Attenzione! Gli eventi narrati e i personaggi di questa storia non corrispondo alla realtà, sono pura finzione. Tutto ciò che viene raccontato non ha nulla a che vedere con i veri BTS! Buona lettura♡
(Vi consiglio di ascoltare Your eyes tell durante la lettura, dato che mi sono ispirata a quella canzone)
«Tesoro sei pronto? È arrivato Yoongi!» urlò la madre di Jungkook dal piano inferiore, non appena sentì il campanello suonare e aspettò qualche secondo, in attesa di una risposta che non tardò ad arrivare.«Sì mamma, scendo subito» disse con fare sbrigativo il tenero ragazzino di sedici anni, avvolto nel suo leggero pigiama bianco.
La donna, nel frattempo, aprì la porta d'ingresso e sorrise al ragazzo che ormai considerava di famiglia.
«Salve signora, mi scuso per il ritardo» Yoongi si inchinò davanti alla signora Jeon e strinse al petto la propria borsa da lavoro nera lucida.
«Ciao caro, entra pure. Non preoccuparti per il ritardo, sono tornata a casa da poco» spiegò la donna, prima di farsi da parte e aprire ulteriormente la porta.
«Con permesso» Yoongi si inchinò di nuovo con educazione, prima di mettere piede all'interno di quella casa accogliente che frequentava da ormai quattro mesi.
«Jungkook sta arrivando. Intanto accomodati» la signora richiuse la porta di casa e indicò il salotto con un braccio, affinché Yoongi potesse appoggiare la borsa sul tavolino davanti al divano e sistemarsi come preferiva.
«La ringrazio» sorrise grato e iniziò a sistemare le proprie cose davanti al pianoforte, fin quando non sentì i passetti veloce di Jungkook dal corridoio.
«Eccomi! Mi stavo cambiando» si palesò il ragazzo, con il respiro affannato per la corsa.
«Vi lascio soli allora, buona lezione» la signora Jeon si congedò e lasciò un po' di privacy ai due ragazzi.
«Grazie» rispose Yoongi, prima che la donna potesse chiudere la porta del salotto.
«Ciao Hyung, come stai?» chiese Jungkook con un grande sorriso sul volto, prima di fare qualche passo all'interno del salotto.
«Bene, ho fatto tardi a causa di un problema alla macchina» sbuffò Yoongi, grattandosi la nuca per la frustrazione.
«Oh ora è tutto risolto?» la faccia del minore tramutò in un'espressione preoccupata, probabilmente perché temeva che il suo amico si fosse fatto male.
«Sì, l'ho lasciata dal meccanico»
«Sei venuto qui in autobus?»
«No, mi ha accompagnato un mio amico che era di strada. Tu come stai? Ti sei esercitato dall'ultima volta?» chiese subito dopo Yoongi, sapendo quanto Jungkook ci tenesse alle lezioni e all'allenamento.