Ritorno - Sarufey

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Erano ormai anni che non vedeva più i suoi vecchi compagni di battaglia. Aveva deciso di isolarsi per non rischiare di condizionarli nuovamente. Erano state le sue idee a scatenare quella rivoluzione, idee un po' troppo radicali. Se sarebbe sparito per un po', così, forse, i suoi compagni avrebbero potuto trovare la pace che meritavano. Ogni tanto tornava in città per controllare se qualcosa fosse cambiato, se i suoi vecchi amici erano trattati come comuni esseri umani o ancora come dei mostri. I loro poteri erano stati eliminati con il vaccino, almeno così sembrava. Ogni tanto gli mancavano, gli sarebbero serviti in alcuni casi, forse anche più di alcuni.

La più grande paura che aveva era che qualcuno lo portasse davanti al consiglio dell'El Dorado. Per quanto avesse accettato di diventare un comune umano, non aveva alcuna intenzione di inchinarsi davanti al loro volere. Li detestava ancora. Questo sentimento nasceva dal senso di abbandono che lui o chiunque sviluppava dei poteri si trovava ad affrontare. Non aveva smesso di odiarli perché non aveva visto cambiamenti su questo lato. Non li aveva visti tentare di aiutare chiunque si trovasse nella loro stessa situazione, non ci stavano nemmeno provando. Sapeva che era impossibile riuscire a controllare qualsiasi bambino o famiglia. Riconosceva che anche la popolazione non tentava di toccare questo argomento, come se fosse rimasta scottata dalla vicenda. Non poteva che dargli ragione, aveva causato non pochi problemi agli abitanti della città, ma rimanere nel silenzio non avrebbe eliminato il problema dell'evoluzione. Sarebbe continuata, magari avrebbe portato a nuovi conflitti, probabilmente più cruenti di quelli che aveva causato lui.

Ci aveva pensato per parecchio tempo prima di aprire un account su quell'app e documentare tutto quello che accadeva. Ovviamente le parole che usava per spiegare erano filtrate, semplici, di facile comprensione. Aveva cominciato a insegnare il gioco del calcio a chiunque si sentisse abbandonato. All'inizio prendeva in 'squadra' soltanto chi stava cominciando a manifestare dei poteri, poi si era fregato della distinzione e aveva accettato chiunque. Fotografava ogni progresso, ogni giocatore e cambiamento senza mai comparire in uno scatto. Voleva restare anonimo. Aveva ripreso il suo nome completo, niente soprannomi, ma alcuni ragazzi lo avevano riconosciuto. Credeva di passare dei guai, ma così non era accaduto. Il massimo che facevano era insultarlo o tirargli qualche pallonata che, senza alcuna fatica, utilizzava come se fosse stato un passaggio.

Quando notava che la situazione per un ragazzo diventava ingestibile, sempre per via di quell'evoluzione, li mandava all'El Dorado con una frase ben precisa. Dovevano semplicemente riferire che venivano dalla Feida. Una volta che avevano riferito questo messaggio doveva andarsene in poco tempo se non voleva trovarsi in mezzo a quei vecchiacci.

Andava tutto bene, almeno fin quando non aveva trovato un bambino di otto anni. Era solo, piangeva e attorno a lui c'erano un sacco di macerie. Aveva distrutto una casa contro la sua volontà, probabilmente aveva ucciso qualcuno senza volerlo. Gli si era avvicinato, si era presentato e aveva cominciato a vivere con lui. Non era mai tornato su quell'argomento, era sempre stato discreto a parlargli di poteri. Più passava il tempo con lui, più lo conosceva, più si trovò a desiderare di tornare dalla sua famiglia. Gli mancavano, ma non poteva tornare da loro, almeno non fin quando non aveva portato quel ragazzino da quei vecchi. Quello che non aveva calcolato era che doveva essere lui a portarlo da loro. Non aveva notato quanto quel potere fosse distruttivo, autodistruttivo.

« Lasciatemi razza di citrulli » aveva urlato alle guardie una volta lasciato l'ormai ragazzino nelle mani dell'organizzazione. Non aveva alcuna intenzione di attentare alla vita di nessuno, non avrebbe più lottato in quel modo. Avrebbe messo un filtro alla sua modalità di combattimento.

« Saru » la voce di Fey bloccò ogni suo tentativo di ribellione. Si voltò a guardare il ragazzo dai capelli a coniglio. Si sorprese nel vedere anche Meia e Gillis, come facevano a sapere che fosse in quel luogo?

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