<<Mamma, dove vai?>> le chiedo.
<<Mi sono rotta di vivere soffocata da voi>> mi rispose a basa voce.<<ci vuoi lasciare qui da soli, lasceresti me e due bimbi di quattro anni? È questo che faresti, ma sai che ti dico? Ti dico di andartene subito da casa mia,Vai! Così la smetterai di rovinarci la vita!>> le dico questa volta alzando la voce.
<<bene, Com'è che si chiamava tuo padre? Jhon? Josh? finirai come lui>>mi dice puntandomi il dito a dosso, questo è troppo, prendo il borsone che si era preparata per la sua fuga notturna e glielo tiro fuori di casa mia, poi prendo lei dal polso e la spingo all'esterno della porta,le sbatto la porta in faccia.
Mi accascio per terra, con il cuore crepato più di quanto già non lo sia.
Sento dei leggeri passi avvicinarsi e in poco tempo la mia stellina si siede accanto a me, mi posa un manina delicata sulla guancia asciugandomi una lacrima a cui non avevo fatto caso<<Jade... Perché piangi?>> mi domanda la mia piccola Sol.
<<non sto piangendo piccola è solo la polvere che mi fa lacrimare>>
<sicura?>> mi ridomanda Sol
<<certo, ora devi andare a letto, e notte fonda e domani si va a scuola>>senza obbiettare si alza, mi tede la mano come se volesse auitarmi ad alzarmi, la assecondola, le rimbocco le coperte, un bacino sulla fronte e lo stesso con il mio diavoletto che gli giace accanto, sono stupendi i due gemellini più carini di sempre, quando li guardo è come se tutto ciò che mi circonda svanisse, anche se per poco questo mi fa stare bene. Torno in salone sul divano, mi tiro addosso la coperta.
Nonostante io provi a dormire non ci riesco, ormai saranno le sei e mezza.
Accendo il telefono che segna le sei e trentatre, mi alzo dal mio scomodo divano. Che da ormai troppo tempo mi fa da letto. Mi lavo e mi vesto velocemente, con una felpa bella larga di mio fratello maggiore, e dei jeans neri con alcuni strappi.
Vado a svegliare i gemellini
<<Matías, Sol sveglia, è ora di andare a scuola, piccoli avanti aprite gli occhietti>>
Lentamente si iniziano a stiracchiare
<<buongiorno J>> mi dice Mattí
Gli sorrido, subito dopo anche la piccola si sveglia<<avanti pigroni, lavatevi vestitevi e fate colazione e poi si fila a scuola>>li informo.
<<uffi, tu pure devi andare a scuola allora>> mi dicono i due all'unisono
<<mi spaventate quando fate così>>.
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Lacrime Silenziose
JugendliteraturOcchi spenti, sguardo assente, viso pallido e inespressivo, cerotti, punti e nastri che provano a tenere quei piccolissimi pezzi di cuore che rimangono a Jade, giusto per tenerla in vita. Il dolore. Il dolore che ti lacera da dentro lentamente e sil...