-Hai mai amato? –
Un lungo, impenetrabile silenzio e poi un sospiro, talmente pesante da poter franare con la forza di una montagna.
-Sì, tanto tempo fa...-
Un'onda moriva sulla scogliera di sassi e il cielo brillava di rosso. Era solo un tramonto come ce ne sono tanti in una vita intera ma in quel momento era come se il firmamento tutto stesse andando a fuoco, proprio come il cuore di David. Una lacrima prese a scorrergli sulla guancia, sola ed unica, precipitava lungo la curva dello zigomo con l'incertezza del caos. In quella gocciolina di acqua e sale c'era tutta la sofferenza di una vita, c'era più degli atomi di idrogeno e ossigeno, di ormoni e minerali, c'era in quella tutta la sua incapacità di gridare, inveire, infuriarsi e piangere. C'era in quella lacrima l'abnegazione del cinico, l'atto di crudeltà dei delusi, di coloro che non possono perdonare alla vita di aver ingannato le loro certezze.
-Raccontamelo-
David volse gli occhi verso Maleakhe e si profuse in un mezzo sorriso. Quel sorriso che gli apriva le labbra non aveva colore né suono, era solo il riflesso di un'abitudine, come un retaggio che duro a morire continua a manifestarsi senza senso di esistere.
-Così che tu possa giudicare la logicità dei miei sentimenti? Temo di doverti deludere amico mio, non c'è ordine né raziocinio in quelli-
-Non oserei mai giudicare qualcosa di così intangibile, forse non ne sarei nemmeno in grado e comunque non voglio. Si possono criticare le tinte di un quadro, non certo quelle dell'anima –
-L'orizzonte è astratto ma le emozioni non lo sono Maleakhe, l'etimologia stessa della parola suggerisce che possano esser vedute, studiate e comprese poiché esse muovono fuori all'esterno ed all'esterno si consumano, rapide o lente dipende da quanta energia si è disposti a rinunciare per alimentarle–
La brezza gonfiava le nebbie ai piedi della barriera di sassi, quella caligine umida profumava di mare e riempiva l'aria ma respirarla provocava fatica. David rifletteva su quale immensa forza dovessero possedere i pescatori per riuscire a gonfiare il petto di quell'etere denso e bagnato così da trarne aria buona per vivere. Si convinse a parlare.
-Ho amato due donne, prima una e poi l'altra, una di meno, una di più-
-Come le hai amate, amico mio? -
-Così forte da perdere la ragione, il sonno e l'appetito, così intensamente da rinunciare ad ogni altra emozione che non fosse amore così da dare loro solo quello. Ho impiegato anni per divellere ogni sfumatura di emotività che non fosse amore dalla mia anima. Un errore immenso, Maleakhe.
-Hai fatto ciò che ritenevi giusto, amico mio-
-Se la vita fosse solo agire nella presunzione di ciò che è giusto, non si sarebbero combattute solo due Guerre Mondiali-
-A quanto ricordo, le guerre che la tua razza ha combattuto nei secoli, sono molte di più, amico mio-
David si mise a ridere.
-Hai ragione Maleakhe, la mia retorica soffre di un certo qual riduzionismo storico. Concedimelo però, volevo solo svelare l'inesattezza della tua affermazione, non certo darti lezioni di storia-
-E io intendevo farti accorgere di quanto fosse incompleta la tua replica, ho dato voce ad un'ovvietà storica, amico mio, nulla di più. Ho compreso ciò che dici però e forse non hai torto affatto-
-Grazie Maleakhe, è bello parlare con te-
-Lo è anche per me e non potrebbe essere altrimenti amico mio, il tuo nome è destino-
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MEMORIE DI UN VIOLINISTA
RomansaNon c'è sinossi migliore del titolo stesso, senza pretesa, sono solo memorie. Il falso mistifica il vero ma è tutto vero e tutto falso insieme