ten - worlds away -

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Mi mise un braccio attorno alle spalle e lo aiutai a camminare fino alla mia macchina. Ero stanca morta, volevo riposarmi.

Gli aprii lo sportello e gli diedi una mano a sedersi. Buttò la testa all'indietro, lamentandosi per il mal di testa che martellava sulle sue tempie a causa del troppo alcool ingerito.

Mi misi al volante e prima di accendere il motore, mi voltai verso di lui. « Va tutto bene? » gli domandai. Una domanda inutile da fare ad un ragazzo in quelle condizioni pietose.

« No, andiamo a casa... » sussurrò fievolmente, portando i piedi sul cruscotto, stendendosi. Non poteva fare ciò che voleva, era comunque la mia macchina, non la sua.

« Se non togli immediatamente i piedi dal cruscotto ti lascio qui. » ordinai, severa. Doveva ascoltarmi, anche se non l'avrei mai lasciato a piedi.

Sorrise sbilenco, posando una mano sulla mia coscia destra. « Sei venuta fin qui solo per me... » mi rifacciò, fiero di se stesso.

Roteai gli occhi, tentando di riportare i suoi piedi al loro posto, ma risultarono troppo pesanti. Mi arresi e partii, senza dire una parola.

« Parlami, avevo bisogno di vederti. » iniziò, collocando una mano sulla mia guancia, carezzandola. Se gli avessi dato corda, mi avrebbe sicuramente baciata.

« Sono fidanzata Peep, smettila di provarci. » indurii la mascella, senza sottrarmi al suo tocco. Non volevo toccarlo, era come se avessi paura.

Ma paura di cosa? Paura di rifiutarlo o di cedere?

Il suo pollice mi accarezzava lentamente ed il suo sguardo pesava come un masso, su di me. Non riuscivo a guidare tranquilla, dovevo concentrarmi a tutti i costi.

« Se ti fosse interessato di X non saresti venuta a prendere uno sconosciuto che è fatto e ubriaco perso. » spiegò, passandosi una mano tra i capelli e portandoli all'indietro. Sbuffai, non volevo sentire niente di tutto quello che stava blaterando.

« Non ti rispondo, tanto sei solo un coglione ubriaco. » tagliai corto, liberandomi della sua mano. Mi aveva stancata ed era l'ultima volta che lo assecondavo.

Aveva creato solo problemi da quando era arrivato e non si capacitava del fatto che non lo volevo affatto, anzi, continuava a provarci spudoratamente. Non avevo idea di cosa fare, così gli chiesi la via di casa.

« Non voglio andare a casa, voglio rimanere con te. » ribatté, prima di aprire improvvisamente lo sportello. Frenai immediatamente, vedendolo curvarsi e vomitare al centro strada.

Scesi dalla macchina e lo raggiunsi, tenendogli i capelli mentre rigettava. Gli carezzavo la schiena, provando a confortarlo.

« Dio mio, ma come ti sei ridotto... » mormorai, scandalizzata dalla scena. Doveva proprio vomitare lì con me?

Infilai una mano nella tasca e recuperai i fazzoletti. Gli pulii le labbra delicatamente e si risedette compostamente, in silenzio.

Tornai al mio posto chiudendogli la portella senza sbatterla, in modo da non farlo sbandare. « Puoi dirmi dov'è casa tua così ti accompagno e ti stendi? » domandai, non sapendo dove andare.

Aveva gli occhi chiusi e le mani situate sull'addome, sembrava un angelo. « Fermati qui, ho bisogno di un secondo, cazzo. » protestò e lo ascoltai, in caso dovesse nuovamente liberarsi.

Passò qualche minuto in completa quiete, con il solo rumore delle auto che passavano. Mi misi comoda, rilassando i muscoli e lasciandomi andare a quel senso di pace.

Misi da parte i problemi per quei preziosi minuti e mi rilassai, chiudendo anch'io gli occhi. La voce di Gustav però, mi risvegliò dalla trance.

« She sees the things that you don't see,
She breathes the air that you don't breathe,
She bleeds the blood that you don't bleed,
She looks at me like she loves me,
She sees the things that you don't see,
She breathes the air that you don't breathe,
She bleeds the blood that you don't bleed,
She looks at me like she loves me... » canticchiò, giocherellando con una ciocca dei miei capelli.

Non ci pensai neanche ad aprire gli occhi e caddi in un sonno profondo, cullata dalle sue dita e dalla sua melodica voce.

Non m'importava del mondo, ero stanca di tutti i pensieri. Poteva non importarmi per qualche ora del resto?

benz truck - Lil Peep - Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora