunque" mi dice la prima complimentandosi con me.
"Grazie mille. Io adoro il tuo colore di capelli." le dico facendo riferimento alla sua chioma color biondo platino.
Alzo lo sguardo e incontro quello di Mattia.
Scruto ogni suo minimo dettaglio. Indossa una Polo nera che cinge a perfezione le sue robuste spalle, dei jeans dello stesso colore ed una cintura Ferragamo.

"Ehm.. andiamo a farci un giro?" chiede Tay per rompere l'atmosfera di disagio che si è creata.
"Sì certo andiamo" dico rimettendo piede nella realtà. Continuiamo a camminare affiancando decine di vetrine.
"Sicura di non aver comprato troppa roba C?" mi chiede Kairi.
"Ma no giusto il necessario!" dico sorridente.

Dopo aver camminato per diverse ore decidiamo di fermarci al Mc.
Nell'attesa del nostro ordine continuo a scrivermi con Bennet.
"Ancora lui?" mi chiede Vic. Annuisco.
"Ma da loro che ore sono?" chiede Ale.
"Quasi le due di notte" ribadisco.
"Ma sto tizio non dorme mai" dice Mattia con tono distratto.
"In realtà è sveglio per scrivermi ma tra un po' va a dormire" dico guardando all'esterno. L'ultima cosa che desidero ora è ricadere nei suoi occhi.
"Che amore!! C'è qualche tuo amico libero per me?" mi chiede Tay. Annuisco mentre comincio a ridere.
Dopo circa un'ora usciamo dal centro commerciale. Sono le 9 di sera.

Mattia si propone di accompagnarmi a casa visto che non abitiamo molto distanti. Saluto le ragazze appena conosciute e Riley mi lascia il suo snap. Devo ammettere che tra tutte lei è la più simpatica e solare.
Ansley, la più scorbutica, saluta Mattia con un bacio vorace. Presi dal momento i due si allontanano poco distanti da noi.
Quella ragazza è stata così stupida da cedere al suo gioco, al gioco di Mattia.
Assumo uno sguardo amareggiato alla scena. Non sono gelosa, non ho né bisogno né motivo.
Mi dispiace molto per Cynthia, nonostante non abbia un buon rapporto con lei provo dispiacere per come la tradisse con tanta nonchalant, davanti a tutti.
Probabilmente per lui è tutto nella norma e non ci trova nulla di sbagliato.

Dopo aver salutato anche le ragazze e i ragazzi mi incammino con Mattia verso la sua auto.
"Chi sono quelle ragazze?" chiedo riferendomi alle tre tipe.
"Amiche di Cynthia." ribadisce. Quasi soffoco con la mia stessa saliva.
"Ma se tu e la biondina vi siete baciati? Lei è un'amica della tua ragazza?! Che belle amiche che ha!" affermo stizzita.
"Non dirmi che ti da fastidio"-ridacchia riferendosi alle mie parole-"so che volevi esserci tu al suo posto" mi dice con voce profonda. Sbuffo rumorosamente mentre roteo gli occhi.

"Oggi sei irresistibile" mi sussurra.
Lo guardo negli occhi, ancora una volta.
Fisso i miei occhi nei suoi, percepisco in lui sfacciataggine e un velo di mistero, offuscando il suo vero essere.

Ad interrompere la situazione di stallo creatasi è una notifica dal mio cellulare. Apro il bagagliaio e sistemo le mille buste degli acquisti e mi accomodo accanto a lui.

Dopo una ventina di minuti si ferma davanti alla mia abitazione.
"Quindi domani ci sarai? Abbiamo invitato anche tuo fratello ma quel deficiente andrà con quel tuo amico fuori città " mi chiede.
"Va bene. A che ora?" chiedo al moro.
"Verso le 9 di sera. Ti passo a prendere io." mi dice ed io annuisco. Ci guardiamo negli occhi un'ultima volta.
"Buonanotte" Dico avvicinandomi a lui. Gli schiocco un bacio sulla guancia, molto vicino al bordo delle sue labbra. In realtà non era voluto, solo dopo essermi allontanata noto la vicinanza con esse. Lo sento irrigidirsi al mio tocco.

Scendo dall'auto e mi dirigo verso il portone principale.
Dopo aver chiuso la porta sento la sua auto ripartire. Appoggio la mia schiena alla porta d'ingresso e lascio scivolare il mio dorso sulla superficie legnosa,per poi accovacciarmi sul pavimento.

𝐃𝐨𝐯𝐞 𝐭𝐮 𝐬𝐚𝐫𝐚𝐢, 𝐥ì 𝐬𝐚𝐫ò 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐨!// Mattia Polibio🌙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora