Ayato Sakamaki guardò Yui incredulo,cosa voleva dire? Quei due erano dei vampiri? Guardò Reiji in cerca di qualche risposta ma fu molto sorpreso nel vedere il fratello con la stessa espressione interrogativa sul volto. Cosa stava succedendo?
«Yui, cerca di calmarti.» Disse Ayato, avvicinandosi alla ragazza. « Sai come sono entrati? » chiese poi, cercando di mantenere la calma. Non gli stava piacendo quella situazione. « Non, non lo so Ayato-kun, non lo so... » La ragazza tremava leggermente e i suoi occhi promettevano molte lacrime.
Reiji si sistemò gli occhiali prima di avvicinarsi ai due corpi e prendendo il polso del ragazzo disse «Sembra che Yui abbia ragione. Non sento nessuna pulsazione. » Il vampiro si rialzò e guardando il fratello con espressione seria gli ordinò di prendere la ragazza e di portarla nel salone. «Reiji calmati. Potrebbero essere semplicemente morti.» Rispose Ayato che in tutta risposta ricevette due occhiatacce gelate da parte degli altri due.
Ignorando il fratello, Reiji prese il ragazzo svenuto come un sacco di patate e lo gettò sguaiatamente sul divano. « Yui fa qualcosa di utile e chiama quello scansafatiche di Shu. »
«Oi, sono già qui.» La voce era calma e roca, Shu Sakamaki stava scendendo le scale con il suo solito fare sfacciato. « Cosa avete tanto da urlare, stavo dormendo. » L'atmosfera nella stanza diventò tesa, Shu si sedette su una delle poltrone guardando il fratello minore, in attesa di una risposta. Dall'altra parte Reiji guardava sottecchi il fratello maggiore, quel pigrone perdigiorno camminava per casa come se fosse il capo famiglia e la cosa non gli piaceva affatto. « Scusa tanto se qui ci siamo un po' agitati alla vista di due intrusi che in qualche modo miracoloso hanno oltrepassato il cancello. La prossima volta cercheremo di risolvere le emergenze con più calma così che tu possa continuare a dormire» il tono del secondogenito era sarcastico, accusatorio, ed era bastato solo questo a far aumentare la tensione nella stanza.
Il maggiore sbuffò e chiuse gli occhi, rimettendosi i suoi auricolari. «Quando si sveglieranno, chiamatemi.» Shu era stanco del comportamento del minore, era stanco del suo rancore e risentimento. Voleva andare d'accordo con lui, era il suo unico fratello di sangue, non che agli altri non volesse bene.
Yui percepì l'ostilità aumentare di minuto in minuto, si disse che se non fosse uscita adesso dalla situazione sarebbe molto probabilmente finita nel fuoco incrociato «Ok - esordì- io vado a prendere degli asciugamani e delle coperte per gli ospiti. Così almeno non si prenderanno un accidente.» All'inizio nessuno disse niente poi Reiji «È un'ottima idea Yui, vai pure.» Ayato guardò la ragazza quasi correre via prima di girarsi verso il secondogenito «Ma non sono come noi? O morti?», Reiji per tutta risposta arrossì leggermente, «Oh, giusto...». Il vampiro si sentiva un idiota per essersi fatto distrarre da quel pigro del fratello tanto da non accorgersi che Yui aveva soltanto trovato una scusa poco credibile per uscire da quella situazione.
Ayato continuava a guardare i due intrusi, uno disteso sul divano l'altra su una delle poltrone e pensò a quello che Yui aveva detto e che molto probabilmente la Tavoletta aveva ragione, nonostante minuti prima avesse dubitato di lei. Non riusciva, altrimenti, a spiegarsi come due esseri umani ridotti così male, quasi sul punto di morire, avessero fatto a scavalcare il cancello alto sei metri che circondava la magione né tantomeno come avessero potuto camminare per i cento metri che lo separavano dalla casa.
L'aria nella stanza stava diventando sempre più irrespirabile, la tensione tra i fratelli sempre più forte, avere Shu e Reiji nello stesso posto nello stesso momento non era di certo la cosa più bella che potesse capitare. Il più piccolo arrivò a chiedersi se quei due, in un lasso di tempo non troppo lontano sarebbero venuti alle mani, certo in quel momento Shu stava "dormendo" e Reiji aveva gli occhi chiusi, seduto su una poltrona, in maniera composta, al contrario del precedente, ma mai dire mai.
Ayato Sakamaki non era un asso nella manipolazione come Reiji, non sapeva neanche da dove avrebbe potuto cominciare ma si sforzò di escogitare qualche piano in estemporanea. Appoggiato alla parete di fronte al maggiore, il rosso spostava lo sguardo ansioso da una figura all'altra, quasi in ansia nel dover placare una possibile lotta, poi un'idea si formò nella sua testa. Non era sicuro che sarebbe andata in porto ma era comunque meglio di niente. Si alzò di scatto, mettendosi tra il divano e la poltrona facendo aprire gli occhi ai due e bloccando loro la visuale l'uno sull'altro. «Ehm... Reiji, Shu, non mi sembra che questi due si sveglieranno tanto presto» disse, spostando lo sguardo sulle due figure ancora dormienti. «Certo, a meno che non siano morti... -sussurrò, continuando- Posso suggerire di fare piccoli turni di guardia individuali? Non servono di certo tre persone per fare la guardia a due potenziali cadaveri, no? E se sono come noi... quando si sveglieranno saranno comunque troppo deboli per lottare, se ostili, dunque una persona alla volta è più che sufficiente» Concluse il rosso risoluto e speranzoso di una risposta positiva. I maggiori si trovarono d'accordo, almeno per una volta, e decisero che Shu avrebbe fatto il secondo turno di guardia, in modo che se fosse successo qualcosa, Reiji sarebbe potuto intervenire, avendo lui l'ultimo turno di guardia.
Quando toccò a Shu guardare i due intrusi, il biondo fece di tutto pur di rimanere sveglio, volendo impressionare almeno una volta il fratello minore, però le palpebre si facevano sempre più pesanti e più lottava per tenerle aperte più queste cercavano di chiudersi. Alla fine il sonno vinse e Shu Sakamaki scivolò nella terra dei sogni.
Il quarto fratello Sakamaki, Kanato, prima di mostrare la sua presenza si assicurò che il fratello si fosse addormentato. Scese le scale con passo felpato, per evitare di disturbare il maggiore e si diresse verso i due potenziali cadaveri. Era appena tornato nella sua stanza dal cimitero quando aveva percepito due nuove presenze all'interno della magione e incuriosito si era spinto quasi fino alle scale ma si era bloccato nel sentire i discorsi dei fratelli. Aveva pensato che il turno di quello scansafatiche di Shu sarebbe stato perfetto per andare a curiosare.
Fu la ragazza ad attirare la sua attenzione, con i lineamenti morbidi del viso, la pelle candida come la neve e i capelli rossi come il sangue. Si avvicinò e si disse che sarebbe stata un' ottima aggiunta alla sua sala delle spose. Notò in quel momento, così vicino alla ragazza, che il suo che il suo petto si era alzato e abbassato e per essere sicuro che non fosse stata solo la sua immaginazione iniziò a punzecchiarla sulla guancia lattea con un bastoncino, trovato nel cimitero poco prima, aspettando una reazione.
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Shinto Power »Diabolik lovers fanfic«
Fiksi PenggemarLa vita dei Sakamaki e di Yui cambiò radicalmente quella sera piovosa. Con quella pioggia arrivarono i misteriosi gemelli Isayama. Nezu e Mikasa: due dei più potenti vampiri esistenti al mondo.