ʙᴏᴅʏɢᴜᴀʀᴅ |hyunlix|

I

Era arrivato, un gelido inverno era alle porte, e si poteva benissimo intuire dalla folata di vento freddo che era appena entrata nell'ufficio del signor Lee, il quale si alzò per chiudere la finestra che stava continuando a sbattere a causa di quella brezza.

"quando arriverà?" chiese ad un suo dipendente, il quale, con numerose carte in mano, quasi tremava al parlare con un uomo così di successo

"domani mattina sarà nel suo ufficio per firmare il contratto signore" disse velocemente mentre posava uno dei tanti fogli sulla scrivania del suo capo

"bene. può andare"
nonostante tutto il suo potere, la sua sfacciataggine e la prontezza nel rispondere a tono, il signor Lee era sempre stato rispettoso dei suoi dipendenti, ovviamente, di quelli che con lui si comportavano bene.
E proprio mentre il ragazzo da lui impaurito usciva dalla stanza, ne entrava un altro.

Era snello, non troppo alto, la chioma dorata, gli occhi color cioccolato e delle amorevoli lentiggini che gli decoravano buona parte del volto. Le labbra rosee, non troppo sottili e le ciglia lunghe gli davano un'aria così dolce e innocente.

"ciao papà" disse solamente, prima di avvicinarsi all uomo

"buongiorno Yongbok, sei pronto per il test di latino oggi?" chiese quello abbiamo capito essere il padre del biondino

"si, mi sono preparato bene..." il ragazzo a scuola era un asso, non molto per sua volontà, certo voleva essere promosso e finire il liceo in bellezza, ma era il padre che premeva molto sugli studi "...ma non chiamarmi Yongbok"

"È il tuo nome figliolo"

"preferisco che mi chiami Felix papà, lo sai"

"devi andare avanti, l'ho fatto anche io..." disse molto vago, ma il ragazzo colse subito a cosa stesse alludendo l'uomo "...ora vai a scuola, ci vediamo a cena. E domani mattina conoscerai il tuo nuovo bodyguard"

"nuovo bodyguard? E Joowon?" chiese il ragazzo confuso

"si è licenziato, ormai è troppo vecchio per questo lavoro." il ragazzo storse il naso. Gli dispiacque poiché era molto legato all uomo che lo aveva accompagnato nelle sue mille avventure, lavoro che così era solito definire "ti piacerà vedrai. Ha la tua età, se non un po' più grande. Sono dell'idea che un bodyguard debba essere un amico, e ora con un coetaneo sarà più semplice instaurare un rapporto di amicizia, non credi?"

Il biondo annuì semplicemente, era inutile contraddire l'uomo, erano scelte lavorative, e lui era il suo manager, nonché appunto suo padre.
"ora va, non vorrai fare tardi"

"a stasera appa"

{...}

"e insomma?" chiese un ragazzo al fianco di Yongbok. Era anche lui non troppo alto, muscoloso, con un sorriso da mozzare il fiato e i capelli castani.

"insomma nulla, credo sia andato bene" si grattò la nuca il biondo

"cioè tu mi hai fatto tutto quel preambolo sull'ansia per questo dannato test di latino e poi mi dici che è andato bene?! Dai Yongbok" alzò gli occhi al celo l'amico

"Smettila di chiamarmi così Chris"

"lo faccio solo perché so che ti da fastidio" ridacchiò il moro sedendosi al tavolo della mensa, cosa che fece anche l'altro

Felix studiava in una delle scuole private più prestigiose della corea, essendo un attore, e nonostante non fosse ancora conosciuto in tutto il mondo, lì a seoul tutti lo adoravano e gli chiedevano autografi, tranne i suoi amici, il suo gruppo di amici che conosceva sin da prima di diventare famoso.
Erano in cinque:
Felix per l'appunto;
Christopher, anche chiamato Chan;
Minho;
Jeongin e Seungmin.

Tutti loro studiavano alla 'Gwanju Academy' scuola superiore con studi specificamente addetti alle materie letterarie.

"stanno arrivando gli altri" informò Christopher facendo spazio sulla panchina per i tre ragazzi che stavano camminando verso di loro

"heilà" salutò Minho sedendosi accanto a Yongbok, che intanto era immerso nei suoi pensieri

"ciao ragazzi"

"Jeongin deve dirvi qualcosa" sputò fuori Seungmin, che in cambio ricevette una gomitata dal ragazzo nominato

"cosa è successo maknae?" chiese Chan, che essendo il più grande si era preoccupato invece, del più piccolo del gruppo

"e va bene..." prese un respiro "...ho chiesto a Minso di uscire" disse guadagnandosi delle belle reazioni dagli altri

"finalmente cazzo" fu Minho ad intervenire

"non ci speravo più" Felix finalmente spiccicò parola

"Sono contento per te Jeongin" Concluse Christopher

Il piccolo sorrise mentre le sue guance diventavano lentamente rosse.

{time skip|il giorno dopo}

Era sempre la stessa storia, Yongbok si svegliava, faceva una colazione veloce, si preparava, salutava il padre ed usciva di casa incamminandosi verso scuola, solo che oggi non sarebbe tornato a casa a piedi.

"hei Felix" lo salutò Seungmin all'entrata dell'edificio

"oi" rispose semplicemente

"al ritorno andiamo al campetto da basket infondo alla strada?" chiese sorridendo

"oggi non ci sono, al ritorno viene a prendermi il nuovo bodyguard" sospirò pensando al pomeriggio perso

"ah capisco, speriamo non sia una palla" rise

"chi speriamo non sia una palla?" li raggiunse Minho

"il nuovo bodyguard di Felix, vi ricordate il primo che ebbe avuto? Non gli faceva fare nulla, e il signor Lee lo licenziò dopo una settimana" rise Seungmin

"facci sapere Bok"

{...}

Era l'ultima ora, e Felix non vedeva l'ora suonasse la campanella. Era emozionato, al tempo stesso stranito e curioso di che tipo di persona l'avrebbe aspettato lì fuori, soprattutto perché era un suo coetaneo.

E lì, nel silenzio di quell'aula, improvvisamente si sentì il suono quasi assordante della campanella finale.
Yongbok preparò la cartella e sull'uscio dell'edificio salutò gli amici recandosi fuori al cancello.

Non molto lontano, vide un suv nero lucido, con i vetri posteriori oscurati, e appoggiato allo sportello del guidatore, un ragazzo alto, snello, vestito di tutto punto, dai capelli neri abbastanza lunghi, gli occhi felini e delle belle labbra rosee e piene.
Improvvisamente si girò verso la direzione del biondo e gli fece un cenno col capo. Era lui.