Capitolo 2

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La mattina dopo andammo a lezione di calcio.
Ora: se pensate che il calcio sia solo per maschi vi sbagliate un sacco.
Nella nostra scuola sia ragazze che ragazzi giocavano a calcio, quindi anche io e Chloe.
Chloe e Ivy si guardavano con così tanto disprezzo che anche la professoressa Yulia rimase sorpresa.
Poi si sistemó il fischietto al collo e disse: "Buongiorno a tutti ragazzi! Oggi i capitani delle squadre saranno...Ivy Drien e Alessia Cracklen".
Ivy mi guardó male, ma molto, molto male. Immaginatevi di vedere lo schifo in persona. Ecco: Ivy mi guardava come se io lo fossi.
Nella mia squadra c'eravamo io, Chloe, la mia amica Myriam, il secchione Jared, e altri 5 che non conoscevo.
Nella squadra di Ivy c'erano lei, sua sorella Bessie, la sua migliore amica Claudia e 6 ragazzi alti e forti, che farebbero paura anche a Ivy stessa.
"Al mio tre iniziamo!" gridó la professoressa Yulia.
"Uno...due...TRE!" e la partita cominció.
Ivy prese la palla e la calció, la palla venne intercettata da Chloe che la passó a Myriam, ma lei non la prese e la palla venne presa da Bessie.
Tra il casino circostante, l'unica che non perdeva il controllo era Chloe: voleva a tutti i costi battere Ivy.
Jared lanció la palla così lontano che superó tre ragazzi della squadra avversaria, mentre Claudia cercava di bloccare Myriam.
Ma poi accadde qualcosa di inaspettato: Chloe fece lo sgambetto a Ivy, ma lei lo schivó, così Chloe perse l'equilibrio e cadde addosso a Bessie.
Ora vi chiederete che cosa ci sta di inaspettato...beh, quel processo avvenì così velocemente che nessuno capì neanche che fosse successo.
Ad ogni modo, Bessie si era slogata una caviglia.
Yulia corse subito da lei a darle una mano, mentre Chloe continuava a scusarsi.
"Appena ci vediamo a pranzo te la faccio pagare..." sussurrò Ivy all'orecchio di Chloe, e quest'ultima rabbrividì.
"Avanti Chloe, andiamo..."ma prima che concludessi la frase, Chloe iniziò a correre verso Ivy con una rabbia incontrollabile, mentre la professoressa cercava di riprenderla.
Ivy si giró, ma nemmeno il tempo di difendersi che Chloe le prese la maglia e la tirò con forza verso il muro.
Dopo un po' di battibecchi riuscimmo a far calmare Chloe, ma la professoressa Yulia non poteva far finta di nulla. Diede a Chloè una punizione proprio all'orario di pranzo, e mentre Ivy se ne andava ridendo la rabbia di Chloe aumentava.
Dopo aver passato due ore a fare matematica e un ora italiano, Chloe doveva scontare la sua punizione mentre io e gli altri andavamo in mensa.
Ma non potevo mica lasciare Chloe nelle grinfie di Yulia? Forse non lo sapete ma quando vuole la maestra Yulia può essere PERFIDA.
Una volta ha convocato un ragazzo nel suo ufficio ed è uscito con la maglia completamente bucata e i pantaloni strappati.
Allora ebbi un idea...
"Chloe, non andare alla punizione" le dissi.
"Cosa? Ma non posso non andare mi espelleranno!" mi rispose lei.
"Fai come dico io"
"E dove andiamo?"
"A incontrare Ivy in mensa".
Non ero mai stata così decisa a scoprire cosa voleva Ivy. Dovevo scoprire se il mio incubo si sarebbe realizzato.
Corremmo alla velocità della luce verso la mensa, dove Ivy stava rubando la merenda a delle ragazzine più piccole.
"Vedo che te la prendi con le più piccole perché non hai la staffa, vero!?" le gridai io.
Ivy si chinò.
All'improvviso, con grande sorpresa di tutti, Ivy si mise a piangere.
Cioè...Ivy che si mette a piangere? Mi sembrava troppo strano.
E poi...successe il delirio.
Ivy iniziò a crescere di uno...due...cinque metri. Le spuntarono delle ali enormi e la pelle iniziò a diventare viola.
Gli occhi le divennero gialli, e si abbattè verso Chloe.
Per fortuna la ragazza era sveglia, e si buttò verso destra.
Io mi slanciai verso sinistra, e la Lienna cadde a faccia a terra. Pensavamo che fossimo riusciti a metterla K.O, ma Ivy si rialzò.
Volò verso l'alto come a prendere la rincorsa, e poi si buttò in picchiata gridando:"PER CHERYL, SPIRITO DELLA RIVALITÀ!".
Era vero...era tutto vero.
Chloe si fermò. Prese fiato, e con calma si sedette.
Non capivo se era impazzita oppure semplicemente pazza, ma prima che potessi pensarci, Chloe si alzò in aria.
Un sottile venticello iniziò a girarle intorno, portandola sopra Ivy.
Lì accadde la seconda cosa incredibile.
Chloe iniziò a battere le mani molto velocemente, e mentre lo faceva dei fulmini iniziavano a rimbombare sempre più forti nel cielo pomeridiano.
In meno di un minuto Ivy venne travolta da tre fulmini enormi che piombarono dal nulla.
Dopo la scarica di fulmini, Ivy non c'era più.
Bessie e Claudia corsero via impaurite.
Tutti i ragazzi nella mensa iniziarono a gridare e chiamare i professori.
Nemmeno il tempo di realizzare la cosa che Chloe mi trascinò fuori da scuola.

Alessia Cracklen e gli Spiriti di Loover Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora