Come tutte le sere stavo tornando da una delle feste a cui andavo tutte le sere. Era estate. E faceva caldo. Avevo addosso una maglietta nera degli Slipknot e pantaloni neri borchiati. Sentivo sulla schiena il ballonzolare regolare della mia chitarra elettrica. In mente avevo fisso il ritmo di Unforgiven III dei Metallica, per questo non mi accorsi dell' uomo che mi seguiva. Solo dopo molto tempo lo notai con la coda dell' occhio. Aveva qualcosa di insolito... ma non ci feci caso più di tanto. Ero quasi arrivato a casa quando mi sentii tirare per la collottola della maglietta e venni trascinato in un vicolo buio al lato della strada. Era l' uomo di prima. Mi teneva alzato per il collo quel tanto che bastava per non farmi toccare a terra e per farmi respirare. Si avvicinò a me e disse « Mmmh... Che bocconcino prelibato... » mentre lo diceva notaì che aveva la pelle squamosa, la lingua biforcuta e gli occhi gialli come topazi. « Hei amico » gli dissi « Adesso calmati e mettimi giù. Non fare cazzate » ma lui non mi sentiva e continuava a parlare tra se. Fu allora che spalancò gli occhi e disse « Questo odore... Io conosco questo odore! ». Allentò la presa quel tanto che bastava e gli rifilai un calcio nello stomaco. Lui indietreggiò... E cadde lungo disteso a terra! Mi avvicinai con cautela e notai che aveva un coltello nella schiena. Mi guardai attorno e notai una figura che fuggiva verso casa mia. Gli corsi dietro e quando giunsi vicino a casa mi accorsi che qualcosa non andava. La porta era sfondata. Entrai cirrendo e all' interno trovai una ragazza che mi fissava. « E tu chi cazzo sei! Dove sono i miei genitori? Che cosa gli hai fatto? » detto questo mi scagliai su di lei. Mi mise al tappeto in una mossa e mi fece perdere i sensi con un calcio. Quando mi svegliai mi trovavo in una camera ben illuminata. Sentivo chiaramente il suono di una batteria e di un basso. Di colpo nella stanza entrò un uomo di mezza età con le braccia completamente tatuate. « Come va ragazzo? Tutto bene? » feci cenno di si con la testa « Ascoltami bene ragazzo. Mi spiace doverti dare una brutta notizia... I tuoi genitori sono stati rapiti. ». Rimasi senza parole, a bocca spalancata. L' uomo continuò « È stata una fortuna che Lidya ti abbia portato qui. Non ci sarà bisogno di avvertire la lolizia dell' accaduto. Puoi pensarci tu stesso a trovare i tuoi genitori » a quel punto mi sbloccai « Ma si può sapere che stà dicendo? ». L' uomo mi guardò negli occhi e disse « Stò dicendo che ora che se ti abbiamo portato qui è solo per un motivo: tu sei un Metal Soul...
Bella per tutti!!!!
Avevo voglia di fare parallelamente all' altra una storia che avevo in mente già da tempo. Non vi preoccupate. Vedrete che presto qui le cose diverranno molto movimentate. Buona lettura a tutti!!!!
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Metal Souls
FantasyEcco la seconda storia che ho deciso di scrivere in parallalo alla mia prima creazione non ancora ultimata