Capitolo Quarto

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Ginevra entrò nella sua camera, dove poco prima era entrata Hermione, e la vide lì sul letto, a pancia sotto, singhiozzando con la testa dentro il cuscino.

La rossa non disse niente, si limitò a sedersi ai piedi del letto di Hermione. Quest'ultima, sentendola, si sedette di scatto e con gli occhi ancora gonfi decise di rompere il silenzio: -Quando mi baciò nella camera dei segreti credevo davvero di amarlo! -Ginny fece un cenno per farla continuare-Ma dopo che la battaglia ei funerali finirono cominciai a sentirmi in modo diverso, ogni bacio, ogni tenuta di mano, ogni cosa non mi sembrava giusta, non mi sentivo bene a farle, pensa a come mi sentii quando Ron provò a venire a letto con me.-a quest 'ultima affermazione accennò un sorriso-Però non capivo perché, pensavo che con il tempo sarebbe migliorato.Non gli dissi niente perché non volevo ferirlo.-Ginny la interruppe: -Pensavi di finirci all'altare o avevi intenzione di lasciarlo prima o poi?! -Hermione abbassò lo sguardo,effettivamente non aveva pensato che probabilmente Ron un giorno le avrebbe chiesto la mano. In realtà sperava che sarebbe stato lui a lasciarla.L'amica continuò: -E se un giorno fosse arrivato un ragazzo che ti sarebbe piaciuto? ! -la mora sussurrò un "dubito" a cui l'altra non diede peso. Infine la Weasley le diede tregua e l'abbracciò dicendole che avrebbe dovuto lasciare suo fratello prima che accadesse tutto ciò.Poi andarono a dormire, sapevano che il giorno dopo, l'ultimo prima del ritorno ad Hogwarts (poiché dovevano ripetere l'ultimo anno), sarebbe stato pesante.


L'ultimo sole d'Agosto illuminò la tana, dormivano ancora tutti, tranne Ron stranamente.Il ragazzo quella notte aveva dormito poco, quasi niente, per via della sera prima.Il rosso si diresse in cucina e, passando accanto il tavolo notò il libro di Hermione.Decise di leggere la trama, giusto per capire perché la ragazza non lo sopportava.Non capì, il libro parlava di un semplice ragazzo che riusciva a conquistare tutte le ragazze della sua scuola ma l'unica che voleva non lo considerava, allora decise di lasciar perdere e di continuare la sua colazione.

La Granger si svegliò e scese al piano terra ancora assonnata.Appena vide che c'era anche Ron si bloccò, non sapeva che fare, non sapeva che dire. Hermione riuscì a riferire un "buon giorno" al rosso, che ricambiò, poi andò a prepararsi la colazione.

I due non si rivolsero la parola fino a dopo il pranzo, poiché Harry entrò in argomento. Erano tutti e quattro in giardino, seduti sotto un albero, quando lui decise di scusarsi con Hermione per ciò che era successo la sera prima, lei gli fece un cenno per dirgli che non si doveva preoccupare.Allora Ron decise di prendere l'occasione al volo per fare la fatidica domanda: -È vero? Ciò che ha detto Harry, ieri sera, è vero? -Ci fu un momento di silenzio e nel mentre Ginny trascinò via Harry, per lasciare gli altri due soli .Ron ebbe la sua conferma, che sperava non fosse questa.Le lacrime cominciarono a rigargli il viso e il suo sguardo si rattristò, ma non si scompose, aveva bisogno di altre risposte: -Perché non me lo hai detto prima? -Hermione ci mise un po 'a rispondere,ma poi decise che la risposta migliore sarebbe stata la pura e semplice verità:-Non volevo ferirti,non volevo che pensassi che ti avessi preso in giro,soprattutto perché non ho mai pensato di farlo.-Ron si alzò,accennando un "capito" e se ne andò dentro casa,poi nella sua camera.

Dall'altra parte Ginny decise di parlare con Harry: -Cosa ti è saltato in mente ieri ?! Chi ti ha dato il diritto di uscirtene così?! Ti pare normale?! - si interruppe aspettando una qualsiasi risposta dal ragazzo che non tardò ad arrivare: -Non lo so, va bene?! Non volevo dirlo, mi è solo uscito.-la rossa lo guardò male-Ottima scusa Harry maicorvonero James Potter! Sappi che sei un deficiente.-la ragazza si voltò ed andò verso Hermione, che nel frattempo stava piangendo.Poi senti Harry gridare: -IN CHE SENSO MAI CORVONERO? CHI È CHE MI CHIAMA COSÌ?! - la ragazza rise, senza rispondere.

Ginny riuscì a far riprendere l'amica ed Harry fece lo stesso con l'altro.La giornata proseguì tranquillamente, tranne per il fatto che Hermione e Ron non si parlavano, ma sapevano tutti che sarebbe stata solo questione di tempo.La giornata finì e tutti andarono a dormire con il pensiero rivolto principalmente al giorno dopo: il primo settembre,il ritorno ad Hogwarts.

SPAZIO AUTRICE

Lo so, sono stata via più di quanto avevo previsto.Ma nonostante tutto non ho ancora abbandonato * si congratula con se stessa *

Sinceramente non sto capendo se vi sta piacendo, ma suppongo che se la state continuando a leggere allora vi piaccia.

Quattro capitoli per raccontare di una sola giornata, yee.Forse dovrei essere meno dispersiva, ma chi se ne frega!

Questo capitolo mi è venuto così lungo perché sennò dovevo interromperlo alla fine del 30 agosto e mi sembrava troppo corto.

Spero che il rientro a scuola stia andando bene, io comincio domani (in realtà oggi ormai (sono le 3)) da casa e il 15 in presenza.

In un anno può cambiare tutto-PansmioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora