LA PORTA SEGRETA

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Appena finirono la cena, andarono verso i dormitori. Mentre aspettavano che tutti andassero a dormire, ripassarono il piano. Sarebbero usciti senza farsi vedere fino al passaggio, poi lo avrebbero attraversato. Un piano semplice e coinciso. Se fossero stati beccati, però, sarebbero stati cavoli amari, ma non si preoccupavano di questo per il momento. Quando non sentirono più nessuno in sala comune, decisero di scendere, ma James li fermò. Tirò fuori un mantello, ma non uno normale, quello dell'invisibilità. -Non ci posso credere- disse Sirius. Erano tutti meravigliati e molto più carichi per questa uscita notturna.

Entrarono pelo pelo sotto il mantello e uscirono. Non trovarono nessun ostacolo, tranne Pix che stava architettando un prossimo scherzo. Arrivarono all'entrata del passaggio segreto e fecero la stessa identica cosa della mattina prima, ma niente. La porta non si apriva. Ci riprovarono più e più volte, ma non funzionava nulla. Finché a Remus non venne il colpo di genio: - Dobbiamo accarezzare il muro!- disse. -Si certo, poi magari lo baciamo anche- rispose Sirius. -No stupido, fidatevi di me, vedrete che poi si apre- ribatté. Fecero questa operazione di "accarezzamento" e funzionò. Il passaggio si aprì, mostrando un piccolo vicolo stretto. Presi dall'eccitazione entrarono. -C'è odore di formaggio qui- disse Peter. -Non è che qui c'è odore di formaggio, sei te che hai questo "profumo"- rispose Sirius. -Ah- disse Peter imbarazzato. -State zitti voi due- intimò James. Lui, che era capo fila, scorse un condotto che emanava luce. Si affacciò e vide la sala professori in tutto il suo splendore. -Ma questa è...- incominciò Peter, ma si interruppe quando vide delle figure sedute. C'erano alcuni professori riuniti a parlare e a bere qualche bicchiere di vino incendiario accompagnati da stuzzichini, tra cui salame e formaggio. -Vedi che ci stava e non ero io?!- disse a Sirius. -Ma stai zitto che anche tu dovresti fare una bella doccetta, quindi meglio che non parl...-. -Chi è là?-. Silenzio assoluto. Erano stati scoperti. Non ci pensarono due volte e iniziarono a correre. Arrivarono all'entrata e chiusero la porta. Tornarono nel dormitorio con il fiatone. James prese un pezzo di carta e segnò il posto dove era collocato il passaggio e disse: -Questo è uno de tanti passaggi che scopriremo-. Detto questo andarono a dormire, anche se erano presi dall'adrenalina.

I giorni passavano e il legame tra i quattro diventava sempre più stretto, tra altre uscite notturne, prime cotte e punizioni. Uscirono minimo una volta a settimana senza trovare nessun'altro passaggio, ma in compenso ormai conoscevano gran parte del castello. Inoltre James si era preso una bella cotta per una ragazza Grifondoro del loro anno. Era la stessa ragazza che stava insieme al suo amico dai capelli unti, Severus Piton, soprannominato da loro "Mocciosus". La fanciulla in questione si chiamava Lily Evans, ma non se lo filava proprio James, anzi lo disprezzava. Questo rifiuto da parte di LiLy, James lo riversava sul Piton, dandogli fastidio insieme al suo, ormai, fidato Sirius. Questo provocò una miriade di ore in punizione per i due, a cui però non interessava granché. 8

Le settimane passavano ed era giunta la stagione del quidditch. James era uno sfegatato di questo sport, ma, sfortunatamente, non poteva giocare per la sua casata visto che era del primo anno, ma non se ne preoccupò al momento, ci avrebbe provato l'anno prossimo. Voleva proprio vedere la prima partita "Grifondoro-Tassorosso" che decise di fare il bravo, per evitare altre punizioni. Alla fine della settimana ci sarebbe stata la partita e smise di dare fastidio perfino a Severus Piton. Era arrivato il venerdì, l'ultimo girono di lezione settimanale ed era quasi riuscito nel suo intendo. Finché Piton non gli venne per sbaglio incontro e non gli fece cascare i libri per terra. - Raccoglimeli, ora.- disse James, senza ammettere repliche. -No, fallo da solo- rispose Piton. -Sono già alterato di mio, non farmi agire in modo sbagliato eh-. -Se non sai gestire la tua rabbia senti uno specialista, non prendertela con me-. James non resistette più e gli diede una spinta facendolo cascare e sbattere la testa. In quel momento passava proprio la professoressa Mcgranitt che lo mise subito in punizione per tutto il weekend. James era super incavolato, era pronto a farla pagare a Piton.

La mattina dopo andò nell'ufficio della Mcgranitt per scontare la sua punizione, mentre al campo si svolgeva la partita. Quando ebbe finito raggiunse i suoi amici che avevano appena finito e stavano tornando ai dormitori. -La partita più bella di tutte-. -Si avresti dovuto vederla-. James era pronto per la sua vendetta, questa se la meritava.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 18, 2020 ⏰

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