Capitolo Secondo

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La giornata di quel 30 agosto procedette bene a dir la verità.Fin troppo bene, era come se tutti avessero superato tutto, come se ciò che era successo non fosse nulla per cui disperarsi. Hermione,a differenza degli altri componenti della casa, quel giorno lo percepiva come uno dei tanti insignificanti e cupi giorni dopo le perdite causate dalla guerra;infatti non riusciva a capire cosa fosse cambiato così repentinamente dalla sera prima.

Nonostante la sua confusione, nell'osservare la spensieratezza che c'era quel giorno in casa, decise di non chiederne il motivo, per non rischiare di rovinare l'unico giorno apparentemente gioioso della tana.

Si erano fatte le 17.30 e tutti avevano deciso di andarsi a riposare nelle rispettive stanze, ma la riccia decise di rimanere al piano terra, visto che Ginny si era addormentata in camera,quindi avrebbe rischiato di svegliarla,con le sue critiche a voce alta rivolte al libro che stava leggendo.

-Come si può pensare che una donna reagirebbe così ad una critica?! - inveì la mora contro il libro; ormai lo leggeva solamente per capire fino a che punto potesse arrivare l'autore con il suo maschilismo, e anche perché aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno, e quel libro le dava un ottimo motivo per farlo. -Contro chi stai urlando? - chiese una voce divertita proveniente dalla cucina, era Harry; si era talmente concentrata sulla sua critica che non l'aveva neanche notato.Dopo essere arrossita per un secondo, Hermione gli spiegò il problema di principio che persisteva nel libro; il corvino, dopo averci riflettuto sopra le diede ragione.

Dopo un paio di secondi di silenzio tra i due il ragazzo cominciò a parlare: - 'mione, ti volevo parlare di una cosa, e visto che ora stanno dormendo tutti mi sembrava un buon momento.-

Hermione per un attimo si spaventò, chissà in quale scompiglio era riuscito a infilarsi.Lo guardò confusa e al contempo preoccupata; Harry, vedendo quell'espressione riprese immediatamente a parlare, in modo che la ragazza non si facesse troppe paranoie su cose mai accadute.

Le disse tutto quello che le voleva dire ed Hermione scoprì di non essere l'unica ad essersi accorta dello strano clima che circolava quel giorno.-Probabilmente sarà il sonno a farmelo pensare-le disse lui; -A che ora ti sei svegliato? - gli chiese la riccia, Harry le rispose che erano all'incirca le sette del mattino.Allora forse era veramente il sonno, visto che entrambi avevano dormito più o meno le stesse ore.

La conversazione si interruppe così,sfortunatamente per Harry:lui voleva parlare di altro con la sua migliore amica,di qualcosa molto importante,ma se prima aveva trovato il coraggio per farlo,ora lo aveva perso;si disse che avrebbe provato a dire a Hermione che lui e Ginny si erano lasciati di comune accordo un'altro giorno,o più semplicemente avrebbe lasciato che gliene parlasse la rossa.

SPAZIO AUTRICE

Secondo capitolo! 

Incredibile,non ho ancora disertato! 

So che questo capitolo è più corto ma ho intenzione di farli tutti di questa lunghezza circa.

Anyway,vale la stessa cosa del capitolo precedente,cioè che le critiche sono ben accette.

Se devo essere sincera questo capitolo mi soddisfa di meno dell'altro(intendo per il modo in cui l'ho scritto),l'altro l'ho scritto decisamente meglio,ma dubito di riuscire riscrivere un capitolo come quello.


In un anno può cambiare tutto-PansmioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora