"Non sempre le cose sono quello che sembrano.
-Aladdin-"
Quella mattina Jasmine si svegliò presto. Era tormentata dall'ansia, per fortuna quel giorno non avrebbe lavorato, in questo modo si sarebbe potuta dedicare a un piano per non farsi scoprire all'interno del castello.
Alle 11 sarebbe arrivata Margot, quindi cominciò a sistemare la casa, mentre zia Agata stava lavorando a maglia. Le rilassava la mente, l'aiutava a non pensare; a volte Jasmine pensava di fare come la zia, trovare un passatempo per evadere dal mondo reale.
Le sarebbe piaciuto trovare un paese delle meraviglie come Alice, pensava che se continuava a crogiolarsi nel passato ci sarebbe finita presto, in manicomio però...
Margot stava preparando Jasmine da diverse ore, mettere quella parrucca era più difficile di quanto pensasse. Avevano deciso di entrare non per prime, non per ultime, ma ben si, nel mezzo della folla che entrava.
Margot aveva uno splendido vestito di tulle rosa con dettagli dorati, i capelli raccolti in uno chignon elegante e raffinato, con dei piccoli boccoli che le scendevano lungo il viso, le donava molto. Infine indossò le scarpe d'oro e un filo di rossetto rosa, perfetto con i suoi capelli neri.
Jasmine invece indossò il vestito che aveva scelto con sua zia il giorno prima.
Le stava alla perfezione, i più strati di tulle nero rendevano il vestito ampio, la facevano sembrare una principessa, mentre la seta rosa antico la rendeva elegante; con la parrucca finalmente messa era una perfetta dama! Aveva ornato i capelli neri con un cerchietto di rose rosa e li aveva lasciati sciolti. Era bella da mora, ma si preferiva con il biondo platino, il suo colore naturale.-Bene fanciulle venite qui, vi scatto qualche foto- zia Agata si alzò dalla poltrona e prese la sua vecchia macchina fotografica. Come da tradizione scattò alle principesse un paio di foto.
Si erano fatte ormai le cinque di sera, il ballo sarebbe iniziato tra un'ora, così Jasmine e Margot iniziarono ad incamminarsi nella foresta.
La casa di Jasmine si trovava quasi all'interno del bosco, suo nonno l'aveva fatta costruire in quel punto apposta per essere più vicino al palazzo reale. Ai tempi dei nonni e di sua madre e sua zia, il castello era accessibile a tutti gli abitanti del paese, le feste non erano riservate ai sangue blu. Re Eugenio sposò la principessa Amanda Cortez, fecero un figlio, che sarebbe diventato ereditario del castello e suo re; ma dopo qualche anno il re Eugenio morì! Il castello andò in eredità alla Regina Cortez, perché il piccolo principe Lorenzo, non aveva ancora compiuto la maggiore età. Così solo quando lui sposerà una principessa e sua madre, la regina Crudele morirà, lui potrà avere in eredità il suo castello.-Ho paura- ammise Jasmine.
-Amica, stai tranquilla ci sono io con te, cerchiamo di stare il più possibile in mezzo alla gente- la rassicurò Margot.
Mentre camminavano nella foresta di Woodland, Margot chiese alla sua amica di raccontargli qualcosa di romantico tra lei e Lorenzo.
Eravamo al Lago di Nebulosa, stavamo giocando nell'acqua, quando mi prese le mani, sé le portò sul suo viso, mi guardò negli occhi, lo guardai di rimando, erano profondi, dello stesso colore degli alberi del bosco. Mi disse "ti amo". Fu il nostro primo ti amo, e fu un momento magico, l'acqua sembrava esser diventata bollente tutto a un tratto, gli alberi più verdi, i fiori più profumati. Fu veramente un momento magico.
Jasmine scoppiò a piangere, per Margot fu una sorpresa; non l'aveva mai vista così debole!
-Ei, cosa succede?-
-Non riuscirei a vedere Lorenzo con un'altra ragazza. L'ho già perso, ma il fatto che possa amare qualcun'altra mi spaventa!- disse Jasmine tra un singhiozzo e l'altro.
-Perchè hai questi dubbi? Il principe non è il tuo vero amore?!- Jasmine sé la guardò, fece un sorriso amareggiato.
Dopo che ricevetti quella lettera dalla regina Crudele, non andai a palazzo, avevo paura di ciò che poteva succedere. Ma dopo qualche mese, decisi di andare; come ragazza delle consegne. Sai la regina ha un fornitore privato, Duke Sweter; fornisce cibo di altissima qualità, prende tutte le commissioni della regina. Beh, mi sono fatta assumere, nella sua azienda, come una delle tante fornitrici del castello.
Così una domenica di Maggio, toccò a me! Varcai la soglia della porta di servizio del palazzo, entrai come una semplice fornitrice; raccolsi i capelli in uno chignon, e li misi all'interno del cappello che indossavo, era un capello rosso con il nome dell'azienda, "Castle Agency", si lo so è un nome banale, lo pensai anch'io.
Nessuno mi aveva riconosciuto, fino a quando non mi chiamò una domestica per andare nel salone principale, dove mi avrebbe ricevuto la regina. Duke mi disse che la regina non riceveva mai di persona i suoi fattorini, se non per commissioni di vita o di morte. Ovviamente il destino gioca sporco a volte, e quella domenica, alla Regina Cortez serviva parlare di persona con il fornitore.
Non ci fu bisogno del mio arrivo al salone principale per creare scompiglio, la domestica mi aveva riconosciuto immediatamente. Strillò in una maniera da rompere i timpani anche a un sordo, scese la regina con suo figlio, il suo bellissimo figlio! Appena lui mi vide, spalancò gli occhi, a me cominciarono a scendere delle lacrime, ma feci di tutto per ricacciarle indietro. Mentre la regina fece una terribile risata macabra.
Mi beffò guardandomi con i suoi terribili occhi neri, come la pece.
-Piccola Jasmine, ancora a sperare che il Principe Lorenzo sia innamorato di te?- e fece di nuovo quella terribile risata. Io non parlavo, lui nemmeno, ci guardavamo negli occhi di rado, un po' spaventati e un po' incerti su cosa dirci.
-Figliolo caro, digli ciò che hai detto a me- Lorenzo non parlò, guardò la madre spaventato. Ma poi, dopo dei lunghi secondi di silenzio, sicuro di sé disse:
-Non sono innamorato di Jasmine, non lo sono e non lo sono mai stato!- per poco non caddi a terra, sentì il cuore frantumarsi, per la prima volta qualcuno riuscì a spezzarlo.
-È la verità?- lo guardai sperando che la risposta fosse no e corresse ad abbracciarmi. Mi guardò con i suoi occhi verdi e mi disse -Sì!-. In quell'istante, tutto aveva perso un senso. Sentii le lacrime prosciugarsi.
La regina mi esiliò dal suo castello, graziandomi solo per quella volta; come se fosse stata una grazia, avrei preferito mi tagliasse la testa. Tornai a casa senza forze di parlare o mangiare, non avevo voglia di fare niente.
-È per questo che ho paura. Ho paura che Lorenzo non mi ami e non lo abbia mai fatto.- Jasmine era triste, "perché il mondo aveva preso di mira proprio lei?" pensò.
-Perché sei così ingenua?-
-Che vuoi dire?- Margot pensò veramente che Jasmine, per quanto fosse coinvolta sentimentalmente ed emotivamente, non riusciva a vedere la realtà delle cose.
-Jasmine ascolta bene, la "Regina Crudele", ha sicuramente costretto il Principe Lorenzo a dirti queste cose. Ne sono certa al 100%, come sono certa del fatto che lei abbia fatto qualcosa a tua madre quella sera!-
-Sono accuse molto gravi-
-Ed è per questo che questa sera in quel castello ti darò tutte le risposte che cerchi!-
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Jasmine Di Woodland
FantasyC'era una volta a Woodland, Jasmine Fairy, una ragazza di 22 anni, che lavorava come dipendente alla Booking Happy Ending. Viveva insieme a sua zia Agata, donna misteriosa e amante del lavoro a maglia. Jasmine perse sua madre Anastasia, nel bosco di...