La pioggia batteva incessantemente creando una melodia dai toni malinconici. Una ragazza era sdraiata sul divano, aveva una mano sul volto a coprirsi gli occhi e l'altra stringeva il rosario del padre. Yui Komori era sola nel salone della magione, era immersa nei suoi pensieri: perché suo padre le aveva mentito? Perché le aveva nascosto l'esistenza di questi vampiri? E dov'era finito? Era questa la sua nuova casa? Dopo le cose successe con i Mukami, dopo Christa, dopo tutto quello che aveva subito dov'erano? Dov'erano i Sakamaki? Impegnati con le loro cose, certamente: chi a dormire, chi piangere la perdita di qualcuno amato, chi chiuso nel suo studio a far chissà cosa.
Yui era stanca di essere una comparsa nella sua vita, di non aver voce ed essere considerata meno di niente dalle persone, soprattutto da quei fratelli. Era stanca di essere sola in una casa troppo grande e silenziosa. È crudele, pensava, rimanere inascoltati, non essere compresi da quelli che dovrebbero starti accanto e aiutarti.
Strinse gli occhi, cercando di reprimere le lacrime, sentiva qualcuno avvicinarsi, non voleva farsi vedere debole ancora una volta.
Sentì dei passi avvicinarsi sempre di più, aspettandosi di vedere Ayato si voltò in fretta. Dietro di lei, però, trovò il vuoto. Era sicura di aver sentito dei passi e qualcuno entrare nella stanza, era sola ma una sensazione di freddo la circondava. Dei brividi le correvano veloci sulla schiena, quel freddo non le sembrava normale, era come se qualcosa di estremamente gelato la stesse avvolgendo, Yui si guardava intorno cercando di capire la fonte di tutto quello. Forse Kanato e Raito le stavano facendo uno scherzo ma dove si sarebbero potuti nascondere? Certo in quella casa non era difficile sparire e riapparire in un battito di ciglia nel punto opposto, il maggiordomo lo faceva sempre... Poi Kanato e Raito erano vampiri, non era un problema per loro sparire.
Sentì la presenza diventare sempre più forte, quasi opprimente, segno che chiunque fosse nascosto si stesse avvicinando sempre di più. Quando percepì l'essere davanti a sé improvvisamente udì un tuono e si spaventò, sobbalzando leggermente e facendosi scappare un piccolo gridolino; non era cosciente di quanta tensione avesse accumulato fino a quel momento. Il cuore le balzò ancora di più in gola quando sentì bussare freneticamente la porta.
Impaurita, Yui, andò all'ingresso e tentennante aprì la porta. Quelli che si ritrovò davanti erano due ragazzi completamente fradici e dall'aspetto emaciato. Il ragazzo dai rosa la spinse indietro entrando in casa, la ragazza al suo fianco lo seguì velocemente, guardando Yui in maniera sospetta. Lei era alta e i capelli rossi le cadevano bagnati sul viso pallido.
《Chi sei? Dove sono i Sakamaki?》La voce roca dell'intrusa interruppe il silenzio, lasciando Yui sorpresa. La ragazza confusa e ancora impaurita stava per rispondere quando una voce flebile chiamò l'altra figura femminile.
«Mi-Mikasa ». Il ragazzo, quasi al centro della stanza, gettò uno sguardo veloce alle ragazze prima di cadere sul pavimento inerme.
« Pipistrelli! Nezu! » La ragazza, Mikasa, si allontanò, barcollando, dalla minuta figura di Yui, fece in tempo a guardarla di nuovo e a sussurrare qualcosa di incomprensibile prima di seguire l'altro sul pavimento.
Yui, vedendo anche quella strana ragazza stramazzare al suolo, sbarrò gli occhi rosati ed emise un piccolo ma acuto strillo. Ciò fu abbastanza per richiamare all'ingresso uno scocciato Reiji e un allarmato Ayato, che si era anche munito di una delle spade che stavano appese al muro per qualche motivo.
« Che cosa hai da urlare? » chiese il secondogenito, guardando la ragazza con noia. Si chiedeva cosa avesse da strillare tanto, era talmente vicino a finire di preparare il suo nuovo composto velenoso e ogni secondo che passava in quella stanza a girarsi i pollici rappresentava una possibilità che il composto si ossidasse prima che potesse finirlo. Poi guardò il viso di Yui era spaventata, molto spaventata, la sua espressione in quel momento non era eguagliabile a nessuna di quelle che il moro le aveva visto fare da quando si erano conosciuti; se lei era ridotta così allora c'era davvero qualcosa che non andava. Si sistemò gli occhiali sul naso e guardò il pavimento.
Ayato, mise giù la spada, fissando preoccupato l'umana, che sembrava quasi gelata sul posto. « Tavoletta, tutto bene? » Tentò di chiedere, venne, però, ignorato. La bionda guardava spaventata i due ragazzi svenuti, ignorando i due Sakamaki, si avvicinò ai loro corpi per capire se respirassero o meno o se avessero febbre o cose simili. Prendendo il polso del ragazzo notò la totale assenza di pulsazione e la temperatura glaciale del corpo.
« Reij-Reiji» balbettò lasciando la presa sul polso e alzandosi di scatto impaurita sempre più.
Chi erano quelle due figure? Perché conoscevano il nome dei Sakamaki? Come avevano fatto ad entrare? Altre domande bombardarono la povera Yui che spaesata si ritrovava a balbettare frasi sconnesse.
« Hanno, hanno bussato e poi il freddo. No, il freddo prima... Loro sono entrati e poi lei, poi lui... Non lo so, sono svenuti. » Gli occhi di Yui si fecero acquosi. « Sono freddi, sono... Sono come voi, Reiji. » Concluse la ragazza guardando i due fratelli negli occhi.
-849

STAI LEGGENDO
Shinto Power »Diabolik lovers fanfic«
FanfictionLa vita dei Sakamaki e di Yui cambiò radicalmente quella sera piovosa. Con quella pioggia arrivarono i misteriosi gemelli Isayama. Nezu e Mikasa: due dei più potenti vampiri esistenti al mondo.