1.Questa vita non è niente di speciale

152 2 1
                                    

Kenma

Ciao, sono Kozume Kenma e la mia vita non è niente di speciale

I miei genitori questa settimana sono fuori a causa del lavoro, come sempre dopotutto ,mio padre giocava a pallavolo ma dopo il diploma ha intrapreso la carriera di pilota e durante uno dei suoi tanti voli conobbe mia madre, una bellissima hostess dai capelli neri.

Io vivo praticamente da solo e l'unica persona su cui posso contare è il mio migliore amico, Shoyo, è simpatico e socievole quando non si parla di pallavolo il suo unico hobby è schiacciare anche se molti dei suoi avversari lo sminuiscono perché è un basso mandarino. Tra questi c'è Kageyama o milkboy chiamatelo come volete, di cui è innamorato dal primo anno di liceo vanno al club di pallavolo insieme ma si sono incontrati alle medie la prima volta, non andavano per niente d'accordo, Tobio era egoista, i membri della sua squadra si dovevano adattare alle sue alzate impossibili e solo dopo esser entrato al Karasuno riuscí a cambiare un po'

Io non faccio parte del club di pallavolo anche se mio padre dice che avrei dovuto, riguardo a questo sono completamente indifferente, non che non mi piaccia ma semplicemente non mi importa.
Nella mia scuola non ho quasi nessun amico, non sono molto socievole, anzi preferisco la mia switch alle persone reali

Questa mattina mi sono alzato particolarmente presto pur essendo sabato, questa notte non ho dormito molto solo un paio d'ore, da qualche giorno mi tormenta sempre lo stesso incubo, ho preso la mia console e ho giocato un po' ad animal crossing sistemando il mio villaggio poi mi sono alzato e sono andato a fare colazione, scendo le scale ancora un po' insonnolito e seduto sul divano trovo Hinata, salto in aria dallo spavento, dargli una copia delle mie chiavi di casa è stata un orribile idea

-oh ma buongiorno-

Mi disse lui con faccia scocciata come se il parassita qua sia io

-oggi avremo molto da fare quindi preparati, ti aspetto qui-

Continua

-fammi capire, ti presenti in casa mia senza permesso e mi dici anche di sbrigarmi?-

-esattamente-

Risponde lui dandomi una pacca sulla spalla e il suo solito sorriso stampato in faccia

Sbuffo e risalgo a cambiarmi, non avevo molta voglia di vestirmi bene quindi mi misi semplicemente un paio di jeans e una felpa oversize dopodiché scendo prendo il telefono un po' di soldi e le chiavi casa e mi dirigo verso l'uscita

-ora potresti cortesemente spiegarmi cosa dobbiamo fare di cosí importante?-

Dico correndo verso il mio amico

-adesso ti spiego, hai sentito parlare della festa di questa sera?-

-intendi quella del pub infondo alla strada?-

-giá, indovina chi ci andrá-

Lo guardai con una faccia perplessa

-dai Kenma!-

Mi ci volle un po' per capire che parlava di kageyama

-e tu vuoi andarci?-

Dissi

-certo che domande! E tu verrai con me che forse ti trovi anche tu qualcuno che ti interessa-

Mi rispose facendomi l'occhiolino

-non credo, comunque non ho nulla da fare oggi quindi verrò giusto per vedere le tue solite figure-

Uno sguardo omicida mi fece spuntare un piccolo sorriso

-tralasciando quello che hai appena detto ti spiego cosa faremo oggi: visto che ti sei svegliato tardi andremo a mangiare un po' di sushi per pranzo, poi andremo al centro commerciale perché devo assolutamente comprare qualcosa per sta sera-

Disse lui non sapendo che in realtà avevo passato tutto quel tempo davanti al mio videogioco

-e va bene-

Dissi sbuffando

-a che ora è la festa?-

-alle 8 e mezza-

-e tu vorresti passare tutto quel tempo in un centro commerciale?-

Dissi

-certo che si-

Mi disse con aria soddisfatta

-sará una giornata molto lunga-

Sussurrai a bassa voce

Ci dirigemmo verso il centro commerciale della nostra città, era enorme con negozi di marca e piccoli ristoranti.
Andammo in un all you can eat e mangiammo tantissimo o meglio, tantissimo per me perché a quanto pare per Shoyo non era abbastanza, tanto che dopo ebbe il coraggio di prendersi anche i dorayaki, io lo guardai per qualche minuto sbalordito ma a lui non intendeva importarsene.
Verso le 4 di pomeriggio cominciammo a fare shopping, il mio amico guardava vestiti e negozi con occhi luccicanti, comprò tante cose tra cui un paio di jeans strappati, una maglia un po' cotta e una giacca di pelle che sapevo non fosse il suo stile ma per la sua cotta questo ed altro.
Io non comprai niente fin quando nell'ultimo negozio non vidi un maglietta oversize rossa, era molto bella e la presi, quando mi avvicinai al bancone per pagare vidi una gonna a scacchi verde, bianca e nera, mi piaceva molto e senza accorgermene la stavo fissando

-allora hai trovato anche tu qualcosa da pren...-

Disse Hinata a conquistando l'attenzione di tutti

Feci un piccolo balzo in aria per lo spavento

-ma sei scemo o cosa?!-

Shoyo non rispose, mi guardava perplesso, in quel momento capii che si riferiva al fatto che stavo guardando quella gonna che mi piaceva tanto

-oh tranquillo stavo proprio per prendere solo questa maglietta ahah...-

Lui smise di guardarmi, chinò un po' la testa e accennò un sorriso

-prendila se la vuoi-

Il suo tono di voce esprimeva perfettamente il fatto che aveva capito tutto

-ma no cosa dici-

Dissi grattandomi la testa e arrossendo un po', ero molto insicuro sul mio orientamento sessuale nonostante Hinata me lo avesse chiesto molto spesso non sapevo mai cosa rispondere anche se spesso davo piccoli segnali come questo

Dopo aver pagato uscimmo dal negozio, erano già le 8, il tempo era volato, avevo riso cosí tanto nel guardare il mio migliore amico provarsi quelle cose, le sue facce e le sue pose avrebbero fatto ridere anche il peggiore degli infuriati

Sia il centro commerciale sia il pub erano molto vicini da casa di Hinata, circa un paio di isolati quindi prima di dirigerci verso la festa passammo a casa sua per cambiarci, lui si cambio completamente mentre io mi cambiai soltanto la maglietta e legai la felpa sulla vita

Dopo poco arrivammo alla festa, già dall'uscio si sentiva la musica a palla e dai vetri si vedevano le luci blu e viola che si spostavano per tutto il locale appena entrati andammo subito al bancone per ordinare qualcosa da bere, inutile dire che nel giro di pochi minuti mi ritrovai da solo, Shoyo era già andato a rimorchiare il suo innamorato mentre io rimasi lì non c'era nessuno con cui parlare, erano tutti impegnati a ballare flirtare, passai una mezz'oretta in quel modo finché un corvino strano con i capelli sparati in aria si sedette vicino a me, anche lui sembrava avere il mio stesso umore

Angolo autrice

ehy ragazzi, questa è la mia prima storia che scrivo spero tantissimo che vi piaccia fatemi sapere se volete il continuo
Ciauuu😄

Uniti dal destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora