"Un attimo di attenzione per favore" disse colui che dirige il casting, "potrei avere la vostra attenzione?".
C'era un baccano implacabile da quante persone si trovavano lì in quel momento..."Sileeeeeeenzio!" -silenzio di tomba- "grazie per la vostra attenzione"-proseguì il dirigente- "bene ora vi chiameremo uno ad uno per fare le selezioni, siccome siete in tanti abbiamo deciso io e la mia crew di stabilire dei turni, Che varieranno da oggi alle 10:00 a.m, fino a domani a mezzogiorno." -"ho sentito che ci chiameranno in ordine alfabetico" disse una ragazza di fianco a me, dal suo accento credo che sia di Londra ma non ne sono sicura, in tal caso non ho problemi per il mio cognome, inizia con la D.
Passano ore e siamo ancora alla B...
Un ragazzo velocissimo supera la fila e mi prende dentro con le sue spalle, ha i capelli lungi riccioluti, la pelle chiara, quasi ha la somiglianza di una mozzarella, molto magro ma proporzionato. Vestiva con un copri abito nero dei pantaloni bianchi e delle scarpe abbastanza costose...beh non mi devo lamentare molto siamo a New York e qui con i soldi non si scherza.
"Scusami" gli dissi molto timidamente "non la vedi la fila?", subito sentii un brusio, "ehi riccioli neri dicevo a te!" -il ragazzo si gira di scatto- "Ah parlavi con me? Che vuoi?".Dio che nervoso. " volevo dirti..." e subito si sentì al megafono il mio nome "Jennifer De Carli allo stand 4" che imbarazzo, mi incamminai verso lo stand, avevo un fuoco dentro lo stomaco, sembrava che i miei organi stessero facendo un falò.
Finalmente sono arrivata allo stand tempo quattro secondi che vedo il ragazzo arrogante di prima "questo non ci voleva" dissi sottovoce "come prego?" "Nono nulla... è che... la mia scarpa... si è sporcata e sapete ehm... sono bianche" cazzo che figura di merda. "Il nostro attore qui ha detto che vi ha già conosciuta, non è vero Timothée?" aspetta! Cosa? Attore? Oh nonono sono messa male..."mi spiace tanto per come vi ho trattato prima, è che era da ore che ero in piedi in fila e molta gente mi è passata davanti ed ero molto agitata e irritata e..." "ok tranquilla, non hai fatto nulla di male ti capisco anch'io le prime volte sono stato così. Ti chiedo anch'io scusa per averti risposto in malo modo, ma anche a me la giornata non è andata per la dritta via" Dio quanto amo quell'accento americano con un tocco di francese..." bene iniziamo" disse il dirigente "come si chiama?" " mi chiamo Jennifer De Carli, ho 22 anni, non ho hobby particolari, a volte vado a correre, mi libera dai miei pensieri più bui..., Ho vissuto i miei primi tre anni di vita in Brasile, sono stata adottata da una famiglia italiana e sono rimasta in Italia per 17 anni, mi sono diplomata in un istituto tecnico turistico, ma il mio grande segno è sempre stato di fare l'attrice..." proseguii " e ora sono qui a New York a cercare fortuna". Hai davvero una bella storia dietro (ho tralasciato dei pezzi si sapranno man mano lèggendo) domani finiremo il colloquio arrivederci" gli risposi augurandogli una buona continuazione di giornata e mi allontanai dal tendone.
Merda -piove- ho lasciato l'ombrello in appartamento... l'unica cosa da fare è camminare almeno fino alla metro. Goccia dopo goccia divenne il diluvio universale. Mi bagnai tutta, trovai una tettoia più avanti sulla 5* "ehi De Carli cosa ci fai tutta zuppa qui?" "Riconoscerei quell'accento da miglia, era proprio lui Timothée "vieni dai ti do un passaggio per casa" con timidezza gli risposi un "ok" molto leggero quasi non si sentiva. "Allora dove ci dirigiamo George?" Dice fissandomi " sulla 57 esima" dissi quasi arrivati a destinazione guardai dentro la borsa... "ma dove sono? Nono non può essere!" "Essere cosa?" Disse Chalamet " Ho lasciato le chiavi di casa al casting ma ormai è chiuso..." sono una scema e ora come faccio? "Non ti preoccupare" disse il ragazzo " per ora stai a casa mia poi stasera ne riparliamo" "grazie" gli risposi "oggi non è giornata per tutti qui a New York" disse riferendosi a un incidente effettuatosi poco tempo prima sulla avenue e che per questo siamo in colonna da dieci minuti. Finalmente dopo un ora e mezza in giro per la città, arrivai a casa sua, era in un attico quindi figuratevi la vista. (Io mi permetto a malapena un monolocale al quattordicesimo piano e lui un attico al settantottesimo) "Uau" dissi. "Bello non è vero?
Mi sono trasferito da poco..." "vuoi da bere?" Mi chiese "ho acqua, acqua oppure acqua, a te la scelta"
"Mmmm" dissi attenendomi al gioco " le scelte sono tante, mi sa che sceglierò acqua" " eccoti qua, un bicchiere d'acqua New yorkese". Non mi sembrava simpatico quel ragazzo inizialmente, ma ora mi sta interessando molto...voglio sapere di più su di lui...
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UN TALENTO PER DUE
RomanceStoria d'amore tra una semplice ragazza e Timothée Chalamet (aiuttt) ci saranno alti e bassi, scene intime... tutto di più