Il buio avvolgeva completamente il bosco circondato da alti e folti alberi. Una brezza fredda arriva come un schiaffo dritta sul viso del giovane ragazzo, facendolo rabbrividire per il troppo freddo. E pensare che prima di partire era una giornata serena. Quella mattina del 31 Ottobre Jungkook aveva pensato bene di addentrarsi fra le montagne per una piccola e breve escursione mattutina. Non poteva mai pensare che si sarebbe ritrovato a vagare a notte fonda in un bosco che mai aveva visto prima. Era solito fare queste piccole escursione quando ne aveva voglia. Amava attraversare i boschi alla luce del sole, sentire il fruscio delle foglie, il suono nella natura che lo circondava, il cinguettio degli uccelli, i versi di alcuni animali a lui sconosciuti e che avrebbe tanto voluto vedere ed esaminare, sentire tutti gli odori che la natura emanava. Quel giorno aveva camminato così a lungo, da non rendersi conto della direzione presa, trovandosi in una zona a lui sconosciuta, tanto che non riuscì più a trovare la strada di ritorno. Camminava a passo lento e incerto, guardandosi intorno con la paura che qualche lupo potesse uscire fra i folti cespugli. Aveva con sé solo la torcia del cellulare, visto che il suo intento era quello di ritornare prima che la luce del sole andasse via, non portando con sé la sua grande torcia riposta in garage.
Voleva andar via da quel posto così inquietante e silenzioso, ma come poteva uscire da quel bosco se non riusciva neanche a capire da quale direzione fosse venuto? Guardò ancora una volta il cellulare, ma come al solito non c'era campo. L'unica cosa da fare era continuare a camminare e sperare di riuscire a ritornare a casa il prima possibile. Il silenzio lo avvolse, l'aria si fece ancora più fredda e una nuvola di nebbia cominciva a spandersi sotto i suoi piedi iniziando ad alzarsi sempre di più. Se non si fosse sbrigato a lasciare quel bosco la nebbia l'avrebbe divorato completamente. Sobbalzò improvvisamente quando schiacciò un piccolo ramoscello. Il battito gli aumentò notevolmente e cominciava ad aver la sensazione di non essere più solo. Si alzò il cappuccio della sua enorme felpa nera e chiuse la cerniera del cappotto così da coprirsi un po' di più da quel freddo glaciale. Altri rumori provenivano da ogni direzione e lui alzò velocemente il cellulare sperando di riuscire a vedere qualcosa oltre la nebbia, ma ormai la torcia era inutile. Non riusciva più a vedere nulla. Con il cuore in gola e la paura di essere seguito iniziò a correre senza girarsi mai indietro. Corse sempre più veloce, tanto da non riuscire più a sentire le gambe, fin quando non si scontrò con qualcosa di freddo e metallico. Si strofinò gli occhi e quasi come per magia la nebbia si diramò, mostrandogli ciò con cui si era andato a scontarere. Un enorme cancello nero, con alcuni rovi che salivano lungo di esso gli bloccava la strada. Sgranò gli occhi a quella vista. Cosa ci faceva un villa in un posto assurdo come questo? In quel momento però cacciò via quel pensiero scuotendo la testa, l'unica cosa a cui pensava adesso era aver trovato una casa in cui passare la notte. Forse la famiglia che viveva lì dentro avrebbe potuto dargli una mano e un comodo letto su cui dormire. Con tutto il coraggio che riuscì a trovare aprì lentamente il cancello, stupendosi di trovarlo aperto a quest'ora. Non aveva idea a cosa sarebbe andato incontro, ma una cosa era certa, tutto era migliore di ciò che vi era qui fuori.
Con passo incerto camminò fino alla grande villa fermandosi davanti una grande porta in legno. Tutto in quella casa sembrava cadere a pezzi, ma poco importava. Voleva solo un posto in cui rifugiarsi.
Bussò alla porta, ma nessuno gli rispose, quindi bussò una seconda e una terza, ma nulla. Forse era abbandonata. Con mani tremanti, spinse la grande porta e dopo averla aperta quanto bastava per poter entrare, la richiuse alle sue spalle cercando di non fare troppo rumore.
All'interno era buio, ma a Jungkook bastò a la sua piccola e fievole luce del cellulare per rendersi conto che l'intento della cassa appariva completamente diversa da come appariva all'esterno. L'atrio era enorme, e poteva notare varie statue e piante tenute ben curate sparse un po' ovunque. Davanti a lui vi era una grande scala al centro dell'atrio. Da come si presentava, tutta curata e ben arredata la villa doveva essere sicuramente abitata. Allora perché nessuno era venuto ad aprire la porta?
Improvvisamente l'atrio si riempí di una luce quasi accecante e Jungkook portò istintivamente una mano davanti agli occhi. Qualcuno si trovava in casa, chi era? Dove si trovava? Si guardò intorno, ma non vide nessuno.
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BTS [ONE SHOT]
Fiksi PenggemarRaccolta di one-shot boyxboy sui BTS. • La casa nel bosco.