3 persona|| Pov's Paris.
I ragazzi erano in treno e Paris sembrava notevolmente nervosa.
Se prima era decisa al fatto di chiarire con Justin, ora se si fosse trovata sopra al treno, invece che all'interno, si sarebbe buttata senza pensarci.
Pur di non arrivare.Si ritrovò a giocare con una sua ciocca di capelli bionda, e pensò davvero che avrebbe dovuto tingerli.
Il biondo era un colore troppo comune. Troppo comune per lei. Voleva essere diversa."A cosa pensi?" Le chiese Ashton.
A nulla, pensò lei. Ma le sembrò troppo scontata per dirlo."Dovrei tingerli." Disse semplicemente, facendo ridere il ragazzo.
"E di che colore?" Disse tornando serio.
"Azzurri." Disse. Sì, avrebbe avuto le palle di togliere quel bellissimo colore che si ritrovava per cambiare.
"Azzurri?" Domandò il ragazzo.
Annuì."Cambio di programma, si va in centro." Annunciò Luke.
La ragazza sussultò. Andare in centro con loro significava stare tutto il giorno fino a sera con loro.
Ma almeno, in centro, c'era il suo parrucchiere fidato, quindi avrebbe potuto tingere i capelli, causando un sicuro attacco di cuore della madre.
Rise al pensiero."Lola." La richiamò la bionda facendola girare.
La mora andò verso di lei.
"Dimmi."
[...]
L'aveva fatto. Aveva tinto i capelli di un azzurro glaciale anche se all'amica non piaceva affatto l'idea.
Ma fu felice comunque perché le stavano bene. Anzi, benissimo.Era convinta che anche se avesse indossato un sacco di spazzatura sarebbe stata bella.
Perché era proprio Paris che era bella. Bella davvero.Ma non quella bellezza come tette finte e niente cervello, no.
Lei era bella perché era tutta naturale e perché era molto intelligente. E anche perché si mostrava sempre per quello che era; ovvero una ragazza stramba è maledettamente bella.
Specialmente quando sorrideva."Ti piacciono?" Domandò.
"Ti stanno benissimo!" Esclamò la mora. "Ma ti preferivo bionda." Disse continuando.
"Potrei anche farli neri." Disse toccandosi i capelli ormai viola per poi scoppiare a ridere insieme all'amica.
"Uh, Luke e gli altri sono pochi passi da noi, muoviamoci." Disse.
"E se invece corriamo?" Disse l'amica con i capelli viola.
"Cosa?" Disse ridendo l'amica.
Una cosa che Lola amava di Paris era proprio quella: l'essere imprevedibile. Non capivi mai cosa stesse pensando o a cosa stava per fare.
Paris era completamente imprevedibile."Andiamo." Disse con sguardo di sfida la ragazza.
"Tre.. Due - disse la ragazza avanzando di un passo - uno!" Disse iniziando a correre.
Ogni tanto si girava per vedere quanto l'amica distava, e vedeva che non era molto lontana da lei.
I suoi capelli viola svolazzavano da ogni parte continuando a ridere come se fosse pazza.
Riconobbe i suoi amici con gli amici di justin e si posizionò dietro Calum come se fosse uno scudo, continuando a ridere.
"Bassa e veloce." Disse l'amica con il fiatone facendola scoppiare a ridere.
Solo ora si era accorta che Justin era rimasta a fissarla.
"Hai tinto i capelli." Le disse justin.
Gli sorrise contenta - "Sì."
"Noi dobbiamo fare una cosa." Disse Luke guardando justin che bloccò la ragazza con i capelli ribelli.
"Andate." Disse justin. "Poi vi raggiungiamo." Continuò.
Gli altri annuirono e andarono via.
"Vieni." Disse il ragazzo prendendola per mano.
Camminarono in silenzio, la ragazza era ancora elettrizzata per il loro scontro di pelle.
"Perché li hai tinti?" Chiese riferendosi ai capelli.
"Non lo so - disse la ragazza - è stata improvvisa come scelta. - ridacchiò - Ci avevo pensato pochi giorni prima, così alla prima occasione l'ho fatto."
Il ragazzo si limitò ad annuire.
Forza e coraggio, pensò Paris.
"Mh, comunque.. Cioè: urgh." Disse la ragazza facendo scoppiare il ragazzo il una risata.
Quanto è bello, pensò.
"Volevo dire... Scusa per averti dato fastidio l'altra sera." Disse imbarazzata.
"Quando?" Finse di non ricordare. Era proprio un bastardo, pensò facendola ridacchiare.
"In discoteca." Disse ancora più imbarazzata.
"Non preoccuparti, solo ringraziami: avrei potuto fotterti in un bagno lì, ma non l'ho fatto." Disse tranquillamente, facendo prima sussultare la ragazza, e poi facendola imbarazzare. Avrebbe potuto dargli uno schiaffo per come aveva pensato di fare con lei.
Ma non lo fece. Le piaceva come il ragazzo pensava certe cose sul suo conto, perché significava che la ragazza gli piaceva, o almeno, fisicamente.
Non sapeva spiegarselo, non sapeva darsi una ragione, o almeno una motivazione.
Ma quando c'era justin, niente aveva logica.
"Non te lo avrei permesso comunque." Mentì la ragazza e allontanandosi leggermente.
Il ragazzo rise maliziosamente e si avvicinò di nuovo a lei.
"Stai giocando? Perché se giochi tu, entro in gioco anche io, bambolina."
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Hey, belleee
Scusate per L'IMMENSA attesa, ma ne vale la pena dai.🗿
Comunque, credo che questo sarà uno dei miei capitoli preferiti.
COMUNQUE SIAMO A 114 VISUALIZZAZIONE.
114 PERSONE HANNO LETTO LA MIA SORIA.
Anyway, sono troppo felice.Ci vediamo alla prossima, fanciulli.
Xx.💁
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You games? I game.
Fanfiction"E ti prego, resta. Resta quando sarò così acida che ti verrà da bestemmiare, o quando sarò nervosa. Anche se sono gelosa di tutte, tu dimmi di non esserlo perché sei solo mio. Dimmelo perché davvero, io ne ho bisogno. Dimmi che staremo sempre i...