James, un bambino di 11 anni dal ciuffo ribelle, stava correndo per la Stazione di Londra dall'eccitazione, seguito a ruota dai suoi genitori, che cercavano di farlo calmare. Per lui questo sarebbe stato un anno molto importante, visto che avrebbe iniziato il suo percorso.
Arrivati tutti e tre tra il binario 9 e 10 presero una bella rincorsa e.....-Wow- esclamò James. Davanti a loro si diramò l'immagine di una locomotiva immersa nel vapore affiancata da un sacco di bambini e ragazzi urlanti. "Sto veramente per andare ad Hogwarts!" pensò James. Si avvicinò alla locomotiva e salutò i suoi genitori.
Quasi tutti gli scompartimenti erano pieni. Finché ad un certo punto non trovò un posto vuoto vicino ad un gruppo di ragazzi molto chiassosi. Tra questi lui intravise un ragazzetto riccioluto, che stava cercando di far scoppiare una rana persa da qualche nuovo compagno. -Se vuoi ti aiuto a tenerla ferma- disse James appena entrato. -Beh, se non hai paura di farti saltare in aria le dita vieni pure- rispose questi. James non se lo fece ripetere due volte e andò lì ad aiutarlo. L'impresa fu alquanto difficile, ma alla fine ci riuscirono, anche se imbrattarono tutto lo scompartimento e furono costretti a cambiarlo.
Andarono insieme alla ricerca di un nuovo posto dove stare. -Comunque piacere, James-. -Sirius. Oh guarda, uno scompartimento- ed entrarono. All'interno c'erano soltanto un ragazzo e una ragazza che parlavano, anche un po' alterati. -Forse lei ha ragione, sono un mostro- disse lei. -Ma lo vuoi capire che te non sei la persona anormale là in mezzo?!- rispose il suo amico. James e Sirius si sedettero nei posti vicini e iniziarono a parlare tra loro, finché James non sentì tirare fuori il discorso delle casate dal ragazzo dai capelli neri accanto a lui. -Serpeverde? Seriamente? Io andrò in Grifondoro, dimora dei coraggiosi di cuore-. -Beh, tutta la mia famiglia è stata smistata in Serpeverde- rispose Sirius, vergognandosi. -E pensare che ti credevo uno a posto- rispose ironico James. -Pff, Grifondoro. Beh se preferisci avere più muscoli che cervello- disse il ragazzo accanto a lui. James scattò in piedi, affiancato, quasi istintivamente, da Sirius. -Qualacosa da ridire "Capelli Unti"?-. -Dai Severus, andiamo- gli consigliò la ragazza dai capelli rossi e si affrettarono ad uscire. -Ciao Mocciosus- dissero in coro mentre se la ridacchiavano.
Dopo essersi messi le divise il treno si fermò e i ragazzi scesero. Ormai era quasi ora di cena ed entrambi avevano un gran fame. Dietro di loro, ad un certo punto, sentirono avvicinarsi un figura minacciosa. Si girarono di botto dalla paura e si trovarono davanti a loro un essere grandissimo, alto almeno due volte un uomo e largo tre. -Quelli del primo anno con me- disse Hagrid. Entrambi, incuriositi, lo seguirono e si avvicinarono ad un lago, dove erano poggiate delle imbarcazioni e salirono loro due insieme ad un altro giovine, che sembrava abbastanza timido. -Ehi, piacere di conoscerti straniero, io sono James e lui è Sirius-. -Ehi, ehm, ciao. sono Remus, Remus Lupin-. -Non pensi sia spettacolare qui? La cosa più bella che io abbia mai visto...Ma aspetta, che cos'è quella cosa in faccia?- chiese Sirius. -Oh cosa? Oh ehm niente, storia lunga- rispose Remus diventando scarlatto. -Beh anche io ho una cicatrice sai? Proprio sul sedere- disse James, capendo l'imbarazzo del ragazzino e provocando la risata di tutti.
Arrivati vennero portati in una grande sala, dopo c'erano due accessi laterali per delle scale e un grande portone davanti a loro. Di colpo il portone si aprì e davanti gli si parò un maga assai rigida, con i capelli legati sotto un cappello a punta. -Seguite- disse la Professoressa McGranitt. I ragazzi entrarono in una sala immensa, composta da quattro tavoli su cui erano seduti molti alunni. arrivarono fino al tavolo dei professori e si fermarono. - Adesso quando dirò il vostro nome, verrete qui e vi poggerò il cappello sulla testa-.
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L'inizio della fine-I Malandrini
ФанфикLe gioie, le paure, le ansie e i primi amori dei malandrini dagli albori fino alla loro morte.