Le porte dei mini van vengono chiuse violentemente, facendo sobbalzare la ragazza bionda al mio fianco. La guardo a mala pena e l'unica cosa che mi salta immediatamente all'occhio è che c'è troppo rosa. Questa ragazza è stata vestita come se fosse una bomboniera. Un'enorme bomboniera rosa con tanto di fiocco legato al fianco.
"L'immagine dell'innocenza, che tu ci creda o no, piace molto di più rispetto a quella provocante..." mi vengono improvvisamente in mente le parole di Zaire.
I motori vengono accessi e finalmente i 4 mini van partono verso la loro destinazione.
Nel veicolo siamo in 4, oltre a me ed al conducente, altre due ragazze: la bionda bomboniera e la corvina seduta di fronte a lei. Se la biondina può essere considerata il ritratto dell'innocenza, la ragazza dai lunghi capelli neri è la definizione di sensualità e bellezza provocante. Stretta in un lungo vestito rosso con uno spacco vertiginoso che parte dal bacino, guarda in maniera affettuosa la ragazza seduta vicino a me che sembra non riuscire a smettere di tremare e temo che possa a mettersi a piangere da un momento all'altro.
Giro la testa nella direzione del finestrino guardando il paesaggio che ci scorre velocemente intorno cercando di memorizzare mentalmente il percorso che stiamo facendo ma so già che, nel caso in cui riuscissi miracolosamente a fuggire, mi affiderei al mio solo istinto e non ripercorrerei mai una strada di cui sono a conoscenza anche le Guardie e i Cacciatori.
"Celeste? Hey Celeste guardami!"
Giro la testa e torno a guardare la corvina che cerca in tutti i modi di attirare l'attenzione della bionda bomboniera, Celeste, che continua a tormentarsi le mani mentre fissa un punto vuoto vicino ai suoi piedi.
La ragazza non sembra darle la che minima attenzione e continua a mormore parole sconnesse tra loro.
"Non ce la posso fare...no, non ce la faccio, non ce la faccio, non ce la faccio..."
La osservo attentamente mentre noto la corvina iniziare ad agitarsi.
"Celeste per favore, guardami. Sono io, Lorena. Per favore Celeste"
Ma Celeste non c'è, non è qui con noi. Lo sguardo perso nel vuoto ne è la dimostrazione.
"Sta avendo un attacco di panico" sussurro io piano, continuando a guardarla attentamente.
Lorena alza di scatto lo sguardo verso di me e con voce velenosa mi risponde:
"No, è solo nervosa, non è niente che io non possa risolvere"
Ma Celeste continua a stritolarsi le dita mentre mormora frasi casuali e vedo le lacrime fare capolino nei suoi occhi, pronte per uscire.
"Sta avendo un attacco di panico proprio ora e se non la calmiamo potrebbe diventare solo peggio" le rispondo io a tono.
"Non ha niente, sta ben.."
Senza darle retta, mi giro verso Celeste, la prendo per le spalle e la giro violentemente verso la mia direzione. Il gesto improvviso la distrae quanto basta dal suo momento di terrore e i suoi occhi finalmente acquistano un minimo di lucidità mentre mi squadra ma percepisco come la sua mente stia ancora vorticando e mi rendo conto che se non agisco subito, potrei di nuovo perderla e lei tornerebbe nel suo vortice di emozioni e di paura.
"Hey Celeste guardami"
Al suo tentativo di abbassare lo sguardo, le afferro il mento costringendola a guardarmi dritta negli occhi.
"Ho detto guardami!" ripeto in maniera autoritaria.
"Mollala subito, così le fai male!" Esclama Lorena cercando di difendere la bionda
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Project Rebellion
FantasíaCassiopea, anno 3014. Il Mercato della gioventù ha un unico compito, quello di catturare qualunque giovane che rientri tra i 12 e i 25 anni e venderlo al miglior offerente. In un mondo in cui la popolazione è nettamente suddivisa in 3 caste, in base...